domenica 16 maggio 2010

Derubata del terzo occhio


"Il momento dello stupido arriva per tutti", l'ho detto solo qualche settimana fa, e oggi lo ripeto a me stessa. Mi hanno rubato il terzo occhio, quello che fissava tutto, quello che stava nella mia borsa sempre per essere sicura di poterlo usare quando gli altri due occhi vedevano "una fotografia".

Adoro le mie cose, di natura sono possessiva e conservatrice, non amo i cambiamenti tanto meno quando sono strappati, veloci e violenti.

Fisso istanti, sguardi e scatto, scatto in continuazione. Il bilanciamento del bianco, gli ISO e tutto ciò che è tecnica è contorno me. Sono pigra in questo. Quello che mi scuote è l'inquadratura, quel rettangolo (non sempre perfetto) che fissa un'istante. Ed è per cogliere un'istante che mi sono accorta che lei non c'era. La mia coolpix.

L'istante? Giammarco guardava Giancarlo, che nel frattempo allungava la manina verso il viso del suo cuginetto preferito. Divano bianco, luce naturale alla loro destra, ed io abbastanza vicina da prendere le loro espressioni curiose. Ma in borsa non c'era più! Vuoto.

Così, il mio terzo occhio è andato. Sarà finito nelle mani di qualcuno che non capirà le foto che ci sono dentro, che ignorerà tutti quegli scatti di spalle, il mio punto di vista sulle cose.

E ora? Metabolizzo e aspetto... aspetto che mi passi questa sensazione di nervosismo doloroso e di privazione.

Avrò uno spazietto in più in borsa... :-(

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