giovedì 29 novembre 2007

Non calpestate i Palmipedoni :)


"Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com'è, perché tutto sarebbe come non è e viceversa! Ciò che è non sarebbe e ciò che non è sarebbe! (Alice)"


Stamattina David mi ha passato il link ad un articolo su Kiki Smith, arista, figlia d'arte, femminista, sognatrice. Attratta dal corpo, in tutte le sue forme. Tra i suoi lavori ho letto ispirazione alla fiaba, Cappuccetto Rosso e Alice nel paese delle meraviglie. Lei, Alice, mi ha spinta a fermarmi un attimo a pensare.
Ho conosciuto Alice attraverso Disney, mio papà mi ha comprato il vhs da piccola, mi piaceva sì, ma non lucciava nulla, non c'era niente di principesco in lei. Niente castello, niente cattivi, niente vestiti da favola. Solo una bimbetta con i polpaccioni che passeggia in posti strani, non troppo interessante!
Poi alle superiori, Serena, la mia amica e compagna di classe, di disegno e di tutto in quel periodo, mi ha aperto il mondo del Brucaliffo, del fungo magico, del Cappellaio matto, e soprattutto dello Stregatto e della Regina di Cuori. Così ho iniziato a vedere il cartone con altri occhi, ho iniziato a metabolizzare il concetto di follia in Alice, e il paese delle meraviglie ha iniziato pian piano a diventare un sogno. Ma il libro era ancora lontano dalla mia testolina.

He già, il mio percorso con Alice è a ritroso, sono partita da una possibile lettura e poi sono arrivata al testo.

"Cosa esser tu? (Brucaliffo)"

Lo scorso anno ho comprato Alice nel paese delle meraviglie e Alice attraverso lo specchio, ed. Mondadori. Un libro bellissimo, intenso. Anzi due! Sì, perchè il libro di Lewis Carroll è strutturato in due racconti. Il primo, è quello dove ci sono i maggiori spunti ripresi nel cartone della Disney, ma un elemento che mi è rimasto nella mente del secondo racconto è la struttura del racconto basata sul gioco degli scacchi. Il binario del treno e le siepi sono la scacchiera, e i personaggi si muovono e agiscono come le pedine degli scacchi.


"E ti sarai accorta che in fondo sono mezzo svanito anch'io! (Stregatto)"


Non so che mi è successo, ma ho iniziato ad amare profondamente Alice e tutti i personaggi che le ruotano attorno. Il mio preferito? Il Brucaliffo. Mi tranquillizza con il suo atteggiamento saccente e poi, lui, è un sultano. Fantastico. Ho una certa ammirazione anche per lo Stregatto... anche se... il suo di atteggiamento non è proprio nelle mie corde, la gente (e i gatti matti!) che sorride con troppi denti, mi imbarazza... sono matta anche io, come lui.

Precisazione. Non ho utilizzato immagini Disney di proposito. Primo: Alice non era bionda. Secondo: Alice parla di un sogno, quindi le immagini devono essere tutte in uno stile diverso, secondo me, per evidenziare l'individualità del sogno.

martedì 27 novembre 2007

David Lachapelle - Milano 25 sett 07 - 6 gen 08

non vi ricorda Tamara De Lempicka?

Non ho mai nascosto la mia anima pop... anzi! il mio blog è nato di un rosa stucchevole e i richiami alla cultura pop sono sempre una grande soddisfazione per me. Tutto è consapevolmente studiato e proposto qui, con ironia e umorismo, nello spirito del riciclo culturale, tipicamente pop!

Quindi, per proseguire su questa linea che tanto mi piace, andatevi a vedere la mostra fotografica (?) di David Lachapelle iniziata il 25 settembre e in chiusura per il 6 gennaio 2008 al Palazzo Reale di Milano.

Uno dei miei primi amori in fatto di fotografia. Il mio amato Palazzo delle Esposizioni lo ha accolto ormai più di otto anni fa, con una fantastica personale, il manifesto della mostra era la cantante Madonna che faceva il verso alla Madonna, quella Santa davvero!

