sabato 11 dicembre 2010

Natale 2010, il nostro terzo natale a casa

Stasera non ci sono progetti, non ci sono lavori extra e nemmeno recuperi di lavoro perso.
Dopo una lezione privata molto interessante, recupero il ritardo e pubblico questo post dedicato al mio natale!

Ogni anno la nostra casetta diventa sempre più bella, tutta natalizia, ricca di luci e di decorazioni colorate! Perchè il natale a casa nostra è una festa di bambini, un parco giochi di colori, calze della befana e luci, decorazioni di ogni tipo e gelatine colorate sullo specchio.

Il mio orgoglio è l'albero di natale. Il nostro albero di natale è coloratissimo, grande (rispetto alla dimensione della nostra casa) e ricco di luci, palline di ogni tipo e festoni colorati.

Il nostro albero di natale, bello vero? tutto colorato!

le new entry di quest'anno: le palle con il cuore di Ikea, i cupcakes, orso e renna, campanello bianco (funzionante) e la palla piumata relegata in fondo...
Cercare l'eleganza nel natale è un controsenso secondo me, il natale è bello perchè è una festa per bambini, dove tutto è per loro, tutto è tanto e troppo, colorato e luminoso.

Le luci tenda della nostra finestra, Silverio con il cappello di babbo natale, Beatrix che non apprezza molto l'alberello di natale e il nostro albero bellissimo!
Quest'anno grande new entry: il Presepe completo! La Sacra Famiglia al completo senza bue e asinello. La linea delle statuette così arrotondate è di OVS, e da come dicono le tipe di OVS pare che ci siano anche bue e asinello ma noi non li abbiamo trovati... allora, ecco che la nostra pecora inglese ha sostituito perfettamente i due assenti, e una capanna meravigliosamente minuscola (come la nostra casetta) li accoglie sopra al nostro lettore dvd! Non è romantico? Io lo adoro!

Prove tecniche di Presepe. Ecco tutte le foto e le prove con la luce giusta e l'aggiunta di angeli. Il nostro Presepino! :-)

Per concludere, il tocco finale del nostro Natale, diventata ormai una tradizione irrinunciabile sono le gelatine natalizie e quest'anno (attenzione) anche gli adesivi elettrostatici! :-) cariniii!

Noi e le nostre gelatine, Beatrix alberello e la fata guerriera, Silverio con le trecce e loro... le gelatine natalizie sullo specchio!
Ecco, questo è il nostro natale!
Ovviamente lo zerbino natalizio e il babbetto natale sulla porta stanno sempre lì, se non ve li ricordate andate a leggere gli altri posto sul Natale del 2009 a casa di Fra e Davi e sul Natale del 2008 a casa di Fra e Davi!

mercoledì 1 dicembre 2010

I love Etsy

tutte le immagini sono prese da prodotti in vendita su Etsy!

 Tralasciando il fatto che è orario di lavoro e tralasciando il fatto che non dormo da due notti causa tachicardia... parliamo di cose belle.

Pensando alla prima cosa bella in questo momento mi è venuta in mente solo una parola: Etsy! Un mercatino on line dove si trovano solo cose carine, ma così carine da perdere la testa! e... attenzione, questa non è una marchetta! magari lo fosse! :-P

Visto che non ho troppo tempo per scrivere qui, in realtà dovrei stare a scrivere di tutt'altro in questo momento... vi lascio solo il gusto di andare a curiosare nelle mille rubrichette di questo sito, quanto mi piace!

Il mio preferito? Wedding Paper! Tutto sulla e con la carta. Idee per addobbi di matrimonio, per photobooth, per bomboniere o semplicemente per una festa qualsiasi!

Ecco, vi lascio con Etsy e torno a lavorare! ;-)

domenica 21 novembre 2010

Precaria, instabile e seduta

Ho sempre detestato la matematica, tornassi indietro farei ragioneria, i numeri non cambiano, conti e riconti e danno sempre un risultato, verificabile. Le parole no! Mi sono fregata da sola!

