sabato 22 dicembre 2007

Dolce Natale!

DOLCE NATALE A TUTTI!!

mercoledì 19 dicembre 2007

Auguri a me - 1 anno laureata

Lo scorso anno a quest'ora mi sono laureata. Una bella soddisfazione, sono stata felice di aver raggiunto l'obiettivo. In molti, primo fra tutti David, mi hanno detto "... vedrai quanto ti mancherà poi!" e io "non credo proprio!". A distanza di un anno avevo ragione io, non mi manca per niente, anzi, come lo scorso anno, quando davanti alla commissione pensavo "ma che ci sto a fare io qua, questi nemmeno mi ascoltano!" oggi penso lo stesso. Ma che ci stavo a fare lì!? Il mio relatore mi ha lodata come se fossi una delle sue migliori allieve, i miei genitori se la sono bevuta, in realtà non ho nemmeno fatto l'esame con lui, l'ho visto una sola volta e solo per farmi dire "ah, brava, insomma chi ti segue?". Mi manca tutto questo? No. Mi manca la iena che mi ha seguita e che mi ha fatto laureare una sessione dopo perchè lei doveva fare il dottorato? No... anzi se la incontro ancora oggi rischia grosso.
Una cosa di bello in tutto questo c'è. La mia tesi. Secondo me è la cosa più bella che ho fatto, il mio orgoglio. Non solo il contenuto, ma la presentazione, la grafica; è proprio un bel lavoro, ne sono fiera. Quindi, visto che questo è il mio blog, e faccio come mi pare, ci piazzo anche l'abstract della mia fantastica tesi, dove racconto della mia passione, la fotografia.
Forse non lo leggerà nessuno, non importa. David l'ha letto, mille volte, e mi ha aiutato a scriverlo. Mi basta.
Auguri a me!
Eventi multiculturali nella realtà metropolitana di Roma: FotoGrafia Festival 2005 – Oriented
Abstract

Roma è una metropoli multiculturale con una intensa vita culturale, fatta di eventi e manifestazioni. Fra questi eventi, da cinque edizioni il Festival FotoGrafia celebra la fotografia e la città di Roma, attraverso gli scatti di grandi fotografi.
Il nostro lavoro pone l’attenzione su Oriented, l’edizione 2005 del Festival, e intende dimostrare che FotoGrafia è un evento multiculturale, mostrando attraverso l’analisi delle quattro fotografie selezionate, che queste racchiudono il concetto di “memoria transculturale” e tendono a veicolarlo, poiché sono strumenti visuali nella contemporaneità. La memoria è intesa non come elemento statico, ma come fattore dinamico, prodotto da identità molteplici e fluide, da zone di confine.
Il percorso parte dalla definizione delle basi teoriche di riferimento. Abbiamo ritenuto utile ai fini dell’analisi utilizzare la visual culture, un approccio che si basa su contributi interdisciplinari per analizzare tutto ciò che rientra nella comunicazione visuale (Capitolo 1). Prendendo le basi da Nicolas Mirzoeff e Augusto Pieroni, è stato elaborato un modello di riferimento per impostare la metodologia di analisi (Capitolo 2), costruita su due percorsi paralleli: da un lato, applicando gli strumenti di analisi di Mirzoeff (Visualità, Virtualità, Cultura), e dall’altro applicando gli strumenti di Pieroni (Forme, Contesti, Contenuti).
In seguito abbiamo illustrato il campo di indagine, Roma, considerando in particolar modo gli aspetti puramente multiculturali della metropoli nella contemporaneità (Capitolo 3). Una volta individuato e chiarito il campo di indagine, abbiamo illustrato l’oggetto del nostro studio: FotoGrafia Festival (Capitolo 4). Successivamente abbiamo proceduto all’analisi di quattro fotografie scelte dal catalogo ufficiale del Festival FotoGrafia 2005 – Oriented, basandoci sul metodo individuato. Le fotografie scelte sono: Wrestlers on Ghat (1990) di Raghu Rai, Untitled (1999) di Adi Nes, S21 Toul Sleg (2000) di Nicolas Pascarel, Beirut (1991) di Gabriele Basilico.
Dall’analisi delle fotografie emerge che nonostante la diversità di stili, linguaggi e background dei fotografi scelti, un elemento rimane costante: la memoria. Le fotografie dimostrano che conservare la memoria vuol dire conservare la propria cultura, imparare a conoscere le altre culture e farle proprie, imparare a disorientarsi dentro ciò che non si conosce per trovare nuove strade da percorrere. Dall’analisi è emerso come, nonostante le diversità, in ogni fotografia è presente un rimando alla cultura di appartenenza del fotografo e un rimando al resto del mondo. Il porsi oltre i propri confini geografici e culturali, come hanno fatto alcuni tra i fotografi che abbiamo analizzato, o semplicemente guardare al proprio interno per studiarlo tecnicamente e cercarne le diversità, come ha fatto il maestro indiano Raghu Rai, vuol dire porsi in una prospettiva metodologica transculturale.

