mercoledì 30 gennaio 2008

Film Film Film...


Credo di non averne mai parlato, quindi è giunto il momento per farlo.
Il Favoloso Mondo di Amelie (Le Fabuleux destin d'Amélie Poulain), un film di Jean-Pierre Jeunet, uscito nelle sale nel 2001.

Non c'è un personaggio che non sia curioso in questo film. Tutti hanno dei piccoli o grandi tic. La follia è meravigliosa quasi quanto la fantasia. Una Parigi fantastica, dove le strade, i muri, la metropolitana sono irrealmente puliti e lucidi. Le case caldissime e cariche di oggetti, i colori senza mezzi toni, densi.

I dialoghi folli, il racconto semplice e dolce. Bellissimo. Il mio film.

"Senza di te le emozioni di oggi sarebbero la pelle morta delle emozioni passate " oppure "L'angoscia del tempo che passa ci fa pensare al tempo che fa!". :)

Bhè, è il mio film preferito e finalmente, dopo aver consumato la videocassetta, ho comprato anche il dvd. Purtroppo... non è esattamente quello che volevo io... ma cerca cerca... nessuno ce l'ha più. La bella edizione con il doppio cd, il carico di contenuti extra e la bella copertina verde, non è più in vendita.


Quella frase terribile "mi spiace, è fuori catalogo!" non vorrei mai sentirla, e invece... mi è toccato comprare la versione a un solo cd, senza contenuti speciali e con quella copertinaccia arancione... con la pizza della pellicola disegnata... blhea! ... mmm, nn mi piace. Di positivo c'è che l'ho pagato €9.90 e che il film, confezione verde o meno, è sempre quello!

Così nelle mie visioni notturne posso aggiungere finalmente il mio nuovo dvd... Nella mia sindrome da dvd (alla aggiungo anche la sindrome da vals che mi è presa ultimamente!!!) ho fatto grandi acquisti... in ordine: Il favoloso mondo di Amelie, Volver, In her shoes.

martedì 29 gennaio 2008

Cous Cous... visto!


Finalmente, al secondo tentativo siamo riusciti nell'impresa. Il cinema era il Mignon a Piazza Fiume, carino e molpo vip... un sacco di radical chic... insomma, sì... uomo morettiano e donna sulla cinquantina con i capelli sale e pepe spettinati, con addosso vestiti costosissimi che sembrano stracci... sì, sono loro!

Cmq, torniamo al punto. Cous Cous. Tante aspettative, molte deluse devo ammettere; errore mio, mai avere troppe aspettative positive su una cosa che non conosco. Mi sembro Alice ("io mi so dar, buoni consigli, ma poi seguirli... mai non so!!")... Uff... dicevo, Cous Cous. Cosa mi è piaciuto, facciamo prima: la scena del pranzo, molto vicino al nostro, italiano, "pranzo della domenica" con la famiglia, i legami, la madre matrona, le chiacchiere; e in questo caso il Cous Cous con il pesce, le verdure... univa tutto. Bello vedere come si cucina, come si sgrana. I vapori, i profumi a tratti sembrava di sentirli.

La musica, bellissima. La poca musica del film è bellissima, classici per chi conosce questo genere. Bello anche il dialogo tra i musicisti. Fuori dall'hotel (s)parlano, ci raccontano, come sono andate le cose, perchè Beiji si comporta così, perchè si ostina... l'ho trovata una scena molto semplice e ben fatta. Così da profana!!! Ed infine mi è piaciuto Beiji, un bel personaggio. Mi ha lasciato tristezza e nostalgia il suo sguardo, la sua tenacia, la voglia di riscatto, la sua capacità di vedere il bicchiere sempre pieno, seppure con pochissime parole.

Non voglio parlare della danza... ancora la devo digerire in effetti. Non mi è piaciuta la scena, non mi sono piaciute le inquadrature... non mi è piaciuta l'espressione eccessivamente e inutilmente "orgasmica" della protagonista. Diciamo che non è proprio il mio genere di danza, quello fatto vedere nel film. Ma come dire, non era centrale nel film, è stata solo un mezzo per salvare la situazione e chiudere il film. A proposito, film chiuso con una forbiciata.

Per fortuna che il mio mestiere non è fare il critico cinematografico... è un film osannato da tutti... io sono uscita dal cinema più che perplessa... tutta colpa delle aspettative...

domenica 27 gennaio 2008

Saidi - resoconto stage


Continuo con il mio resoconto dello scorso we. Questo, in via di conclusione non è stato proprio un top-we, ma ancora deve finire, voglio dare fiducia a queste poche ore che dividono dal lunedì!

La scorsa domenica sono andata a studiare Saidi, lo stage è stato davvero interessante, nonostante avessi un sonno da cadere a terra tramortita. La sera prima infatti, con David abbiamo fatto le 3 a Via Cupa, alla serata organizzata da Ives.