La cosa che odio di più è scrivere un post di getto e non pubblicarlo, so bene che, come questa volta, rimetterò le mani in pasta e il senso di tutto quello che penso verrà stravolto da ripensamenti, aggiustamenti, metafore studiate a tavolino.

Il punto resta, sto vivendo un momento della mia vita sul filo del rasoio. Da qualche tempo sento la necessità che qualcosa si stabilizzi, che per una volta non sia così difficile ottenere qualcosa di scontato. A volte penso "oddio la depressione sta arrivando, finirò a doparmi di antidepressivi e andrò in giro con i capelli grassi e le scarpe da ginnastica senza calzini"... poi, fortunatamente mi metto a ridere dei miei stessi pensieri.

Cosa c'è che non va? domanda di riserva!? Non c'è niente che non va, ma aver compiuto 30 da sei mesi mi mette di cattivo umore. Ci penso troppo per essere una che festeggia ogni minima cosa, sì... per come sono fatta io, dovrei già stare a pensare a come festeggiare il prossimo compleanno, invece il mio unico pensiero è... cos'altro posso fare per investire sul mio futuro. Che altre basi posso mettere per essere felice.

Ho passato tre anni della mia vita in un vortice di attività adorabili, che mi hanno riempito il tempo libero e con il loro influsso positivo sono riuscite a  riempire anche tutto il resto, rendendo un lavoro alienante sopportabile.

Poi trovato il lavoro dei miei sogni, la soddisfazione in termini creativi è grande, e ho pensato "sai che c'è, mi butto, metto da parte tutto e investo sul mio futuro", faccio un sacrificio di 6 mesi - 1 anno e poi finalmente dopo dieci anni di lavoro troverò un minimo di stabilità con un lavoro che adoro, ci metterò il massimo dell'impegno e non mi sentirò in colpa ad andare a danza o in piscina.

"Fare una cosa che ti piace è troppo importante per poi guardarti indietro e dire 'hai sbagliato a nn impegnarti abbastanza'!". Così è iniziata la rapida potatura dei miei interessi personali, delle mie passioni per concentrare tutto sul lavoro e affini, su sperimentazioni, tentativi e progetti.

E ora? Ora sono sul divano a scrivere, danza è un ricordo lontano... tango è in pausa di riflessione ma ho un portfolio di link eccezionale... già, che mi serviranno a trovare un altro impiego precario per 6 mesi se mi dice bene. Perchè ad oggi la mia posizione è in un limbo che deve scavalcare l'anno, in attesa che la risorsa che rientra dalla maternità rientri.

Niente grassetti per questo post, voglio che venga percepito come piatto, una tavola di parole una dietro l'altra, come mi sento io in questo periodo. Un dispenser di parole... senza il tempo di andare a cercarne altre!
mha!

sabato 23 ottobre 2010

Free time... Real Time


Ok, lo ammetto... la mia dipendenza da internet è stata lentamente superata, diciamo che sto lavorando per questo! Di vero c'è solo una cosa, con me funziona il chiodo schiaccia chiodo ma con alto rischio di cadere in un'altra dipendenza!

Quando Davi mi ha detto "Fra, tra poco arriva sul digitale terrestre un canale che adorerai... e forse ti perderò!" non l'ho ascoltato molto, ero troppo impegnata a navigare, ma quando Real Time è andato on air... è stato l'inizio della fine! La TV si è impadronita di me!

canale 47... almeno a casa mia!

Premessa, questo post non è una marchetta, non mi paga nessuno per scrivere bene di Real Time, vi rendete conto??? è vero amore!

Dunque, Ma come ti vesti?! è diventato il mio programma preferito. Chi mi conosce sa che non sono una fashion addicted, anzi... sono una pantofolona trasandata, ma vedere Enzo Miccio e Carla Gozzi all'opera è troppo divertente, sono due personaggi troppo simpatici!

il mio programma preferito... drogata!


Ed ora che è uscito il libro... non ho potuto resistere ed è lì che aspetta di essere letto (in metro e in tram ovviamente, verso e dall'ufficio!)