Il suo stile è eccezionale, mi piace il modo di elaborare le immagini per non nascondere nulla dell'artificio che crea. Scatena un forte impatto visivo, ogni sua foto è un piccolo capolavoro, corpi golosi, panini giganti, sesso, donne e corpi di plastica. Ma è tutto finto, e si vede! L'uso delle star, o almeno delle loro facce, rende queste immagini (nn riesco a definirle foto) solo più curiose!

Per non parlare poi delle citazioni artistiche e dell'uso del brand... eccezionale!

lunedì 26 novembre 2007

BellyFra... resoconto

Eccoci con il resoconto.


Un weekend all'insegna della danza, non potevo chiedere di più! Venerdì è stata una serata fantastica, c'era una bella atmosfera, le persone giuste e si respirava aria di festa tra amici.
La mia prima volta da danzatrice in un locale, non credo che la dimenticherò! Ho imparato tanto, dai limiti dello spazio ai camerieri che arrivano sempre al momento sbagliato, fino all'emozione degli occhi del pubblico su di te. Questa volta il pubblico era fatto di amici, e questo ha reso tutto più magico, il mio amore David, Claudia, Francesca e Marco, Valeria e Maurizio! sìsì, c'erano quasi tutti! Mancavano solo Giovanni e Silvia... ma uno stava a lavoro e l'altra a casa con la febbre... giustificatissimi!!! :) Grazie ancora ad Anna per avermi fatto danzare, e complimenti anche alle altre danzatrici della serata Gyza e Rosy!


E poi, domenica mattinata di stage, dalle 10 alle 13.30 Melaya con la mia insegnante Salua. Uno stage bellissimo e intenso. Teoria (cos'è la melaya, quando si presume sia nata, perchè si balla, dove e in che situazione è più o meno adatta, come ci si veste), Pratica (tecnica balady, figure con la melaya, passi e atteggiamento), Sequenza coreografica (mettere insieme i passi, improvvisare con la melaya). Bellissimo e utile. Da rifare sicuramente!


Bando alle chiacchiere... ecco le mie foto preferite... fatte dalle mie amiche Francesca e Valeria, durante la serata di venerdì.
Grazieeee!


foto di Francesca


foto di Valeria

Grazie ancora a tutti di esserci stati! :)

giovedì 22 novembre 2007

BellyFra! :)


Bene Bene, pare che sia arrivata una bella opportunità per divertirsi e danzare. Questa opportunità arriva, questa volta da Anna, insegnante di danza orientale (in zona Boccea) e amica di forum danzante.

Sono molto felice ed emozionata per questo evento, la mia prima esibizione in un ristorante!! Wow!! Ovviamente non danzerò solo io, ci saranno anche altre ragazze, Anna e le sue allieve, che balleranno durante la serata. Si inizia alle 21.00 con la cena e poi si danza! :)

Ecco tutte le info:

Presso il ristorante 7alle7 a Roma in Vicolo di Montevecchio 2 (traversa di via dei Coronari) serata araba. Menu in tema con danzatrici. Venerdi 23 novembre alle ore 21, cena musica e danze a €15 all inclusive.

Sarà una bella serata, ne sono certa, tra amici e danza, come piace a me. I più importanti già hanno detto che ci saranno (forse tutti!!). Grazie!!!!

Per prenotare basta chiamare ai numeri riportati nella locandina.

mercoledì 21 novembre 2007

Miao

In questi giorni una figura frulla ricorrente nei miei pensieri. Il gatto.

Il mio primo approccio con un felino è stato da bambina, quando mi illudevo di essere la "padrona" di una gatta (piuttosto allegrotta a dire il vero) che avevo chiamato "Ciucy". Lei mi ha fatto capire, dall'alto della sua regalità (tipica di ogni gatto) che i gatti non hanno padrone, che eventualmente sono loro a decidere quando e come farsi coccolare.