Il Saidi, dicevo. Uno stile molto divertente, liberatorio. Il peso dei fianchi e i piedi ben piantati a terra mi danno sicurezza. La morbidezza delle ginocchia e la civetteria degli atteggiamenti mi rilassano. Lo sento, è uno stile che mi si sposa, che mi sta comodo. Il bastone, un oggetto divertente, da far roteare, maneggiare e spostare, accompagna i movimenti accentuandoli. Mi piace. Il mio sogno? comprarne uno con tutte paillettes e cionedoletti colorati... lo so, il mio animo kitch esce sempre troppo! :P

Lo stage è stato, come sempre interessantissimo e utile. Abbiamo affrontato non solo lo stile folkloristico, ma anche uno stile più adatto al cabaret, quindi come adattare l'uso del bastone in base alla musica, all'abbigliamento e al pubblico che si ha di fronte. Così come per lo stage di Melaya abbiamo imparato i passi base, e i trucchi per realizzare una coreografia pulita, semplice ed efficace per un'esibizione. Mi è piaciuto, e mi sono divertita un sacco.

Ed ora? Se tutto va bene, forse il 2 febbraio metteremo in pratiche queste dritte, durante un'esibizione. Ancora nulla di certo, soprattutto perchè si tratterebbe di un'esibizione all'aperto, e senza sole, niente danza... quindi... ancora nulla di ufficiale.

Intanto, ecco qui sotto la foto di Salua, che durante lo stage ci ha mostrato l'abbigliamento tipico del Saidi e l'effetto che fanno i movimento con un un vestito così "ingombrante".

giovedì 24 gennaio 2008

Mujeres Tango

La settimana sta per finire e io ancora non ho finito di raccontare lo scorso weekend... mmm... sono lenta!

Stamattina mi sono letta Malena, un gruppo "delirante" di appassionati e insegnanti di tango, è divertentissimo: litigano, polemizzano, dicono un sacco di cose... mi faccio tante di quelle risate... vabè.

Fra polemiche, chiacchiere e complimenti ci sono anche gli eventi. In genere non li leggo mai... mi annoia, invece questo mi ha colpito e sono andata subito a sbirciare il sito.


Napoli, 6-7-8-9 Marzo 2008


Ecco di che si tratta:

Mujeres Tango Festival è il primo Festival Internazionale di Tango per le donne che si terrà a Napoli il 6,7,8 e 9 marzo 2008.
E' stato realizzato per la prima volta a Buenos Aires, nel marzo del 2007 (
Ladies Tango Week dal 2008 Tango Festival for Ladies), oggi arriva a Napoli grazie all'Associazione Culturale "Mujeres del Tango".
L'evoluzione del ruolo femminile nella danza del tango è stato l'elemento ispiratore per dare vita a questo esclusivo festival per le donne.
Il Festival propone lezioni di tecnica con prestigiose maestre e ballerine di grande spessore artistico, esponenti di stili diversi e forte personalità. Nutrirsi delle loro esperienze renderà possibile conoscere, abbracciare, dominare diverse forme di ballo che consentiranno di trovare il proprio stile e trasformarsi in una perfetta ballerina di tango.

Mi sembra carina come cosa... non riconosco nessun nome fra quelli delle maestre ospiti, ma è una mia mancanza, nel senso che conosco davvero poco di tango e imparare qualcosa in più non mi farebbe male, soprattutto di Tecnica Donne, adorni, infiocchettamenti... sono così belli!! :)

A proposito di tango, ieri notte ho aggiornato il mio "fantastico" Photobooblog con tante belle foto di tango prese da Flickr.

Colonna sonora di Caramel


Finalmente è arrivata, direttamente da Itunes Store, me la sto ascoltando... è bellissima...

Caramel
Musica di K. Mouzanar


1. Tango El Caramel - bella bella, romantica!
2. RéVéLations Mineures -
3. Succar Ya Banat - un pò di ritmo... ma non troppo...
4. Epilation En Do Min -
5. Lili-Rose -
6. Shampooing RéVéLateur 1 -
7. L'Eveil De Rose -
8. Le Tango De Youssef - beella... appena con Davi l'abbiamo sentita abbiamo pensato ad Alex e Mimma!
9. Rose Se DéCide -
10. Zaghloul El Hamam -
11. Shampooing RéVéLateur 2 -
12. Cicatrices -
13. Kanun El Parking -
14. Rendez-Vous ManquéS -
15. Mreyte Ya Mreyte - la mia preferita per ora... devo trovare la traduzione del testo... ha una musicalità eccezionale, sospiratissima... fantastica!! La cantante si chiama Racha Rizk, una voce incantevole!