Ma come ti vesti?! il librooo! :-)

Il libro da una prima sfogliata rapida è ben fatto, la cosa che più mi interessa sono le stoffe, scelte e descritte con l'immagine vicino... ottimo per il mio lavoro! E... il "mai più con" e "mai più senza"! I love it! Inoltre tutto sul look da giorno, pomeriggio, sera... eventi importanti come... il matrimonio!

Bhè, appena finito di leggere il libro arriverà dettagliata recensione!

Ma Real Time è anche e soprattutto... Il Boss delle Torte, Buddy Valastro! Per chi volesse seguirlo su facebook eccolo qui!

Buddy Valastro all'opera... 
Poi sì, ovviamente Wedding Planners... ma le puntate non sono proprio recenti... anche se... me lo vedo, e come se me lo vedo!!

Che dire... sono una tossica di Real Time... mi passerà!
Anche se annuncio ufficialmente che su Cielo alle 20.00 c'è Chef Ramzi... il demonio in cucina!!! Ahhh! love!

sabato 9 ottobre 2010

Frà, gli alchechengi e la Città del Gusto

gli alchechengi :-)

Letto così sembra il titolo di una fiaba... dovrei pensarla in effetti, potrebbe essere un ulteriore fonte di guadagno! :-D In realtà il titolo di questo post riassume semplicemente una bellissima serata che i miei amici Francesca, Marco, Emanuela, Fabio, Simone e Alessandra mi hanno regalato per i miei "sfavillanti" 30 anni.

meringa svizzera

fette di limone

la torta meringata al limone.
Una lezione di cucina, nello specifico: "Torte e Crostate" niente meno che... alla Città del Gusto.
Il palazzo di vetro profumato di ogni ben di Dio da ingurgitare è un sovrapporsi di cucine e tavoli di lavoro per aspiranti cuochi. Il giorno i corsi professionali e la sera i corsi amatoriali per chi, come me, trova piacere e conforto, tra i fornelli e i forni.

la mia postazione di cucina, gli appunti... e quel che resta delle mie mini preparazioni

Io non ho avuto esitazioni, Torte e Crostate sono la mia passione, e la lezione non ha tradito le aspettative. Il risultato della lezione è stato già anticipato su queste pagine... precisamente nel post dedicato alla Crostata di Albicocche per il compleanno di Floppy!
il ricettario!

E proprio adesso che sto scrivendo, due panetti di pasta frolla stanno prendendo il fresco nel frigo... in attesa di essere lavorati ad arte, proprio come ho imparato al Gambero Rosso.

Ecco, in questo istante mentre cercavo il link giusto da inserire qui... ho trovato il mio prossimo corso... Cheese cake, brownies e cookies per 70€, l'8 novembre! chi viene con me?


la cucina dello chef
la mini quiche fatta da noi...

peccato che il gusto non si possa raccontare: il gelato al rosmarino è stata una vera esperienza sensoriale, delizioso!


Come al solito sono andata un tantino fuori tema... il post era per dire che il corso è stato bellissimo, e come sempre ho scattato foto durante e dopo... ho cercato di fissare quello che ho visto, anche se mancano un sacco di cose, come la crostata... che mi sono pappata!

Una sorpresa stupenda è stata prendere tra le mani un alchechengio. Un frutto meraviglioso, di una bellezza eccezionale secondo me, che ho scoperto essere un prodotto tipico della Colombia, grazie al mio collega Hugo!

crosta alle mandorle con crema ai frutti di bosco e frutta. Notare la meraviglia degli alchechengi.

Da oggi per me i dolci hanno una nuova faccia... o meglio, il mio approccio ogni volta che mi metto in cucina è molto più "professional", mi sento molto chef... anche se come dire... mi ci sento solo!!! :-D

alla fine del corso, io tutta contenta! :-)

domenica 3 ottobre 2010

Crostata di albicocche e Ciambellone per Floppy

La Crostata all'albicocca e il Ciambellone bigusto

Ultima fatica culinaria per me! Ormai è consuetudine alle feste dei miei nipoti i dolci li fa zia Frà, almeno un paio! Se poi ci metti anche che i dolci sono la mia migliore pillola anti depressione... allora sarà ovvio per tutti che ieri ho passato la mattina tra i fornelli o meglio, con le mani in pasta e il forno a 160°.

