sabato 25 settembre 2010

Madrid 36 h

La mia prima volta a Madrid, la mia prima volta da sola, il mio primo viaggio di lavoro... vero.
Ho scoperto tante cose di me, e ho affrontato e purtroppo solo subito i miei grandi limiti e imbarazzanti difetti. Dopo il primo approccio con l'aeroporto e la forsennata ricerca dell'uscita, mantenendo un certo tono (che non ho di fatto!), la salita mi si è affacciata subito molto ripida... e dal taxi ho pensato di immortalare subito la strada dove avrei passato la maggior parte del tempo in quella bella città: Calle Velasquez (il taxista mi ha subito cazziato per la pronuncia poco sicura... cosa in me è sicuro???).

Ma la sera mi sono forzata un pò e me ne sono andata a spasso... Plaza Mayor e le viette lì intorno, mi sono piacevolmente persa... e mi è piaciuto molto!
Anche se non è stato traumatico ho pensato molto a me, a come sono... e devo dire che... la solitudine non mi appartiene, o meglio, non mi spaventa stare sola anzi, è anche piacevole, ma godere delle cose in solitudine me le fa godere solo a metà.

Così ho scoperto la mia Madrid, che mi ha ospitato per 36 ore scarse, tra ufficio, taxi e passeggiate serali, aeroporto e riviste. Ecco qui Madrid con i miei occhi, la mattina appena arrivata e poi subito in taxi per arrivare in ufficio e poi... tante persone, tante facce e il blocco. La frustrazione di capire (il 70%) della lingua e non riuscire a rispondere anche se... alcune parole c'erano... troppa vergogna, troppe emozioni.


Ho provato il cibo spagnolo... el jamon, i pinchos, il gazpacho e le tortillas... ma, come sa bene chi mi conosce, per me mangiare è un momento sociale ma intimo, legato alla convivialità e alla condivisione di qualcosa di magico e unico... mangiare da sola o peggio con persone che valutano il mio lavoro e che si aspettano che quello che sto mangiando sarà la cosa più buona mai assaggiata... mi imbarazza da morire e mi blocca. Così, nessuna foto al cibo, le meravigliose e indigeribili tortillas saranno fotografate quando a Madrid ci tornerò per puro piacere!

Non potevo non concludere le foto con Vogue Sposa Spagna! Bello da morire, comprato, letto e preso tanti spunti!
Adios!

sabato 11 settembre 2010

Vacanza all'Argentario, che scoperta!

Il suono del mare e dei sassi di Cala Grande, , Argentario

Il rientro dalle vacanze non è stato troppo traumatico, Preci e la famiglia paga sempre el'Argentario è stato una bella sorpresa.

Ho pensato molto durante queste vacanze, soprattutto a Preci, dove abbiamo deciso di godere di quello che c'è, senza cercare altro. Chi ha la nostra fortuna in fondo? Ultimi figli di due famiglie numerose, abbiamo la possibilità di passare almeno una settimana insieme ai nostri fratelli, ai nostri genitori e soprattutto ai nostri nipoti, senza doverci dividere.

O meglio, la divisione è solo mangereccia, oggi dove vado a pranzo o a cena? Così la settimana è volata tra coccole ai nipoti, chiacchierate con fratelli e amici con i figli nuovi di zecca (altri nipotini stagionali!).

La rivelazione però è stata l'Argentario, penisoletta in terra Toscana a un paio d'ore da Roma, meta dei figli di papà in "barchetta" e dei morti di fame in cerca dello status di "quello che se ne va all'Argentario in barca". Noi facciamo parte di un'altra categoria: "quelli che vanno all'Argentario perchè in Egitto costava troppo".

Argentario, Cala di Gesso

Le aspettative almeno da parte mia non c'erano, visto che per me era una meta di ripiego, accettata solo per la necessità di riposarmi fuori da Preci e Roma! Ma da subito mi sono ricreduta.

Il B&B dove abbiamo alloggiato, Villino Martina, è davvero molto bello, parte di una casa padronale e gestito da una coppia davvero simpatica e disponibile. La Sig.ra Rossana non si è risparmiata in consigli e suggerimenti su cale e spiagge, che si sono rivelati utili e azzeccati.

Ma essendo partita senza aspettative e senza preparazione non avevo considerato tutto quello che mi sarei potuta perdere. Così ecco qua, come vademecum per le prossime vacanze, la lista delle cose da portare per una vacanza al mare... come piace a Davi e Fra.

Argentario, Cala di Gesso

Cosa portare per una vacanza all'Argentario


Se non sei un tipo da "andiamo in barchetta, pranziamo con la panzanella sotto la tendina, facciamo il bagnetto, uno spritz e poi tutti al porto", ecco cosa devi fare per vedere le cale più belle:
  1. Scarpe da ginnastica (Fondamentali per scendere dalla montagna nei sentieri ripidi e tortuosi che ti portano a Cala Grande, Cala del Gesso, Cala del Mar Morto e Spiaggia Lunga);
  2. zaino (magari due, uno termico con il pranzo al sacco e acqua);
  3. stick per le punture delle meduse e degli insetti (no, non sono Furio, ma quando scendi per un km e mezzo in mezzo al bosco, posso assicurare che se punge una medusa preferisci soffrire piuttosto che risalire!);
  4. abbigliamento molto comodo (il mio vestitino da "vado al mare con le cioce" non era proprio adatto) .
  5. Maschera, boccaglio e pinne... perchè anche per me che sono schizzinosetta, vedere i pesci colorati, le alghe e i polpi, i ricci e "una famiglia di paguriii!" è davvero un'esperienza da non perdere!
  6. Scarpe per camminare sugli scogli. Sì, perchè almeno a noi piacciono le spiagge senza sabbia, dove l'acqua prende il colore dei sassi e si vede tutto... nelle spiagge di sabbia le onde smuovono il fondale e anche se solo per un attimo la spuma diventa sabbiosa... nelle cale di sassi le onde fanno solo spuma di mare e l'acqua a contatto con i sassi fa un suono romantico e rilassante.

Davi a Cala di Gesso, Argentario

Fra a Cala Grande, Argentario

Ecco, noi tutto questo non l'avevamo ma ci siamo attrezzati in loco. Avevamo però il nostro fantastico ombrellone che ci ha fatto rilassare in ogni cala dove siamo andati!

Detto ciò, l'Argentario è una destinazione raggiungibile da Roma, anche per un andata e ritorno... magari a giugno o settembre, perchè se le cale sono meravigliose, le persone con le barche che si intrufolano fino a riva lo sono molto meno, ma si sà il mondo è dei ricchi e dei prepotenti. Basta saperli evitare!

Adesso attendo la prossima vacanza, chissà quando e chissà dove! :-)

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