Adesso... sono le 00.40 è ora di andare a ninne...

martedì 22 gennaio 2008

Burlesque


Da qualche tempo sento parlare di Burlesque. La prima a parlarmene è stata la mia amica Giorgia, che mi ha inviato ad una sua esibizione in "stile burlesque", quella volta non sono andata e non mi sono nemmeno troppo informata su questo "stile". Poi su Mtv con David ci ammazziamo dalle risate a vedere un programma che parla di alcune ragazzine disposte a tutto pur di entrare a far parte di un gruppo a loro dire "fantastico, meraviglioso... ". Il gruppo in questione si chiama PussyCatDolls... lascio ogni giudizio fuori dal post! ;) Cmq, pare che questo gruppo nasca come gruppo burlesque. Allora... mmm... ma che sarà questo burlesque??!!

Ed infine sabato scorso abbiamo toccato il fondo: Campo de Fiori, negozietto vintage, entro avida di odore di vecchio e mi ritrovo una tipa che parla a vanvera, ma ascolto. "Cerco una gonna in stile burlesque... per uno spettacolo" e poi continua "per esempio questo cappello, può essere anni '40?" e la tipa del negozio "Sì, volendo è anni '40!". A questa battuta ho deciso di uscire... ma che significa "volendo anni '40???!" Bhua... sono perplessa!

Dopo questa tipa che non si sapeva cosa cercava mi è scattata la curiosità, e sono andata a cercare. Ebbene, ho trovato un sito, e purtroppo devo ammettere che mi aspettavo altro da questo tanto nominato burlesque. A parte che pare che nasca da una danzatrice del ventre, e questo non ci fa onore, e poi, pare che per renderlo più divertente lo abbiano farcito con donne svestite.

Comunque Wikipedia dice: Il burlesque è un genere di spettacolo parodistico nato nella seconda metà dell'Ottocento nell'Inghilterra Vittoriana, ed importato successivamente negli Stati Uniti, dove riscosse grande successo soprattutto fra gli strati di società meno abbienti (per questo veniva anche chiamato "the poor man's follies").

Negli anni novanta, sull'onda della moda legata alla cultura vintage, nacque il neo-burlesque. I nomi più famosi del panorama contemporaneo di questa forma artistica sono Miss Dirty Martini, Julie Atlas Muz, le Pontani Sisters, la compagnia Velvet Hammer, Cecilia Bravo e Dita Von Teese. Dopo la riscoperta statunitense, il burlesque si è diffuso anche in Australia e in diversi paesi d'Europa.

Quindi in sintesi, oggi si definisce burlesque una sorta spogliarello d'epoca??!!

Non ho indagato, ma quest'associazione con la danza del ventre mi ha un pò tolto la curiosità, non mi va di nausearmi, così la blocco... ma posto il link, così chi non si vuole bloccare non si blocca! Eccolo!

lunedì 21 gennaio 2008

La promessa dell'assassino


Questa settimana inizia con il piede giusto, infatti il week end che mi lascio alle spalle è stato pieno di impegni e appuntamenti interessanti, che mi hanno lasciato stanca ma divertita, pronta per ripartire. Voglio andare con ordine, non voglio mettere tutto insieme, non sarebbe giusto.

Così parto da venerdì sera. Cinema. David Cronemberg. Il film La promessa dell'assassino merita di essere visto, non è il mio genere, lo ammetto, più di una volta ho chiuso gli occhi per risparmiarmi sgozzamenti in primissimo piano e combattimenti ultra violenti (lo so, mi sto rammollendo!), ma la freddezza del racconto mi ha colpita. David ha scritto una recensione molto curata, con impressioni e valutazioni sul film. Io non lo farò, l'ha già fatto lui! è un rubapost! :)

Molte cose mi hanno colpito del film, ma quello che ha suscitato davvero interesse e curiosità è stato il tatuaggio come racconto della propria esistenza. Emergono nel film i codici della mafia russa, il corpo come libro bianco su cui incidere la testimonianza della propria esistenza. Infatti, la scena che mi è piaciuta di più del film è il momento dell'iniziazione, dove il rituale viene compiuto a partire dalla lettura del corpo, il racconto della vita, sul corpo. Perchè se non hai le stelle non sei nessuno, se non sei tatuato non sei mai esistito. Affascinante.

venerdì 18 gennaio 2008

Nancy Ajram... e altro


La lezione di danza del ventre di ieri è stata distruttiva per il mio corpo, Salua ci ha fatto lavorare tantissimo! Le braccia indolenzite... anche le dita delle mani tra un pò (colpa o merito dei "baffi del gatto", chi li conosce sa a cosa mi riferisco!), le gambe doloranti, e i fianchi totalmente sciolti... eppure, un'energia fortissima, l'adrenalina a mille. La mia amica Silvia ha sintetizzato benissimo nel suo blog (questo) cosa abbiamo imparato ieri. Tecnica, stile, danza. Bellissimo.