Dopo la lezione di cucina alla Città del Gusto, che consiglio a tutti gli amanti della cucina, perchè sono ben fatti, si passano tre ore in compagnia di più o meno silenziosi sconosciuti con i quali si ha almeno una cosa in comune (non capita spesso!), e si apprendono delle chicche da vero chef.

I gusci delle uova... perfetti!

la base di (quasi) ogni dolce!

Me lo sono goduto questo corso, regalato per i miei 30 anni da un gruppetto di amici che mi conoscono più di quanto io pensassi! Ho anche fatto tante foto da condividere qui... solo che, non ho avuto il tempo, sono successe altre cose da raccontare e ora sono arrivata allo step successivo, la prova!

Ecco la prova: festa di compleanno di Floppy (Filippo per gli sconosciuti), micro nipote di ben 3 anni con molti interessi all'attivo: calcio, peluche cane inseparabile, ping-pong, bigliardino e Shrek. Per avere tre anni è un tipo impegnato! Per lui grande festa, con tanto di amici dai 2 ai 7 anni. Roba da grandi!

Zia Frà per l'occasione ha studiato due ricette infallibili: Ciambellone bigusto con praline colorate e Crostata all'albicocca (metodo Gambero Rosso).

il ciambellone, dall'impasto al cioccolato fino al forno!

Il Ciambellone è una tradizione della mia cucina, ma grazie ai consigli della chef, ho imparato a gestire meglio il forno e ho capito (finalmente) che se c'è scritto 50 minuti sul libro di cucina... quei minuti non sono gli stessi per tutti i forni. Ho scoperto l'acqua calda, penserete voi, ma io per metabolizzare certe informazioni ho bisogno di tempo e di... una voce autorevole! ;-)

il ciambellone bigusto con praline colorate
le praline colorate

Dunque i segreti del mio super ciambellone sono: un bicchiere di latte nell'impasto, la metà del burro suggerito nelle dosi della ricetta e una pennellata di marmellata per fissare le palline di zucchero colorate. Il resto sono foto!

La Crostata di albicocche è stata una vera rivelazione per me, ho scoperto come la diversa lavorazione degli stessi ingredienti può generare impasti tanto diversi e, finalmente un risultato eccezionale. Una pasta elastica, che non si strappa e non si sfilaccia nei bordi, una crostata sottile, cotta, dorata uniformemente. Una meraviglia.

tutte o quasi le fasi della crostata!
La crostata, foto di David!

I segreti della mia crostata: lasciare il burro ammorbidire a temperatura ambiente e lavorare l'impasto sempre dentro una ciotola di acciaio, con la forchetta, usare le mani solo il minimo indispensabile e... ops ma non sono i miei segreti, sono quelli della chef della Città del Gusto! :-)

Belle le foto vero? Il segreto è non preoccuparsi se la macchinetta si infarina un pò, si tiene come una borsetta a tracolla e al primo ingrediente messo in posa, click! si scatta! Come si può perdere l'occasione di fotografare il cibo? Una delle cose più interessanti da immortalare, sembra che si senta il profumo! :-)

sabato 25 settembre 2010

Madrid 36 h

La mia prima volta a Madrid, la mia prima volta da sola, il mio primo viaggio di lavoro... vero.
Ho scoperto tante cose di me, e ho affrontato e purtroppo solo subito i miei grandi limiti e imbarazzanti difetti. Dopo il primo approccio con l'aeroporto e la forsennata ricerca dell'uscita, mantenendo un certo tono (che non ho di fatto!), la salita mi si è affacciata subito molto ripida... e dal taxi ho pensato di immortalare subito la strada dove avrei passato la maggior parte del tempo in quella bella città: Calle Velasquez (il taxista mi ha subito cazziato per la pronuncia poco sicura... cosa in me è sicuro???).

Ma la sera mi sono forzata un pò e me ne sono andata a spasso... Plaza Mayor e le viette lì intorno, mi sono piacevolmente persa... e mi è piaciuto molto!
Anche se non è stato traumatico ho pensato molto a me, a come sono... e devo dire che... la solitudine non mi appartiene, o meglio, non mi spaventa stare sola anzi, è anche piacevole, ma godere delle cose in solitudine me le fa godere solo a metà.

