martedì 18 settembre 2007

Donne svelate


L'ispirazione è arrivata da questa galleria di Repubblica.it che mi ha inviato Davi... lui lo sa che adoro queste cose e così zac mi ha lincato la serie di immagini sull'inizio del Ramadan.
Mi sono documentata su questo evento tanto importante per la religione musulmana e così poco conosciuto in occidente, sempre semplicemente relegato a un "digiuno fino a sera". In realtà è un evento importantissimo, che personalmente ho associato alla Pasqua cristiana per valore e importanza.

Come la Pasqua infatti, il Ramadan non ha una data prestabilita, ogni anno cambia in base al calendario islamico, si pratica nel nono mese, quest'anno cade fra il 13 settembre e l'11 ottobre. Per capire le cose complesse meglio leggerle con gli occhi dei bambini, così mi sono affidata a LaFragola.it il giornale delle scuole medie italiane, dove spiegano in modo chiaro e semplice quello di cui sto parlando!

"Il Ramadan è uno dei cinque "pilastri dell’islam in cui tutti i credenti praticavano il " saum " più precisamente il digiuno"
Esso si pratica nel nono mese del calendario islamico. Rappresenta il più importante momento di riunione dei musulmani. Infatti, la maggior parte delle persone islamiche si ritrovano nelle moschee che diventano sempre più affollate del solito. Durante questo mese di digiuno sono previste preghiere serali, raccolta d'elemosine e distribuzione di pasti ai meno abbienti. Tale mese ha un significato sacro e fondamentale perché ha segnato il successo e l'espansione dell’Islam. Coloro che normalmente non pregano, durante il Ramadan, si trasformano in persone fedeli che seguono i precetti e i divieti del Corano, soprattutto hanno la possibilità di diminuire i loro peccati.
Il credente deve praticare il digiuno dall’alba fino al tramonto. Durante la giornata non può mangiare, bere, prendere medicine, ad eccezione che egli non stia bene, avere rapporti sessuali, aspirare o inalare odori o profumi, non si può dare al corpo né nutrimento né piacere e fra l’altro anche fumare ad eccezione di notte dopo aver mangiato. Bisogna leggere il Corano che raccoglie i testi delle rivelazioni che Allah fece a Maometto e che è composto da 114 sure ordinate dalle più lunghe alle più brevi almeno una volta in tutta la durata del Ramadan. Più precisamente il digiuno avviene dalle cinque del mattino e s'interrompe alle cinque di sera. Tutte le sere si possono gustare piatti deliziosi che normalmente non si hanno mai modo di preparare. Nella notte del giorno 27 del calendario islamico si prepara il "cuscus" che è portato nelle moschee. Infatti gli uomini restano in questo luogo per pregare tutta la notte fino all’alba.
Il Ramadan s'interrompe con la festa di "ID al FITR" in cui i fedeli musulmani si uniscono in un rito di preghiera che avviene in spazi molto ampi. Durante tale giorno ogni musulmano visita i propri parenti con i quali trascorre la giornata con divertimento e allegria. Invece, le ragazze si truccano, si fanno belle e si vestono in modo elegante per passare una gioiosa serata insieme alle persone care.
"

Wikipedia aggiunge altre informazioni, come ad esempio la tolleranza nell'inalazione dei profumi, e la serie di eventi correlati, come la ricorrenza del compleanno di Kadigia la prima amatissima moglie del profeta... devo ammettere che mi incuriosisce molto!


Dicevo, l'ispirazione è arrivata dalla galleria di immagini, invece lo stimolo a scrivere è arrivato da Viale Marconi. Sì, perchè ogni giorno mi trovo in questa parte di Roma, e qui la comunità musulmana è molto presente e percepibile grazie ai coloratissimi fazzoletti che le donne portano in testa, ma anche grazie alla pizzeria kebab "le mille e una notte" che consiglio a tuuuutti, soprattutto perchè c'è sempre Mtv Arabia ad altissimo volume!
Così mi trovo a guardare queste donne attraversare la strada, passeggiare con le carrozzine con i loro visi incorniciati dal velo, e non le sento oppresse, non le percepisco a disagio. Questo mi fa pensare che forse la "crociata" per svelarle è solo un problema nostro, della nostra cultura, e che loro in realtà sono felici così.

Del resto la cultura è qualcosa che ci portiamo nella pelle. Mia nonna di quasi cento anni si sente nuda senza il fazzoletto in testa, dice che non si sente senza fazzoletto, ma nessuno si è mai preoccupato di farglielo togliere. ;)

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