Così ieri appena tornata a casa mi sono messa al lavoro, ricamare il mio primo vestito stretch, ecco l'obiettivo da raggiungere! sìsì, lo sto facendo, a dispetto di quello che pensano quasi tutti (vero Davi!! :P), perchè non è che lascio proprio sempre le cose a metà... vabè, comunque, questa volta lo voglio proprio finire, ieri sera, ancora infatuata dalla lezione di danza, mi sono messa a giocare alla ricamatrice, e ho creato la mia prima goccia di (finto) swarovsky tutta contornata da (finte) perle! Del resto, è l'effetto quello che conta, non il valore, giusto! ;) Vediamo come procede, in effetti le paillettes sono un pò stortignaccole... ma anche quelle avranno un senso, spero!





Ma, io volevo parlare di Nancy Ajram. He, sì, perchè è una delle mie cantanti preferite... se solo sapessi cosa dicono le sue canzoni! Sigh! L'arabo ancora è un mistero, anche se, grazie alla mia amica Vale e ai suoi agganci danzerecci abbiamo capito cosa vuol dire il nostro "grido" Jeghedà (si dice ad un tipo gajardo, come si dice in arabo!!! hihi) e Habibi (amore in tutte le sue declinazioni). Io con l'arabo mi fermo qui. Quindi ogni volta che sento "habibi" penso "ah, ecco, qua si parla di amore" ma non è che sia proprio indicativo! Sigh! Dovrei trovare le traduzioni... anche se, per dare un pò l'idea del tipo di cantante, credo che Nancy Ajram possa essere paragonata a JLO, sì, diciamo che è la Jennifer Lopez del Libano...
Ecco qua alcune info su di lei, il suo sito ufficiale, il suo fanclub, il suo myspace ed infine un suo video.
Queste le info più interessanti su di lei...
e poi che altro aggiungere se non che oggi è venerdì!! Evvai!

Buon weekend! :)
P.s. ho trovato un sito... dico solo questo: si chiama lustrosa!!! fantastico!! hihihihihi!

mercoledì 16 gennaio 2008

Domenica Saidi


Il Saidi è una danza appartenente all’Alto Egitto, massima espressione dello stile Shaabi. Conosciuta anche come Danza del bastone, le danzatrici imitano un’antica arte marziale maschile, il “Tahteeb”.
Lo stage di Salua sul Saidi è questa domenica... io ci sarò!!! il Saidi... quanto mi piace!
Una danza allegra, coinvolgente. Fatta in gruppo infonde una carica di energia positiva eccezionale, fatta da sola è allegra e spiritosa! Solo una volta l'ho danzata in esibizione e mi sono divertita tantissimo. Posto una foto (io sono in rosa al centro!), eravamo alla fine dell'esibizione... che bello, quanto mi piacerebbe ripetere un'esibizione in teatro di danza orientale... sigh!


Quando si parla di Saidi, non si può non pensare al maestro della danza orientale a Roma, Saad Ismail, che ne è la massima rappresentazione. Ecco la foto di Saad all'opera...


Qualche info da Dada.net, che ci dice come il ballare con il bastone si può considerare tipicamente egiziano.
Anticamente ogni cammeliere aveva un bastone e nei momenti di stanca, quando non avevano molto da fare, iniziavano a far girare il bastone. Con il tempo hanno sviluppato un tipo di danza molto maschile, una specie di "lotta" dove i "ballerini" si sfidano con i bastoni.

La versione femminile ha alleggerito lo stile con bastoni sottili e maneggevoli, colorati e ornamentali. Infatti nella danza maschile si usano bastoni molto pesanti (come manici di scopa) per richiamare i bastoni da "pastore" dei cammellieri.

Partendo da qui, la danza femmiline ha sviluppato movenze e passi di fantasia per richiamare la danza maschile.


Dal sito del Taus poi, altre e dettagliate informazioni, come ad esempio le origini della danza rintracciabili nell'antica arte marziale dell'Alto Egitto.
Il saidi è la danza folkloristica. La zona geografica dell’alto Egitto situata tra le città di Gizeh ed Edfu è il luogo di origine di questa danza. Lo stesso termine, saidi, viene dato al suo ritmo in 4/4.