Così ho scoperto la mia Madrid, che mi ha ospitato per 36 ore scarse, tra ufficio, taxi e passeggiate serali, aeroporto e riviste. Ecco qui Madrid con i miei occhi, la mattina appena arrivata e poi subito in taxi per arrivare in ufficio e poi... tante persone, tante facce e il blocco. La frustrazione di capire (il 70%) della lingua e non riuscire a rispondere anche se... alcune parole c'erano... troppa vergogna, troppe emozioni.


Ho provato il cibo spagnolo... el jamon, i pinchos, il gazpacho e le tortillas... ma, come sa bene chi mi conosce, per me mangiare è un momento sociale ma intimo, legato alla convivialità e alla condivisione di qualcosa di magico e unico... mangiare da sola o peggio con persone che valutano il mio lavoro e che si aspettano che quello che sto mangiando sarà la cosa più buona mai assaggiata... mi imbarazza da morire e mi blocca. Così, nessuna foto al cibo, le meravigliose e indigeribili tortillas saranno fotografate quando a Madrid ci tornerò per puro piacere!

Non potevo non concludere le foto con Vogue Sposa Spagna! Bello da morire, comprato, letto e preso tanti spunti!
Adios!

sabato 11 settembre 2010

Vacanza all'Argentario, che scoperta!

Il suono del mare e dei sassi di Cala Grande, , Argentario

Il rientro dalle vacanze non è stato troppo traumatico, Preci e la famiglia paga sempre el'Argentario è stato una bella sorpresa.

Ho pensato molto durante queste vacanze, soprattutto a Preci, dove abbiamo deciso di godere di quello che c'è, senza cercare altro. Chi ha la nostra fortuna in fondo? Ultimi figli di due famiglie numerose, abbiamo la possibilità di passare almeno una settimana insieme ai nostri fratelli, ai nostri genitori e soprattutto ai nostri nipoti, senza doverci dividere.

O meglio, la divisione è solo mangereccia, oggi dove vado a pranzo o a cena? Così la settimana è volata tra coccole ai nipoti, chiacchierate con fratelli e amici con i figli nuovi di zecca (altri nipotini stagionali!).

La rivelazione però è stata l'Argentario, penisoletta in terra Toscana a un paio d'ore da Roma, meta dei figli di papà in "barchetta" e dei morti di fame in cerca dello status di "quello che se ne va all'Argentario in barca". Noi facciamo parte di un'altra categoria: "quelli che vanno all'Argentario perchè in Egitto costava troppo".

Argentario, Cala di Gesso

Le aspettative almeno da parte mia non c'erano, visto che per me era una meta di ripiego, accettata solo per la necessità di riposarmi fuori da Preci e Roma! Ma da subito mi sono ricreduta.

Il B&B dove abbiamo alloggiato, Villino Martina, è davvero molto bello, parte di una casa padronale e gestito da una coppia davvero simpatica e disponibile. La Sig.ra Rossana non si è risparmiata in consigli e suggerimenti su cale e spiagge, che si sono rivelati utili e azzeccati.

Ma essendo partita senza aspettative e senza preparazione non avevo considerato tutto quello che mi sarei potuta perdere. Così ecco qua, come vademecum per le prossime vacanze, la lista delle cose da portare per una vacanza al mare... come piace a Davi e Fra.