Perchè il gatto? Sabato scorso al Salaria ho visto un gattone bianco enorme, fatto di plastica gonfiabile, con una zampa alzata. Bha! la curiosità mi ha rapita, ma non sono stata in grado di trovare nulla! Poi navigando ho scoperto che il gattone bianco con la zampa alzata si chiama Maneki Neko, ed è un vero fenomeno, un simbolo... insomma, mi mancava un pezzo importante!Su wikipedia ci sono un sacco di informazioni sulla storia e sulle leggende legate a questo gatto e su Flickr e Google potete trovarne di ogni forma e dimensione, per non parlare delle aste on line su Ebay!

E poi, gatto = Novella Parigini. Una fantastica pittrice, che ha arricchito d'arte la mia infanzia. Se penso ai gatti mi viene in mente lei, che tanto li amava. Da bambina mio padre mi portava a Via Margutta a vedere i pittori che esponevano le loro opere. Fra loro amavo i dipinti di Novella Parigini che se ne stava lì, con i suoi ritratti di donna e i suoi gatti, entrambi con gli stessi occhi, e io sognavo di dipingere come lei.
Un'artista da cercare e non perdere!
Il legame fra Maneki Neko e Novella Parigini non c'è, quindi non cercatelo! ;)

miao!

lunedì 19 novembre 2007

Eeeeetccchiuu!!!


La settimana inizia con un freddo gelido e l'influenza. Davi è a casetta sotto le coperte, tutto lacrimoso e dolorante. Da ieri il raffreddore ha preso possesso di lui, così tra medicine e pasti caldi, se ne sta a casetta. Stamattina, per prendermi in giro, mi ha inviato questo manualetto di rimedi della nonna per curare l'influenza... e non perchè sono un'appassionata di medicine, ma perchè tormento sempre tutti a fare miscugli di latte e spezie per curarsi naturalmente! Bha, secondo me funzionano... la dimostrazione è che sono due giorni che Davi si ammazza di actifed e sta sempre attappato e smocciolante!

W la cannella e il miele!

buon lunedì!


Influenza k.o. con i rimedi della nonna
Ai primi sintomi influenzali non correre ad aprire l'armadietto dei medicinali... I vecchi rimedi della nonna sono sempre molto efficaci e del tutto naturali: provali!

Sanihelp.it - L'influenza ha colpito ancora? Prima di ricorrere alle solite medicine, se possiamo utilizziamo i rimedi offerti dalla natura: come il vino cotto con un pizzico di zucchero e uno di cannella. Al posto del vino si può usare latte o acqua e lo zucchero si può sostituire con il miele. L'ideale è bere questa bevanda alla sera, prima di andare a letto, dormendo ben coperti: favorisce la sudorazione e prepara una notte di sonno sereno.

La vecchia ricetta europea del latte bollente con due dita di cognac e due cucchiai di miele da prendere prima di andare a letto quando si sente l'inizio dell'influenza ha una sua logica: il latte contiene sostanze saline, energetiche e rilassanti e inoltre reidrata la persona che suda; il cognac favorisce la traspirazione e la dispersione del calore benché all'inizio scaldi; il miele infine contiene sostanze energetiche e antinfettive naturali: è quindi un buon complemento terapeutico.

Il mandarino, combinato con miele di eucalipto, aiuta a combattere le difficoltà di respirazione, foglie essiccate di mirto sono un rimedio contro la sinusite, all'origano si può ricorrere in caso di tracheite, mentre le banane alleviano il fastidio della tosse notturna. Per recuperare le forze è invece consigliata un'insalata di cavolo condita con succo di limone, olio, aceto di mele, peperoncino, miele, pinoli, sesamo e mandorle.