Il ballo Saidi deriva da un’antica arte marziale chiamata Tahtib. Il Tahtib è un bastone di bambù (che dà il nome a questa lotta) con un manico a forma di ‘L’ che ne permetteva la velocissima rotazione; da fermo, invece, lo si teneva dietro alla schiena in posizione verticale.
Anticamente il tahtib veniva usato come danza propiziatoria in vista di importanti battaglie, permettendo, agli uomini che la eseguivano, di dimostrare la loro forza, abilità e coraggio.
Nascono quindi due versioni di danza con il bastone (chiamato ‘assaya’):

Eseguita ai giorni nostri, questa danza, mantiene la sua prerogativa grintosa attraverso la riproduzione di alcuni elementi bellici originari (ad es. la rotazione e lo sbattere per terra del bastone da parte della danzatrice); viene inoltre valorizzato l’ aspetto acrobatico del bastone stesso, non è insolito utilizzarne due contemporaneamente. Allo stesso tempo, se ballato dalle donne, viene arricchita di grazia ed allegria enfatizzando la contrapposizione del bastone, simbolo da sempre dell’universo maschile, alla morbidezza e sinuosità femminile.

Tutti i suoi movimenti dimostrano il radicamento alla terra, basilare per queste forme di danze folkloristiche. Infatti i suoi passi vengono eseguiti sfruttando al massimo la forza gravitazionale e con i piedi ben aderenti al terreno, oppure con il tallone leggermente sollevato da terra. Caratteristici sono i saltini eseguiti in modo da scaricare verso il basso l’energia del corpo, dimostrando che è impossibile staccarsi dalla “madre terra”.

martedì 15 gennaio 2008

Vuelvo Al Sur - La revancha del Tango


Stamattina sono di Gotan... e visto che se non scrivo subito non scrivo più, perchè quel post su Caramel mi piace proprio, meglio cogliere lo spunto... bella questa canzone, pink-pod ha ottimi gusti in fatto di riproduzione casuale...

Allora, visto che mi piace, me la leggo...


Vuelvo al Sur

Como se vuelve siempre al amor

Vuelvo a vos

Con mi deseo, con mi temor

Llevo el Sur

Como un destino del corazon

Soy del Sur

Como los aires del bandoneon

Sueño el Sur

Inmensa luna, cielo al revés

Busco el Sur

El tiempo abierto y su después

Quiero al Sur

Su buena gente, su dignidad

Siento el Sur

Como tu cuerpo en la intimidad

domenica 13 gennaio 2008

Caramel


Parlando del film Cous Cous uscito lo scorso venerdì in italia, e prossimo nella lista dei film da vedere, è uscito in discorso questo film Caramel.

Bene, andiamo e vederlo subito!
A me è piaciuto tantissimo. Coinvolgente, dolce e profumato, il mondo delle donne riassunto all'interno di un salone di bellezza di Beirut.
David mi ha detto durante la proiezione "... però fa un pò il verso ad Almodovar!", e io con uno sguardo l'ho bruciato "guastafeste!" ho pensato, ma in effetti è vero. Solo che qui, sono tutte donne, anche la regista e lo sfondo è il Libano, con tutte le sue contraddizioni. Bello, uno di quei film che sta bene nella mia videoteca, lì a farsi vedere e rivedere fino a ripetere le battute a memoria.
Ho trovato tante cose su Caramel, che non posso non postare... eccole qua, primo fra tutti il link allo speciale su Trovacinema, dove c'è il trailer, la galleria e le note di produzione. Non posso non inserire il trailer originale sottotitolato in inglese, è tutta un'altra cosa!
Poi il video di una delle canzoni della colonna sonora, con immagini tratte dal film... fantastica, ecco qua il video.

La scena che mi ha emozionato di più del film è quella della telefonata, intensa e quasi struggente. Se trovo la clip la posto, per il momento posto la foto...


Ecco il link al sito ufficiale, dove ci sono tante clip dal film. Qui invece, la conferenza stampa, in francese (sigh!).
Mentre la scena più bella del film è dove tutte le amiche festeggiano danzando e cantando la sposa... ecco la foto



Ok, basta, chiudo il post... ma con un altro video...

bellissimo, da vedere.

venerdì 11 gennaio 2008

Tante cose...


Questo mese ci sono un sacco di cose interessanti da fare... ovviamente ne farò solo un paio, tutta colpa dei soldacci. Comunque io elenco, non tutto, solo quello che mi piacerebbe fare questa settimana e la prossima! non basterebbe un blog intero per elencare tutto il mese! sigh!
Oggi 11, 12 e 13 gennaio c'è un ciclo di lezioni di tango con Sebastian Arce y Mariana Montes presso la scuola Tango in progress. Che dire, io ci andrei... ma il mio portafogli ha deciso che non posso andare, quindi passo! Visto che tornano spesso, spero nel prossimo giro! ;)


Domani 12 gennaio, tecnica donne tango, con Mimma, poi Pratica e nello stesso tempo lezione di spada al Centro Masir, vedi post n°100! Ero molto indecisa sul dove andare, ma credo che salteranno tutte e due... (forse una casetta si affaccia all'orizzonte!!! shhh).