Argentario, Cala di Gesso

Cosa portare per una vacanza all'Argentario


Se non sei un tipo da "andiamo in barchetta, pranziamo con la panzanella sotto la tendina, facciamo il bagnetto, uno spritz e poi tutti al porto", ecco cosa devi fare per vedere le cale più belle:
  1. Scarpe da ginnastica (Fondamentali per scendere dalla montagna nei sentieri ripidi e tortuosi che ti portano a Cala Grande, Cala del Gesso, Cala del Mar Morto e Spiaggia Lunga);
  2. zaino (magari due, uno termico con il pranzo al sacco e acqua);
  3. stick per le punture delle meduse e degli insetti (no, non sono Furio, ma quando scendi per un km e mezzo in mezzo al bosco, posso assicurare che se punge una medusa preferisci soffrire piuttosto che risalire!);
  4. abbigliamento molto comodo (il mio vestitino da "vado al mare con le cioce" non era proprio adatto) .
  5. Maschera, boccaglio e pinne... perchè anche per me che sono schizzinosetta, vedere i pesci colorati, le alghe e i polpi, i ricci e "una famiglia di paguriii!" è davvero un'esperienza da non perdere!
  6. Scarpe per camminare sugli scogli. Sì, perchè almeno a noi piacciono le spiagge senza sabbia, dove l'acqua prende il colore dei sassi e si vede tutto... nelle spiagge di sabbia le onde smuovono il fondale e anche se solo per un attimo la spuma diventa sabbiosa... nelle cale di sassi le onde fanno solo spuma di mare e l'acqua a contatto con i sassi fa un suono romantico e rilassante.

Davi a Cala di Gesso, Argentario

Fra a Cala Grande, Argentario

Ecco, noi tutto questo non l'avevamo ma ci siamo attrezzati in loco. Avevamo però il nostro fantastico ombrellone che ci ha fatto rilassare in ogni cala dove siamo andati!

Detto ciò, l'Argentario è una destinazione raggiungibile da Roma, anche per un andata e ritorno... magari a giugno o settembre, perchè se le cale sono meravigliose, le persone con le barche che si intrufolano fino a riva lo sono molto meno, ma si sà il mondo è dei ricchi e dei prepotenti. Basta saperli evitare!

Adesso attendo la prossima vacanza, chissà quando e chissà dove! :-)

domenica 1 agosto 2010

Pasta fredda pesto e pomodorini

Come anticipavo nel post di ieri, quando si sta in cucina non si prepara mai una sola cosa. Così metre i peperoni arrosto erano belli belli ad arrostire, la preparazione della pasta fredda con pesto, pomodorini e patate stava prendendo forma.

Tutto merito di un collega di Davi, che mi ha aperto lo sguardo sulla pasta fredda. Sì, perchè io consideravo la pasta fredda una ricetta come le altre da non variare (si vede che ho sempre cucinato più dolci che altro!). Invece ci sono miriadi di possibilità dentro una ciotola di metallo Ikea, possibilità tutte da farcire con ingredienti molto intessanti e gustosi.

Ecco dunque la mia ricetta a partire dagli ingredienti: fusilli Barilla, pomodori ciliegina, basilico fresco, pesto genovese fresco (io lo prendo all'alimentari sotto casa), olio extravergine d'oliva e patate bollite raffreddate. Per chi vuole osare (io non ho potuto causa aiuto cuoco schizzinoso in cucina!! hihihi) pinoli, gherigli di noce e fagiolini freschi! Un tocco di classe! ;-)

Bhè, il risultato è ottimo, garantito! E ora la prossima sfida antistress sono... pomodori con il riso e patate al forno! che goduria!

sabato 31 luglio 2010

Cucinare per scaricare lo stress: peperoni arrosto


Un metodo infallibile per scaricare lo stress è danzare, ma sono nei miei mesi sabatici, e la danza è bandita dalle mie attività, così per scaricare lo stress di questi giorni e le brutte notizie, è arrivata in soccorso la cucina.

Lei, vestita di legno chiaro e contornata da maioliche color caramello mi accoglie sempre a braccia aperte e dopo una prima mattinata a girarmi più volte nel letto con il rimbombare delle voci nella mia testa che mi ripetevano le stesse cose e rimuginavano sfumature, sottintesi e contraddizioni, ho pensato che andare dal fruttivendolo poteva essere un buon modo di non pensare.