Infine per prevenire ogni tipo di raffreddamento, è utile il peperoncino: mezzo cucchiaino di peperoncino in polvere va fatto bollire in 250 ml di acqua per circa 10 minuti (a fuoco basso). Dopo aver filtrato, si ottiene una miscela da consumare - al bisogno - nella misura di un cucchiaio sciolto in mezzo bicchiere di acqua calda.

Se avete il naso chiuso che più chiuso non si può, provate il suffumigio: si respirano a fondo i vapori di una pentola in cui all'acqua bollente avete aggiunto salvia o fiori di camomilla per decongestionare le mucose nasali, oppure anche eucalipto o altre piante consigliate da un vostro erborista di fiducia. I vapori vanno respirati per 5-10 minuti: basta avvicinare il capo (coperto da un asciugamano in modo da non disperdere il vapore) a circa 20 cm dal recipiente, per due massimo tre volte al giorno.

venerdì 16 novembre 2007

BUON WEEK END!!

Davi&Fra
Crea il tuo Blingee personale

Settimanaccia...


Finalmente questa settimana volge al termine. Una settimana totalmente sottotono, tra pioggia e cattivo umore, delusioni e scale ancora tutte da salire.

Pausa. Chiedo una pausa. Qualche anno fa, quando mi rodeva, come è capitato in questa settimana, prendevo e me ne andavo alla Stazione Termini a guardare i tabelloni delle partenze, ipnotizzata dal rumore di tavolette che girano, e dalle chiacchiere delle persone in partenza. Il naso in sù, a cercare il treno giusto, l'orario e il binario, gente che corre, annoiata dalla routine di pendolare, e gente felice che se ne parte per chissà dove e per quale motivo. Quella terra di nessuno della stazione mi ha sempre riportato tranquillità. Non so perchè, ma funzionava. Con David abbiamo passato pomeriggi interi a Termini, al Forum, centro commerciale nel cuore della stazione, e ammetto che questa settimana ci avrei passato diverse ore lì dentro, a passeggiare, ad ascoltare le chiacchiere delle persone, a sentire gli odori della stazione, che sono un pò uguali ovunque.

Perchè sono finita a parlare di Termini? Non saprei, davvero. Volevo parlare de La India!! Vabè, ormai è andata così!

Ecco la canzone che mi riporta il buon umore... e ce ne vuole!!! La adoro, mi ricorda il cazzeggio sfrenato! Se la settimana fosse fatta di... bho... 10 giorni, aggiungerei alle mie attività anche salsa e merengue, ma solo per ballare questa canzone!!! beeella! eccovi il video della "princesa de la salsa, la uuuunicaaaa.... La Indiaaa!"


giovedì 15 novembre 2007

Alex Day!!


Oggi è il compleanno del nostro maestro di tango, Alex!
Così visto il mio amore sfegatato per tutto ciò che luccica, anche per lui ho cercato un augurio glitteroso!!!
Cerca cerca cerca... non ho trovato nulla di tanguero... così David mi è corso in soccorso ed ecco qua cosa ha scovato, un bel paio di scarpe tanguere tutte sbrilluccicose!!!

TANTI AUGURI!!!

visto che nn posso rinunciare allo sbrilluccichio... ecco anche un glitter!!! hihihi



glitter-graphics.com

lunedì 12 novembre 2007

Danza con la spada... di nuovo!


Rieccomi a parlare di danza con la spada..

questo video mi piace molto. La danzatrice usa molto la spada, "consuma" il tempo. Ne abbiamo parlato a lezione, di come si usa il tempo, di come la danza non è solo muoversi e mettere tutti i passi che si possono inserire, ma è ascoltare il tempo e usarlo anche stando ferme, stare nella scena, tenere gli occhi del pubblico su di te stando ferma... eccezionale! ho molto da lavorare ancora su questo... ma è davvero bello studiare così. In attesa di uno studio approfondito di danza della spada ecco un video che, secondo me, è un buon esempio!

venerdì 9 novembre 2007

Melaya - Stage, Roma 25 Novembre 2007


Tutto confermato, il prossimo 25 novembre finalmente farò lo stage di Melaya con Salua. Aspetto di studiare questo stile da parecchi anni ormai, ed ora finalmente ecco l'occasione! Quest'anno purtroppo non potrò fare tutti gli stage che vorrei, così ho dovuto fare delle scelte, di stile e qualità, e sono certa che sarà bellissimo e divertente!