martedì 18 dicembre 2007

Conta che è meglio


Scusatemi... non sono sparita, sto solo cercando di far quadrare i conti... cosa ormai impossibile. Regali, spesa, organizzazione... che strazio!
Che fare? meglio non pensarci e sperare che questo natale passi il prima possibile. Quando dicono che il natale è dei bambini... è vero. Io ormai lo detesto da almeno un paio d'anni. Prima l'8 dicembre era una tappa fissa per me: albero, presepe e addobbi. Adesso scappo da casa il prima possibile, e non trovo mai le soluzioni. Mi dedicherò a Giammarco e Filippo, i miei nipotini.

Buoni conti a tutti, tanto durante le feste giusto quelli possiamo fare!

venerdì 14 dicembre 2007

In un attimo a Parigi

Questa mattina mi sono alzata e vestita subito. Niente caffè, quando sono sola non mi piace fare colazione, mi sento sola. Così di corsa le scarpe, ho guinzagliato Doroty e ce ne siamo uscite per la passeggiata. Appena uscite dal portone Doroty ha starnutito, come ogni volta! Il suo naso sensibile ad ogni odore risente dell'aria fresca della mattina, e stamattina, altro che fresca! Il cielo era tutto grigio, le nuvole erano ovattose e per un attimo mi è sembrato di sentire il "profumo" di Parigi.

Siamo stati a Parigi lo scorso anno? Forse l'anno prima! Con i nostri amici abbiamo assaggiato un pò di questa città e della sua arte. Troppe le cose che non abbiamo visto, tante quelle che siamo riusciti a vedere in tre giorni.

Così stamattina, ho pensato di vivermelo un pò questo profumo di Parigi e me ne sono andata al bar dietro casa. Un Bar sulla strada per andare a lavoro, dove appena entri ti porta in attimo a Parigi, almeno a me ha fatto questo effetto! Non so perchè, forse per i tavoli o per le panchette in pelle bordeaux imbottite, per quelle tendine un pò decadenti, o solo per l'odore. Ogni volta che entro lì viaggio. Sola, mi sono presa un cappuccino e un cornetto caldo. Ho mangianto lentamente, ad ogni morso gli occhiali si appannavano, e poi alla fine del mio ricco cappuccino, ho preso con il cucchiano la crema rimasta e ho sorriso al barista, come per dire "Grazie, ci voleva proprio!". Mmmm. Buona.

In quei cinque minuti lì dentro mi sono scaldata, ho ascoltato le chiacchiere delle persone nel bar e le loro ordinazioni (un cappuccino bollente al vetro, ... sì sono fuori scuola dei bambini, un caffè al tavolo grazie). Poi ho pagato, ho sorriso e sono uscita. Adesso di corsa e lavoro, e in attesa che accada quello che deve accadere.

giovedì 13 dicembre 2007

Colori

Se nella noia provate a cercare in Google Immagini i colori, ne vedrete delle belle...

io ho cercato:
- rosa: e ho trovato me stessa...


