giovedì 16 aprile 2009

Preci... le radici


Ho già parlato di Preci?
Non me lo ricordo, comunque erano almeno sei mesi che non tornavo su.

Lo scorso anno per cause di forza maggiore Pasqua è stata festeggiata a Genova, mi è piaciuto molto, ma non era casa.
Anche se non sono nata a Preci e vado raramente, ogni volta che tocco terra umbra mi sento a casa, mi rapisce un senso di serenità.

La sera di venerdì, appena poggiata la borsa a terra, come mio solito, sono andata in camera di mia nonna, ho aperto i cassetti e ho affondato il naso nei suoi vestiti. Sapevo che mia mamma l'avrebbe fatto. Ha riportato tutto a casa, nel comò di nonna, e ha lasciato tutto come stava. Così il suo profumo di borotalco e saponetta è ancora lì nei cassetti a ricordarmi che lei c'è.


Per me andare a Preci è tornare a casa. Già in macchina, arrivo all'incrocio e spengo lo stereo, tiro giù il finestrino e respiro.
La mia casa, la mia famiglia, il mio amore e la mia vita sono a Roma, ma quando sono lì c'è qualcosa di diverso. Mi vedo piccola a giocare alla dea del vento (poca ironia... io ci credevo davvero!), a raccogliere e far volare i soffioni e a rincorrere e acchiappare le galline di nonna... che immancabilmente mi lasciavano un bel regalo sulla maglietta.
Le api, l'albero di mele, le more e gli asparagi lungo la strada... le pecore e i cuccioli di cane allo stato brado... sembra tutto così poetico, ma è solo la selezione accurata dei ricordi.

Guardo Preci e vedo mia nonna, che sembra essere ancora lì... a Norcia sì... ma lì vicina come sempre.
Mia madre compra i fiori e zappetta il giardino, mio papà che legge il giornale, David che fa le foto, i miei nipoti giocano alla Madonna, i miei amici alla panchina o a Norcia o a Visso.
La casa, il giardino i fiori e Doroty che gioca. Dalla finestra della mia stanza il paese in alto... con il campanile che troneggia e che ricorda i quarti di ogni ora... bellissimo.

venerdì 10 aprile 2009

Pasqua


Quest'anno gli auguri di Pasqua sono un pò carichi di senso di colpa. Un senso di colpa ingiustificato, che colpe abbiamo noi? La colpa di essere sereni, di avere un tetto sopra la testa, di dormire su un letto e dentro una casa. Non è una colpa, è vero, ma in questi giorni ogni notte, appena poggiata la testa sul cuscino ho pensato a come poteva vivere lo stesso momento una ragazza come me sfollata. E non ho potuto trattenere il senso di colpa.
Questa non sarà una Buona Pasqua per troppe persone. E' vero, anche prima non è che il mondo fosse felice, ma non so, questa volta è diverso. Questa volta lo sento di più.

Così, prendo questa preghiera dal profilo fb di Daniela e la metto qui... come augurio, come speranza... bho! forse come speranza. La speranza che qualcuno tenga fra le braccia tutte quelle persone.

Questa notte ho fatto un sogno.
Ho sognato che ho camminato
sulla sabbia,
accompagnato dal Signore,
e sullo schermo della notte
erano proiettati tutti i giorni
della mia vita.

Ho guardato indietro e
ho visto che ad ogni giorno
proiettati nel film,
apparivano orme sulla sabbia:
una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti,
finché tutti i miei giorni,
si esaurirono.
Allora mi fermai guardando
indietro, notando che in certi
posti c'era solo un'orma...

Questi posti coincidevano
con i giorni più difficili
della mia vita:
i giorni di maggiore angustia,
di maggiore paura e di
maggiore dolore...
Ho domandato allora
"Signore, tu avevi detto che
saresti stato con me in tutti
i giorni della mia vita, ed io
ho accettato di vivere con te,
ma perché mi hai lasciato solo
proprio nei momenti peggiori
della mia vita?".

Ed il Signore rispose:
"Figlio mio, io ti amo e
ti dissi che sarei stato con te
durante tutta la camminata
e che non ti avrei lasciato solo,
neppure un attimo e
non ti ho lasciato.
I giorni in cui tu hai visto
solo un' orma sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui
ti ho portato in braccio.

Anonimo Brasiliano

martedì 7 aprile 2009

Comunicare la violenza

Ecco come si raggiunge l'obiettivo...
non credo che le metafore siano utili quando si parla di violenza sulle donne.

Così prendo spunto da Spotanatomy e inserisco questo video.
Non credo che con il disegno di una donna che apre le persiane possiamo arrivare al cuore del problema...


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