Ma di cosa si tratta? Ecco alcune info prese on line:

"Melaya Leff” si traduce come “Sciarpa che avvolge”. E' una interpretazione teatrale, con uso centralizzato sul mantello melaya. Melaya è uno scialle lungo, che fino a qualche decennio fa in Egitto faceva parte del guardaroba di tutti i giorni. Veniva usata dalle donne, che se lo avvolgevano intorno al corpo per uscire di casa. Lo stile Melaya Leff Escandarani solitamente è associato con Alessandria d’Egitto – che oramai è diventato un classico. Vengono spesso interpretate le scenografie dove si rappresenta la vita mediterranea, legata al rapporto con il mare e pescatori. Melaya Leff Cairo rappresenta ovviamente Il Cairo, e precisamente con l'interpretazione Shaab (baladi di città), ma con l'aggiunta di melaya. La rappresentazione più bella, secondo me, è nella danza di donne e uomini, dove la danza diventa una macchietta, e c'è una forte distizione dei ruoli e viene enfatizzata l'ironia e il divertimento della danza. La musica per danzare la Melaya Leff non ha un ritmo particolare, possono essere usate le composizioni Baladi così come le versioni moderne e allegre con dei testi che si riferiscono alla riviera del mare. Il costume maschile è fatto da pantaloni larghi e lunghi, che sarebbero comodi per lavorare nelle barche, un gilet e un cappello che si chiama “Yanke”, per proteggersi dal sole. Ogni tanto viene usato il coltello, che serviva nella quotidianità per pulire il pesce e fare lavori con la rete. Il costume femminile fatto con un abito corto di un colore solitamente chiaro, con delle ruches. I capelli vengono coperti da un piccolo foulard ornato con dei fiori e pompon. Intorno al corpo la melaya abbellita ai lati con lo strass. I piedi portano dei sabot con tacco. A volte viene usato il chador che copre il viso (burr’oh). La melaya scivola e si sposta in modo civettuolo durante la danza...

Ecco una lezione di Melaya... tanto per assaporarne lo spirito!!!



Ed ecco un'esibizione di Munique Neith... fantastica!

giovedì 8 novembre 2007

David, Melingo e la milonga!

Ormai l'ho perso, è stato rapito dalla milonga e non credo tornerà più indietro... ieri mi ha detto "tu fai come vuoi, io ho deciso, a gennaio continuo milonga!!"
Ok! fai pure... io vedo intanto se riesco a tradurre la milonga che ti piace tanto! e magari penso a cosa fare a gennaio! ;)
Mentre Melingo canta con la sua voce rauca nella mia testa, faccio gli auguri alla mia amica Francesca per il suo compleanno! Tanti auguri Piperita!!!

Daniel Melingo
Narigon

Por los pagos de mi barrio
habia un tipo que se las daba de guapo
pero su mente estaba revirada
lke decian el narigon por lo mucho que
aspiraba
salia de noche, volvia de dia,
no tenia paz ese muchacho
pero todos le decian vas a tener que parar
todos le decian
vas a tener que parar
y se pianto nomas quedo duro
como rulo de estatua
hatsa que un buen dia el mate no le dio
para mas
hasta que un buen dia el mate no le dio para masnarigon compadreque hiciste de tu sangre?narigon compadre malevo de pácotillanarigon compadre aprende de una vez a darlenarigon compadre !

mercoledì 7 novembre 2007

Festival... es - parte seconda



In foto Randa Kamel

Qualche settimana fa parlavo di due festival... tango e danza del ventre a Roma.
E adesso, che i festival stanno per partire (manca meno di un mese) ho dovuto fare una scelta, cosa seguire, cosa abbandonare e cosa lasciare in sospeso... chissà magari la botta di fortuna all'ultimo minuto!!!