- rosso: e ho trovato un'altra parte di me... quella dentro al pink


- viola: il mio colore preferito...

Voi che colori cercate? e cosa vale la pena segnalare?
baci

lunedì 10 dicembre 2007

Broken Angel


Oggi navigo distratta, non ho niente da cercare. Intorno a me tutti di corsa, io no. Bha, forse ho perso qualche passaggio, forse non c'è niente per me oggi.

Così cerco di aggiornarmi, di trovare idee nuove da proporre, spunti interessanti. Guarda caso arriva NOT, ottimo! Lo leggo.

Tante idee, tante cose davvero interessanti, ma solo una mi colpisce davvero. Il Broken Angel. A pagina 7 il titolo dice La leggenda di Broken Angel - Una costruzione abusiva diventa opera d'arte.

Così inizio a leggere e scopro questo palazzetto, costruito abusivamente e acquistato da una coppia, i Wood, negli anni '70. Loro hanno trasformato pian piano questo palazzetto in un'opera d'arte, aggiungendo qua e là elmeneti, ferraglia, legno e vetro. Poi un piccolo (?) incendio e i vigili del fuoco l'hanno dichiarata inagibile, allontanando il sogno dei Wood di far diventare il palazzetto un punto di incontro per i giovani artisti. Nel quartiere c'è chi lo odia e vorrebbe buttarlo giù perchè lo considera un pericolo, e chi lo ama perchè lo paragona a Gaudì... io farei parte di questi secondi!

Finito il breve articolo, la curiosità mi rode dentro. Google. Ho trovato una cosa molto più interessante dell'articolo, l'account Flickr dei Wood, con tante foto del palazzo, i particolari e tutte notizie interessanti.

Ecco qua il link per andare a guardarsi le foto su Flickr-Broken Angel.

Se poi, la curiosità va oltre questo argomento e volete leggervi l'ultimo numero di NOT, basta cliccare qui e scaricarlo!

domenica 9 dicembre 2007

Weekend-Tango... resoconto


Il weekend è quasi finito, sono a casa sola con la mia Dorotea, dopo un sonnellino, Davi è tornato a casa e adesso mi ritrovo seduta sulla mia scrivania al pc, il che significa che sono al computer per il puro piacere di navigare, ultimamente capita raramente.

Che dire di questi due giorni, mi sono divertita tantissimo, da venerdì è stato un crescendo, non mi sono pentita, anche se ammetto che sabato pomeriggio guardando l'ora ho pensato allo stage mancato di spada con Alaa El Din Youssef, in corso al Festival di danza orientale, ma ho fatto spallucce e rimandato al prossimo anno, quest'anno mi voglio godere il tango.

Venerdì sera, serata di apertura del festival, una marea di persone... mai viste così tante in milonga, poi Tangoblò mi dice che in effetti erano ben 501 le presenze! wow! sono felice per i miei maestri che hanno organizzato il tutto! La serata va per il verso giusto, ci siamo tutti, un sacco di persone "pittoresche" da prendere in giro, il "tipo delle scarpe" (così lo chiamiamo) è lì, con il suo fantastico espositore, dove tra scarpe panterate, pelose e rosso fuoco spiccano anche alcuni vestiti...
Poco prima dell' 1.00 si esibiscono Ezequiel Farfaro e Eugenia Parrilla. Eccezionali, molti passaggi mi sono sfuggiti, ne sono sicura, ma nel complesso la fluidità dei movimenti, la naturalezza è percepibile anche da chi è disattento. Lei è fantastica, elegantissima, forse ruba un pò la scena a lui per la sua plasticità e presenza scenica.