Così, ecco qua il mio lavoro culinario del giorno. Il primo, perchè chi cucina sa bene che quando sei in ballo, balli sul serio e metti su più cose insieme. Iniziamo da qui: Peperoni arrosto, metodo Giordy (mia mamma). Ricetta facile, da dilettanti quasi, ma c'è da dire che fa felici i miei amici, quando li propongo sulle bruschettine calde!
Ecco dunque il metodo infallibile: una padella vecchia, fuoco alto, peperoni di diversi colori, per fare colore nel piatto (perchè l'occhio vuole la sua parte), contenitore e carta paglia (io non ce l'ho mai e uso il rotolone-gran-risparmio). Per concludere olio extra vergine d'oliva, sale e prezzemolo. Mia mamma mette anche l'aglio, ma io mi rifiuto. E' buonissimo, ma il mio stomaco non lo regge!Tutto il resto è gusto. Il mio consiglio è di far bruscare un pò una fetta di pane, spargerla di olio e sale e poi metter su una bella manciata di peperoni, una strizzatina di limone e... godetevi il momento con calma.

Belle le foto vero? Le ho fatte io...

venerdì 16 luglio 2010

Chiusura di un cerchio: esibizione alla Villetta 13.06.2010

Quest'anno ho vissuto un'esperienza molto bella e formativa, difficile, soddisfacente e deludente allo stesso tempo, nella quale ho messo tutto, anche troppo.

Ho trascurato fidanzato, famiglia e amici, ho messo in primo piano o sullo stesso piano... la danza, qualla che ho insegnato e che ho appreso.

Il 2010 non mi piace, quest'anno è iniziato male, e stasera che ho un caldo tremendo ma un minuto per scrivere di me, ho deciso che è il caso di parlarne un pò!

Dopo nove mesi di insegnamento ho organizzato insieme a Francesca Cipo una serata per danzare insieme e con l'occasione ho fatto esibire il corso delle ragazze principianti che ho formato in questi nove mesi. Due pezzi, un pezzo di danza del ventre con il velo e un pezzo di danza del ventre pop egiziana, se la sono cavata, dopo tutto. Del resto non avevano nemmeno una guida, solo loro, il palcoscenico e il pubblico, fatto di amici e parenti pronti a regalare applausi.


Con loro, si sono esibite Alma de Flores, Simonetta e le mie amiche, quasi sorelle, Francesca Cipo (Amina) e Gisella, con le loro meravigliose e uniche rotondità. Anche io ho danzato, e ho danzato quello che desideravo danzare da tanto tempo... "Marie ti amiamo" di Carmen Consoli e Battiato.


La serata per me è stato un successo. 130 persone sono venute ad applaudirci e non solo. Abbiamo raccolto 970€ che abbiamo donato all'Associazione Sclerosi Tuberosa, e vendere che tra le persone c'erano anche loro mi ha riempito il cuore.

Si può non essere felici di danzare? La Villetta, come il Centro Anziani sono luoghi di aggregazione dove poter danzare tra amici, è vero, ma pur sempre danzare! Perchè l'entusiamo a volte svanisce?

Io ragazza sciocca dai facili entusiasmi rimango di sale, quando non si è in grado di comprendere la bellezza di quello che si riesce a fare senza niente, quando non si apprezza il fatto che gli amici aiutano a realizzare tutto, come Marcello Melis che ci ha regalato le sue foto o Alessio che ci ha dato la possibilità di danzare alla Villetta o tutti i nostri fidanzati e mariti che ci hanno accompagnato, fotografato, filmato e coccolato.


Alla fine dei conti i fatti e i conti parlano da soli! L'esibizione è andata bene, è stata unica, perchè uniche sono state Francesca e Gisella, è stata emozionante, perchè vedere ragazze che danzano da 9 mesi stare in sincro e lavorare con il velo è emozionante, è stata anche felice perchè sono stata felice di tornare a danzare insieme ad Alma de Flores ed è stato anche accogliente, perchè abbiamo accolto chi voleva danzare come Simona, Simonetta e Stefania, invitato chi non è potuto (o voluto) venire e chi invece è venuto, come le Tarantole!

Ora che il cerchio si è chiuso, che le vacanze dalla danza sono iniziate e ho deciso di farle durare ancora un pò... serro il cerchio con un bel lucchetto, chiudo il capitolo e ne riapro un altro... con un bagaglio di soddisfazioni e delusioni... ma più soddisfazioni! :-)
notte!

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