Ecco il programma del "2° Bellydance Festival di Roma" organizzata dal Taus! Merita davvero...

Venerdì 7 dicembre sarà la volta delle grandi con workshop master class: Randa Kamel e Raqia Hassan, e la sera Gran Spettacolo con la RANDA KAMEL.
Sabato 8 dicembre il festival si aprirà con lo stage di Shahinaz dedicato allo studio di una coreografia pop, Raqia Hassan con tecnica e coreografia Raks Sharki Egiziano Moderno, Randa Kamel con tecnica e coreografia Raks Sharki Egiziano Moderno, e contemporaneamente a Randa, Alaa El Edin Youssef con Tecnica e coreografia Saidi. La giornata si chiude con il concorso Miss Bellydance Rome e con il Galà.

Domenica 9 dicembre, apre l'ultimo giorno Maya Gaorry con tecnica e sequenze per danzare con i sagat, Maryem con studio di una coreografia solo tabla e chiude il ciclo di stage Alaa El Edin Youssef con tecnica e coreografia di danza della spada. Il festival si chiude con il Galà delle danzatrici.

Ecco tutte le info dettagliate: qui per i workshop; qui per gli spettacoli; qui per info e costi.




In Foto Pablo Veron



Negli stessi giorni parte anche il festival di tango, che però durerà un itero mese! 3° International TangoFestival Romameditangofestival

Ecco il programma:

7-8-9 dic Ezequiel Farfaro e Eugenia Parrilla - stage

13-14-15 dic Europa Festival - spettacolo

21-22-23 dic Esteban Moreno e Claudia Codega - stage

23 dic Annamaria Castelli + Gran Tango Ensemble - spettacolo

dal 27 al 30 dic BluBlancoRosso. Tres Colores - spettacolo

1 gen Milonga Gotan City

4 gen Otros Aires - concerto

4-5-6 gen Pablo Veron - stage

per dettagli e costi... tutto qui

Detto questo, di certo c'è solo la nostra partecipazione allo stage di Ezequiel Farfaro e Eugenia Parrilla, che esclude di conseguenza gli stage di danza della domenica... purtroppo...
mi restano i galà, le serate... e il prossimo anno per il festival di danza! magari riesco a organizzarmi per tempo e risparmiare un pò di più!!

martedì 6 novembre 2007

ultra kitsch... quanto mi piaceee!!

Il triskell




foto

Oggi ho imparato qualcosa di nuovo, e questo da un senso migliore alla mia giornata, visto che ultimamente si riprendono la sera a danza o a tango... vabè andiamo oltre...


Dicevamo, ho imparto qualcosa, sì... sapevo dell'esistenza di alcuni simboli (non se ne conoscono mai abbastanza per dire di conoscerli tutti), ma ne ignoravo il significato, poi oggi per necessità - un piccolo lavoro di grafica - mi sono imbattuta nel simbolo del Triskell, bellissimo, tondeggiante, vorticoso. Mi piace. E poi il significato, che ho cercato superficialmente in internet, ma per il momento mi basta. Appena ho iniziato a leggere ho subito pensato alla mia amica Silvia, al suo modi di pensare e scrivere le cose nel suo blog. Così mi sono soffermata su un punto dell'interpretazione del triskell e ho pensato "se questo simbolo rappresenta le tre tappe della vita dell'uomo, allora lo posso associare a 'Le tre età della donna di Klimt', e ripensare tutto in una chiave al femminile". Ho deciso, questo simbolo mi piace. Per questo ringrazio il mio cognatuzzo Gianluca che me l'ha fatto conoscere!