Venerdì 18 gennaioA ISTAMBUL TRA PUBBLICHE INTIMITA’ ” Interventi di Danza Classica Persiana e Danze di Corte Ottomane nell’ambito della presentazione del libro “Ad Istanbul, tra pubbliche intimità” di Enrico Pietrangeli. Presso: LIBRI CON GUSTO Largo Dei Librari, 84 - Roma, segnalato dalla mia amica Vale.


Sabato 19 gennaio si gioca a tango con Ives... hehe!! Bourguet Produzioni Presenta Sulle Rive del Tango... finalmente a Roma. Nuove proposte musicali per divertirsi con il tango! ore 22,30
TangOFFicina. Tutte le info qui e qua. La locandina è fantastica, e la posto.


Bella vero??

E infine, almeno per il momento... Domenica 20 gennaio stage di danza saidi con Salua, la mia insegnante, questa non me la perdo! non potrei, già prenotata! :P

giovedì 10 gennaio 2008

Fiona Apple


Oggi il mio pink pod riesce a far cantare solo lei, è l'unica che riesce a finire una canzone.

Mi piace. Grazie a David che scova sempre queste belle voci e me le gira, perchè io sono una pigra... non mi va di mettermi a cercare, mi prendo quello che trovo!

Così ecco Fiona Apple, ve la consiglio. Cercatela e ascoltatela nel suo sito e nel suo myspace

Non fidatevi della sua faccina pulita... non è la vocetta dolce che sembra... ha una bella voce decisa e un pò sporca. Bella sì, molto, ma anche brava...

Wikipedia poi, ci dice anche chi è...

Verso gli otto anni inizia a prendere lezioni di piano mentre a 11 anni scrive la sua prima canzone. A 12 anni subisce uno stupro da parte di uno sconosciuto, trauma che si ripercuote sui suoi testi, drammatici e intimistici, che sono la testimonianza di una personalità difficile e tormentata.
Grazie ad un'amica, che fa ascoltare un demo alla produttrice Kathryn Schenker, nel 1994 viene messa sotto contratto dalla Sony. Nel 1996, a soli 18 anni, pubblica l'album Tidal, che trova immediatamente un grande riscontro di critica e pubblico, fino a raggiungere il disco di platino. L'album spazia con disinvoltura tra canzoni pop e jazz, soul e blues, come il primo singolo Shadowboxer. Dopo la pubblicazione dell'album d'esordio, ottiene un grammy nella categoria "Best new artist in a video" e partecipa al festival femminile Lilith Fair. In eterna lotta con il music business, il suo carattere difficile e ribelle la porta a porsi controcorrente a chi le vuole affibbiare etichette di bella, sexy e ricca.
Nel 1999 pubblica il suo secondo album da titolo infinitamente lungo, abbreviato in When the pawn.... Il primo singolo Fast as you can rievoca il drammatico episodio dello stupro. L'album contiene brani intensi come Paper bag e Get gone, ma nonostante le aspettative, non riscuote le stesso successo del suo album di debutto. Partecipa alla colonna sonora del film Pleasantville interpretando Across the universe dei Beatles.
La lavorazione del suo terzo album Extraordinary Machine viene bloccata dal sua casa discografica ritenendo il suo lavoro poco commerciale e difficilmente distribuibile verso il grande pubblico. Nonostante questo l'album viene distribuito in rete, tanto da mobilitare i suoi fans in una raccolta di firme e coniare lo slogan "FreeFiona!". Scaricato il suo vecchio produttore, si affida a Mike Elizondo e alla poetessa e produttrice Erzsebet Beck e finalmente nel 2005 dopo una travagliata gestazione esce Extraordinary Machine, il disco viene ritoccato e rimaneggiato rispetto alla versione online.
Nel 2006 interpreta una cover di Sally's song inclusa nell'edizione speciale della colonna sonora del film prodotto da Tim Burton Nightmare Before Christmas.

Protesta "FreeFiona!" fuori dalla Sony BMG

Discografia
1996 - Tidal
1999 - When the pawn...
2005 - Extraordinary Machine
2006 - Fiona Apple: iTunes Originals

mercoledì 9 gennaio 2008

100° post


Per festeggiare il mio 100° post (ma quante fregnacce scrivo!!!) mi vado a fare una bella lezione di spada!!

evvivaaaaaa!!

Vale mi ha inoltrato una mail di aggiornamento sugli eventi e stage del Centro Masir e "udite udite" per questo sabato è in programma una lezione di spada!


Ho chiamato e per il costo vale la pena di provare, anche per conoscere questo centro, che conosco solo di nome e di sito! :)

Bene, mi piace. Vi dirò di più, al momento mi preparo psicologicamente e rimando la lezione di tecnica donne alla prossima volta... mi ero decisa questa settimana!! ma come faccio a rinunciare alla lezione di spada??

baci

martedì 8 gennaio 2008

In lode della mia Francesca


Cosa posso dire? Mi è venuto in mente Charles Baudelaire, I Fiori del Male e quello che pensavo quando ho letto (solo alcuni) di quei versi meravigliosi. Un genio che mi ha accompagnato in un periodo buio e che mi ha fatto innamorare.

