mercoledì 16 gennaio 2008

Domenica Saidi


Il Saidi è una danza appartenente all’Alto Egitto, massima espressione dello stile Shaabi. Conosciuta anche come Danza del bastone, le danzatrici imitano un’antica arte marziale maschile, il “Tahteeb”.
Lo stage di Salua sul Saidi è questa domenica... io ci sarò!!! il Saidi... quanto mi piace!
Una danza allegra, coinvolgente. Fatta in gruppo infonde una carica di energia positiva eccezionale, fatta da sola è allegra e spiritosa! Solo una volta l'ho danzata in esibizione e mi sono divertita tantissimo. Posto una foto (io sono in rosa al centro!), eravamo alla fine dell'esibizione... che bello, quanto mi piacerebbe ripetere un'esibizione in teatro di danza orientale... sigh!


Quando si parla di Saidi, non si può non pensare al maestro della danza orientale a Roma, Saad Ismail, che ne è la massima rappresentazione. Ecco la foto di Saad all'opera...


Qualche info da Dada.net, che ci dice come il ballare con il bastone si può considerare tipicamente egiziano.
Anticamente ogni cammeliere aveva un bastone e nei momenti di stanca, quando non avevano molto da fare, iniziavano a far girare il bastone. Con il tempo hanno sviluppato un tipo di danza molto maschile, una specie di "lotta" dove i "ballerini" si sfidano con i bastoni.

La versione femminile ha alleggerito lo stile con bastoni sottili e maneggevoli, colorati e ornamentali. Infatti nella danza maschile si usano bastoni molto pesanti (come manici di scopa) per richiamare i bastoni da "pastore" dei cammellieri.

Partendo da qui, la danza femmiline ha sviluppato movenze e passi di fantasia per richiamare la danza maschile.


Dal sito del Taus poi, altre e dettagliate informazioni, come ad esempio le origini della danza rintracciabili nell'antica arte marziale dell'Alto Egitto.
Il saidi è la danza folkloristica. La zona geografica dell’alto Egitto situata tra le città di Gizeh ed Edfu è il luogo di origine di questa danza. Lo stesso termine, saidi, viene dato al suo ritmo in 4/4.

Il ballo Saidi deriva da un’antica arte marziale chiamata Tahtib. Il Tahtib è un bastone di bambù (che dà il nome a questa lotta) con un manico a forma di ‘L’ che ne permetteva la velocissima rotazione; da fermo, invece, lo si teneva dietro alla schiena in posizione verticale.
Anticamente il tahtib veniva usato come danza propiziatoria in vista di importanti battaglie, permettendo, agli uomini che la eseguivano, di dimostrare la loro forza, abilità e coraggio.
Nascono quindi due versioni di danza con il bastone (chiamato ‘assaya’):

Eseguita ai giorni nostri, questa danza, mantiene la sua prerogativa grintosa attraverso la riproduzione di alcuni elementi bellici originari (ad es. la rotazione e lo sbattere per terra del bastone da parte della danzatrice); viene inoltre valorizzato l’ aspetto acrobatico del bastone stesso, non è insolito utilizzarne due contemporaneamente. Allo stesso tempo, se ballato dalle donne, viene arricchita di grazia ed allegria enfatizzando la contrapposizione del bastone, simbolo da sempre dell’universo maschile, alla morbidezza e sinuosità femminile.

Tutti i suoi movimenti dimostrano il radicamento alla terra, basilare per queste forme di danze folkloristiche. Infatti i suoi passi vengono eseguiti sfruttando al massimo la forza gravitazionale e con i piedi ben aderenti al terreno, oppure con il tallone leggermente sollevato da terra. Caratteristici sono i saltini eseguiti in modo da scaricare verso il basso l’energia del corpo, dimostrando che è impossibile staccarsi dalla “madre terra”.

2 commenti:

David ha detto...

Io ero presente all'esibizione di Fra con il saidi e devo dire che l'esibizione di gruppo è stata molto bella e divertente...ha uno stile giocoso e molto coinvolgente.

Nina ha detto...

Buono stage Fra'...divertiti!

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