Il triskell è un simbolo celtico molteplice, magico e druidico. Il suo nome deriva dal greco tris (tre) + keles (gambe), è anche il simbolo ufficiale della Britannia, e il fatto che il simbolo dell'Irlanda sia un trifoglio non è per niente casuale. I suoi tre riccioli, meglio detti volute, sono crescenti da sinistra verso destra, come il sole, nonostante la rappresentazione comune le voglia tutte uguali. Il suo simbolismo è vario: fondamentalmente, rappresenta la ciclicità cosmica, riproducendo graficamente le tre fasi solari alba-mezzogliorno-tramonto, ma anche il passato-presente-futuro. È sopravvissuto anche dopo la cristianizzazione delle terre celtiche, divenendo simbolo della trinità: basta notare le forme trilobate delle finestre delle chiese gotiche, o le finestre di vetro piombato medievali che talvolta mostrano tre lepri che si rincorrono e le cui orecchie formano al centro un triangolo. Altri simboli possono esssere le tre età dell'uomo infanzia-maturità-vecchiaia [Digressione: avete presente l'indovinello della Sfinge di Tebe a Edipo? Qual è quell'animale che la mattina cammina su quattro zampe, il pomeriggio su due e la sera su tre? È l'uomo, che da giovane gattona (la mattina su quattro zampe), da adulto cammina eretto (il pomeriggio su due) e da vecchio si sorregge sul bastone (la sera su tre). Non sembra ricollegabile? Pensate che è comparso per la prima volta in una tragedia greca del V secolo a.c., "Edipo Re" di Eschilo], le tre nature della divinità umana-animale-vegetale, i tre aspetti della Dea madre-figlia-sorella, i tre elementi del mondo terra(=cinghiale)-acqua(=pesce)-aria(=drago), che con il loro movimento rappresentano il quarto elemento, il fuoco, normalmente riassunto nel cerchio che incornicia il triskell. La Trinacria Siciliana, il simbolo della città di Agrigento, ricorda molto da vicino un triskell, rappresentando tre uomini in ginocchio, con particolare rilievo sulle tre gambe, che riproducono le tre volute: dopo tutto, anche nello stesso nome è racchiuso il significato di “gamba”. Gambe corazzate, disposte in questa combinazione, formano anche l'emblema dell'Isola di Man, con il motto stabit quocumque ieceris (=tornerà in piedi dovunque lo si getti). Anche lo stemma di Fuessen, in Baviera, mostra un treppiede. Si possono poi aggiungere tutte le svariate valenze che il numero 3, numero perfetto per eccellenza, ha assunto nelle culture di tutto il mondo, non ultima la trinità cristiana, i tre aspetti della dea Morrigan celtica (Badb, Macha, Morrigan), le tre Grazie, le tre Parche greche, con il loro corrispettivo germanico delle Norne, la Trimurti indù, le tre Erinni o le tre Eumenidi della mitologia greca, le nove Muse, che sono tre per tre, la divisione alchemica del mondo in corpus, anima et spiritus o sal, sulphur et mercurius.

lunedì 5 novembre 2007

Azur e Asmar


Dopo un sabato un pò "circense" ho concluso il mio weekend in totale armonia con il divano!! he già, io e david ci siamo dedicati al divano e al dvd per tutto il pomeriggio, come dei veri pensionati! Ci aspettava la mostra gratuita al Maxxi, ma di uscire proprio non ci andava, così con Doroty al guinzaglio siamo scesi in videoteca e abbiamo affittato Azur e Asmar. Avrei voluto vedere questo film al cinema, come ho fatto con Kirikù e la Strega Karabà che mi ha conquistata.

Il padre di questi due film e anche di Principi e Principesse (purtroppo ancora non sono riuscita a vederlo) è Michel Ocelot, che con estrema precisione segue un equipe di artisti durante tutta la lavorazione dei film, dai disegni preparatori al doppiaggio.