Oggi, navigando in cerca di idee, l'ho ritrovato. Eccolo qua, con una delle mie (ovviamente) preferite. Qui trovate un ebook, dove c'è un'altra versione di questa poesia (insieme a molte altre), ma decisamente preferisco questa che riporto per esteso nel blog. L'edizione che ho nello scaffale e che ogni tanto mi spulcio è Mondadori, mi piace, è diventata con il tempo mia, piena di pieghe, segnalibri, nastrini per segnare le mie poesie preferite.


In lode della mia Francesca

Ti canterò con ardore
novello, o lieto verziere
del solitario mio cuore.

sii da ghrilande allacciata,
o femmina delicata
che redimi la peccata

come un benefico Lete
la bocca tua mi disseta,
imbevuta di magnete.

quando dei vizi la rea
nebbia turbò la vallea,
tu, ecco, apparisti, Dea,

come stella salutare
ai disperati del mare...
T'appendo il cuore all'altare

piscina d'ogni virtù
fontana di gioventù
slegami le labbra tu!

tu ogni feccia bruciasti,
ogni rudezza appianasti,
ogni fralezza curasti.

Alla mia fame taverna,
alla mia notte lucerna,
sempre equamente governami.

rafforza le forze affrante,
soave bagno stillante
di balsamo inebriante!

brillami ai fianchi, pudica
di castitate lorica,
infusa d'acqua serafica;

tazza di gemme corrusca,
sapido pane, molle esca,
divino vino, Francesca!

(Charles Baudelaire)

domenica 6 gennaio 2008

Cous Cous - il film

Grande attesa, sta per uscire Cous Cous, nelle sale dall'11 gennaio. Non me lo perderò, c'è il cous cous, la comunità immigrata di seconda generazione e la danza. Non posso chiedere di più. Le mie amiche danzatrici hanno scovato già informazioni, video e articoli. Il video con l'intervista alla protagonista, non senza alcuni pezzi di danza, lo posto qui; invece l'articolo tratto da Il Giornale, non lo posto. Se volete leggerlo andate cliccate qui ma a me non è piaciuto per niente. Ha un tono che non mi piace, mi ha dato l'impressione di guardare il film dall'alto in basso, con un tono di giudizio che devo ammettere mi ha un pò infastidita.

Così mi sono cercata un'altro articolo, e lo posto qui per intero dal sito della Rai

Roma, 3 gennaio 2008

"La vita oltre il cinema". E' questa la parola d'ordine di Abdellatif Kechiche, che porta in sala Cous cous (titolo originale La graine et le mulet), Gran premio della giuria e premio miglior attrice rivelazione ad Hafsia Herzi all'ultima Mostra del Cinema di Venezia. Dopo Tutta colpa di Voltaire (esordio al Lido, Settimana della Critica, nel 2000) e La schivata, e' l'opera terza del regista francese, distribuita da Lucky Red dall'11 gennaio in 30 copie, di cui almeno tre in versione originale sottotitolata. Straordinario successo in Francia (Prix Louis Delluc, grande favorito ai prossimi César e copie lievitate da 90 a 150 dopo tre settimane di programmazione), considerato da pubblico e critica il vincitore morale della Mostra, Cous cous nasce dalla volontà di "parlare del milieu mediterraneo, di una famiglia francese di origine araba per la quale sento una grande affinita'. Ho cercato - dice Kechiche - una rappresentazione autentica del quotidiano della comunita', senza far scattare i cliche', evitando di ricorrere alla spettacolarizzazione o ai fatti di cronaca: ho cercato il miracolo della vita sul set".

"Ho conferito - prosegue il regista - a questa famiglia il diritto a una dimensione romanzesca e contemplativa, mostrando quello che piu' mi tocca: la vita al di sopra dell'artificio cinematografico: al di la' del piacere di filmare, credo sia questa la mia cifra cinematografica. Il cous cous e' come la pizza o la pasta per voi italiani: qualcosa che i personaggi possono condividere, una dimensione identitaria di solidarieta' e unione". Per quanto riguarda la realizzazione del film, Kechiche dice: "Ho avuto bisogno di provare a lungo - la mia formazione e' teatrale - affinche' gli attori si sentissero davvero una famiglia. Per creare la giusta atmosfera fondamentale e' stata la musica: la vita era li', e ho cercato di coglierla. Ma mi imbarazza parlare di improvvisazione, preferisco piuttosto definirla liberta', quella che permette agli attori di appropriarsi del testo e del personaggio, sentendosi parte di una grande famiglia e perdendo le inibizioni".

