lunedì 15 ottobre 2007

Acqua...




Oggi è un giorno speciale, si parla di ambiente! e per parlare di ambiente io parlo di energia, del resto hanno la stessa matrice, la natura. Ogni mattina quando mi lavo il viso e i denti, penso a quanta acqua spreco nell'attesa che diventi calda, e mi domando quante bottiglie potrei riempire solo in quei pochi attimi di attesa. La quotidianità di alcuni gesti mi sconvolgono. Aspetto che diventi calda, poi lascio aperta l'aqua quando mi insapono il viso e mi lavo i denti con lo spazzolino... e lei scorre, giù per i tubi, inutilizzata... sprecata.
C'è un modo per non sprecare acqua? non credo! c'è un modo, forse, per usarla meglio. Di certo, l'acqua che posso risparmiare non andrà a dissetare nessuno che ne ha bisogno, ma almeno avrò la certezza che non sarà buttata lì nei tubi, inutilmente. Cercando in internet ho trovato qualche dato sull'acqua, eccolo qua:

L’acqua in cifre
Anche se la superficie terrestre è coperta per il 71% di acqua, questa è costituita per il 97,5% da acqua salata. L’acqua dolce è per il 68,9% contenuta in ghiacciai e nevi perenni, per il 29,9% nel sottosuolo e solo lo 0,3% è localizzata in fiumi e laghi, e quindi potenzialmente disponibile. Tale quantità corrisponde allo 0,008% dell’acqua totale del pianeta. Si tratta di un quantitativo irrisorio distribuito in modo ineguale sulla superficie terrestre. La maggior parte di essa, infatti, è concentrata in alcuni bacini in Siberia, nella regione dei grandi laghi in Nord America, nei laghi Tanganika, Vittoria e Malawi in Africa, mentre il 27% è costituita dai cinque più grandi sistemi fluviali: il Rio delle Amazzoni, il Gange con il Bramaputra, il Congo, lo Yangtze e l’Orinoco.
Nel mondo, un miliardo e 400 milioni di persone del pianeta non hanno accesso all’acqua potabile. Il rischio è grande che nell’anno 2025, quando la popolazione supererà gli 8 miliardi di esseri umani, il numero delle persone senza accesso all’acqua potabile aumenti a più di 3 miliardi.
In media ogni abitante del pianeta consuma oggi il doppio di acqua rispetto all’inizio del 1900, e globalmente, il consumo mondiale di acqua è circa decuplicato solo nell’arco di un secolo.
Negli ultimi cinquant’anni la disponibilità d’acqua è diminuita di tre quarti in Africa e di due terzi in Asia. La FAO prevede che nel 2000 saranno almeno 30 i paesi che dovranno far fronte a crisi idriche croniche.
In Africa la disponibilità di acqua potabile, reti fognarie e servizi igienici è ancora molto lontana da uno standard accettabile, soprattutto nelle aree rurali, dove meno del 60% della popolazione dispone di acqua potabile e meno della metà di servizi igienici.
In Papua Nuova Guinea il 70 % della popolazione non ha accesso all'acqua, in Zambia la percentuale è del 73% e in Burkina Faso sale al 78%.
Un cittadino nordamericano utilizza 1.700 metri cubi di acqua all’anno; la media in Africa è di 250 metri cubi all’anno. La Commissione mondiale per l’acqua indica in 40 litri al giorno a persona la quantità minima per soddisfare i bisogni essenziali. Con circa 40 litri noi italiani facciamo la doccia, per gli altri rappresenta l’acqua di intere settimane.
800 milioni sono le persone che non hanno un rubinetto in casa e secondo le stime dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, più di 200 milioni di bambini muoiono ogni anno a seguito del consumo di acqua insalubre e per le cattive condizioni sanitarie che ne derivano. Complessivamente si stima che l’80% delle malattie nei Paesi del Sud del mondo sia dovuto alla cattiva qualità dell’acqua. Sono fondamentalmente 5 le malattie di origine idrica: 1) malattie trasmesse dall'acqua (tifo, colera, dissenteria, gastroenterite ed epatite); 2) infezioni della pelle e degli occhi dovuti all'acqua (tracomi, lebbra, congiuntivite e ulcere); 3) parassitosi legate all'acqua; 4) malattie dovute ad insetti vettori, ad esempio mosche e zanzare; 5) infine, malattie dovute a mancanza di igiene (taeniases).
L’Italia è prima in Europa per il consumo d’acqua e terza nel mondo con 1.200 metri cubi di consumi l’anno pro capite. Più di noi soltanto gli Stati Uniti e il Canada. Rispetto i parametri europei non possiamo invece che passare per spreconi: gli italiani consumano quasi 8 volte l’acqua usata in Gran Bretagna, dieci volte quella usata dai danesi e tre volte quello che consumano in Irlanda o in Svezia. Allarme sullo spreco anche da parte del WWF che annuncia la disponibilità d’acqua dolce in Italia sta scendendo dai 2.700 metri cubi pro capite ai 2.000 metri cubi.

Bene! e da qui http://www.greencrossitalia.it/ si possono trovare dei consigli e delle dritte per usare al meglio l'energia.

Ahh! dimenticavo di scrivere perchè oggi è un giorno speciale: oggi è il Blog Action Day dedicato all'ambiente!

1 commento:

David ha detto...

bè. io devo ammettere che sono un po' "sciupone" con l'acqua anche se tu mi hai un po' messo in riga. C'è però uno spreco che non sopporto proprio quello della corrente: tenere luci accese in stanze dove non c'è nessuno...

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