La storia di Azur e Asmar è bellissima, racconta di culture e superstizioni, di diversità e uguaglianze, dell'unico colore del sangue e dei profumi d'oriente! I personaggi molto caratterizzati, la bellezza della lingua araba e la sua incomprensibilità lasciata viva per chi non conosce questa lingua, l'importanza sta nel volersi comprendere non nel capire ogni parola, e poi le citazioni... fantastiche e intrecciate come nei racconti di Sherazade in "Le Mille e una Notte". Traspare il messaggio "l'amore e il rispetto superano ogni barriera culturale e linguistica".
Un film da vedere, per tutti!

venerdì 2 novembre 2007

I love Ratatouille!


Come promesso eccomi qua a parlare di lui... Remy il topo parigino!
Ieri pomeriggio io, David, il bimbo saccente e lo zio che parla convinto della Spagna nota per essere un paese del nord europa (!!!) ci siamo ritrovati seduti vicini nella fila centrale in alto del cinema Jolly! Accanto a David le poltrone sembravano vuote, in realtà noi due alzavamo terribilmente l'età media (insieme ai genitori dei bimbetti!) visto che vicino a lui sedevano quattro bimbetti in fila armati di ciucci, patatine, tè deteinato e mille altre puzzonerie malsane!

Che dire del film, bello bello bello! Come sempre l'animazione e gli effetti fantastici, ma questa volta quello che mi ha colpito è stata la storia, intensa e impegnanta, senza moralismi. Il cattivo di turno, un genio, diventa adorabile alla fine del film (stranamente non viene eliminato!!!)... non so perchè ma riporta alla mia mente Franco Battiato... bha!
La parte del film che mi è piaciuta di più è stata la visualizzazione del gusto, mettere in immagini un senso così "interno" non era facile, ma sono riusciti a rendere bene l'idea, forse anche grazie agli alimenti che hanno scelto di visualizzare come esplosione di gusto: fragola e formaggio, fungo e zafferano... ecc...

Non posso dirvi tutto... basti che mi sono innamorata di un topo azzurro e farei follie per mangiare a tavola con un certo Anton Ego.

Tango


Parliamo di tango. Ieri con David sta siamo andati al cinema a vedere Ratatouille (dopo posto su di lui... mi sono innamorata di un sorcetto) poi pizza veloce e recupero tango. Stavo per postare ieri, anche se presa da un momento di follia creativa mi sono messa a disegnare, e poi ho dedicato il resto della mattina alla ricerca di venditori ebay di passamanerie e paillettes per il mio ultimo progetto: un vestito strech!!!

Poi come una prassi consolidata, sono andata a sbirciale le ultime follie dei miei amici tangueri su Tangoblò dove tra i tanti post folli, Cristina mi ha riportato alla mente una discussione presa e ripresa con David. Meglio Esteban y Claudia o Arce-Montes??

Ovviamente lui è per una coppia e io per un'altra... anche se... il giudizio può essere solo così... per il gusto nel vedere ballare. David parla di struttura e compostezza, di linee, io parlo di danza, di forza e morbidezza nello stesso tempo, di novità. Forse diciamo la stessa cosa! Ma uno vede tutto questo in una coppia e l'altro nella seconda coppia.

Già in termini li trovo diversi: Esteban y Claudia e Arce-Montes. Li percepisco così... con una relazione diversa fra chi balla. Percezione tutta mia, si intende! Esteban y Claudia hanno una relazione intensa fra loro, quando ballano, sono due persone che mentre ballano diventano un corpo unico, mentre Arce-Montes sono solo due persone che ballano. Ogniuno balla il suo, hanno il loro spazio, ma è percepibile l'uno e l'altro, distintamente.


Ecco, per bellezza direi Esteban y Claudia... belli, eccezionali. Poi guardo Arce-Montes e mi diverto tantissimo, solo a guardarli mi piacerebbe fare uno stage con loro.

Arce-Montes


Esteban y Claudia


Dopo questi video, non riesco più ad avere un'opinione! sono meravigliosi... che gambe...wow!!

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