Una "energia vitale" che emana da attori non professionisti, chiamati a interpretare personaggi distanti dalle loro reali attivita': a intraprendere la carriera d'attore e' stata solo la splendida Hafsia Herzi, che nel film veste i panni della figlia acquisita del protagonista Slimane (Habib Boufares), operaio navale che sogna di aprire un ristorante di cous-cous. "Ero cosi' contenta di essere stata presa per questa parte - dice la Herzi - che anche dover ingrassare di 15 chili non e' stato un problema". "Per me - aggiunge l'attrice - e' importante perdermi completamente nel personaggio, dimenticare me stessa per entrare in lui". "E' la tecnica dell'attore istintivo - ribatte Kechiche - peculiare a tanti interpreti italiani come la Magnani, capaci di portare sullo schermo il mistero incomprensibile della vita".

Anche per questa irrefutabile dichiarazione d'amore al cinema italiano, il mancato Leone d'Oro e' ancora una ferita che brucia al regista: "Una delusione che non dimentichero' mai, mi sento figlio di Venezia e la ritenevo la vetrina piu' adatta per questo film". Dedicato al padre del regista e a due attori, tutti e tre scomparsi durante le riprese ("Dopo la morte dell'attore protagonista, fu proprio mio padre a suggerirmi di rimpiazzarlo con Boufares, che definiva "uomo di fiducia""), Cous cous potrebbe essere seguito da "un film in costume ambientato nel XVII secolo: ho voglia di rottura, ma e' un progetto molto costoso e devo trovare i finanziamenti", conclude Kechiche.


venerdì 4 gennaio 2008

Mata Hari

Mercoledì sera, mentre mi intrattenevo con il mio amico areosol (!!) vagavo distrattamente per i programmi in tv, quando sono caduta su Piero Angela. Quell'uomo è fantastico, riesce a farti innamorare di tutto quello che dice.

L'argomento della serata era Mata Hari. Wow!! Se ne parla, se ne dice, ma nessuno conosce la sua storia. Bene, mi sono letteralmente incollata al televisore. In effetti si trattava di un'inchiesta condotta da Angela quasi 40 anni fa, con tanto di testimonianze oculari, e di tutto rispetto.

Chi era e cosa ha fatto questa donna? Come sempre wikipedia mi aiuta a ricordare con il fantastico dono della sintesi che a me manca del tutto: Mata Hari (pseudonimo di Margaretha Geertruida Zelle; Leeuwarden, 7 agosto 1876Vincennes, 15 ottobre 1917) è stata una danzatrice e agente segreto olandese, condannata alla pena capitale per la sua attività di spionaggio durante la prima guerra mondiale.

Agente segreto! e chi lo sapeva?? io no di certo... soprattutto... qui dice olandese, invece Piero Angela ci ha detto come è rimasta incastrata in un controspionaggio che le fu fatale, prima con i tedeschi e poi con i francesi.

Dall'inchiesta emerge come fosse sola e in cerca sfrenata di amore. Molte curiosità (come si vestiva, cosa diceva) e molti aneddoti interessanti sulla sua vita, certo è, che come agente segreto non valeva una cicca, e presto se ne sono accorti tutti, e la povera Mata Hari è finita presto al muro.

Sono rimasta affascinata da questa figura, per ignoranza pensavo fosse tutta un'altra la sua vita, la sua storia. Lei, che per emergere si è inventata lo strip... geniale! Ha inventato una danza, ha preso elementi dall'india, e altri qua e là, ha mischiato tutto con un pò di malizia e ha messo tutta Parigi ai suoi piedi.

Una figura davvero curiosa.

mercoledì 2 gennaio 2008

La Medicina


Sto riemergendo, credo di potercela fare... è stata dura, lo è ancora ma ce la posso fare... questa influenza mi ha proprio acciaccato!!!

Avevo il presentimento che queste vacanze non sarebbero andate come volevo... e avevo ragione. Strano, in genere il mio sesto senso fa abbastanza schifo, invece questa volta ci ha preso.
Le vacanze per me hanno coinciso con la casa invasa da parenti e i bacilli. Mi sono fatta natale e santo stefano con una faccia a canotto per il raffreddore, una giocata a casa di amici con una tosse da scaricatore di porto, e poi, ciliegina sulla torta, ho passato il 31 in pigiama con la mia amica e compagna di vacanze La Tosse.
Oggi, spedizione dal dottore che mi dice "domani a lavoro? sei matta? e come poi? con il motorino?? non se ne parla?!" Heeee??? fatemi uscire vi prego!!

La nota positiva c'è... Davi è sempre stato con me e al momento ancora non ha sintomi di influenza, speriamo che non arrivino adesso, e le nostre prove generali di convivenza sono sempre più belle, anche con l'influenza. hehe... casaaaa nooostra?? dove sei??

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...