Sabato primo giorno di stage. Interessante davvero. Il loro approccio mi piace, tecnico sì, ma molto attento anche allo stile. Non sono mancati i dettagli illuminanti, la pulizia del passo, la ricerca della perfezione. Sabato sera Milonga, Alex ha messo la musica a Tangofficina, a casa, come ha detto Simona! He sì, Via Cupa è casa, e andare a ballare lì è tutta un'altra cosa, anche se il Salaria è arioso, e ci sono un sacco di persone strane e "pittoresche"! :P

Oggi, domenica secondo e ultimo giorno di stage. Peccato! Abbiamo lavorato sul tempo (controtempo... difficile, sigh!), e poi Eugenia ha dato dei consigli importarti per riuscire a stare sul proprio asse, non pesare sull'uomo, fare il passo correttamente e gestire il bacino. Molte volte i passi vengono, ma non si è consapevoli, e se non vengono non è sempre colpa dell'uomo! hihi! ;)
L'obiettivo è riuscire a controllare ogni movimento, le spalle, la torsione, rilassare le gambe senza perderne il controllo, la schiena dritta ma non tesa, le spalle aperte ma non rigide. Insomma, c'è da lavorare. Ma che bello! divertente e interessante.

Finita la lezione abbiamo potuto riprendere la sequenza che hanno spiegato, a condizione di non mettere il video su Youtube, ok! Quindi ho solo fatto uno screenshot di un fotogramma per far assaggiare un pò della lezione di oggi, per trattenerla nel mio diario. Tornati a casa, io e davi ci siamo mangiati mezzo frigorifero e abbiamo dormito un'oretta, poi lui è andato a casa e io sono qui a scrivere.
Domani a lavoro, sigh!
baci

venerdì 7 dicembre 2007

Ezequiel y Eugenia... stasera




Stasera saranno loro, Ezequiel Farfaro Y Eugenia Parrilla ad aprire il 3° International Tango Festival, e noi saremo lì. Sì per loro, sicuramente per ammirarli prima di cercare di prendere il più possibile dallo stage di sabato e domenica, ma saremo lì anche per i nostri maestri e amici, Alex e Mimma, che ce la mettono tutta, ogni anno, per tirare fuori un Festival più bello del precedente.

Alex e Mimma

Dal sito Meditango ecco lo spirito con il quale EzYEug sono stati invitati a partecipare al Festival:

Ezequiel y Eugenia

Ezequiel ed Eugenia, filiazione ma anche paternità di due coppie celebri nell’investigazione dello stile del Tango di fine secolo, sono due mostri di tecnica. Nel vederli muoversi non ci si aspetterebbe quelo che accade.Eppure accade. La loro didattica è parte del loro show, in questo loro voler creare un Tango popolare e colto al medesimo tempo, fatto di movimenti e comunicazione serrata ed imprevedibile. Il controllo nella libertà. Ezequiel Farfaro è anche un attore, ed alla sollecitazione ad intervenire al nostro festival ha risposto che mai come in questa occasione si sentirà di essere se stesso. Eugenia è una insegnante celebre. Ha creato uno stile, e questo stile vuole trasferire. Energia, creatività e una generosità didattica che non è applicata ma connaturata al suo Tango. Il resto, la partecipazione fittissima in occasioni festivals, spettacoli in ogni angolo del mondo è veramente un dettaglio.


Ezequiel&Eugenia
Salaria Sport Village via S. Gaggio,5
7 dic VENERDI' h.22,30

Gran Galà Salaria S.V.
con esibizione di Ezequiel Farfaro & Eugenia Parrilla
Tj Punto y Branca

Ancora info? Una novità che ho scorperto cercando video è questa... Qui trovate il channel di Youtube dove si possono vedere i primi video postati da Meditango... niente male davvero.

mercoledì 5 dicembre 2007

Tribal bellydance - sagat


Domenica scorsa sono andata a vedere una performance di danza tribale al San Lò, sono riuscita a convincere David grazie ai miei validi argomenti: c'è Maurizio, il compagno di Vale, ci mangiamo un Kebab con loro, la musica del tribale ti piace tanto!!

Così finalmente sono riuscita ad entrare al San Lò, tutti ne parlano, fanno un sacco di belle attività, organizzano eventi, mostre, sono molto attivi nel panorama romano di danza orientale.

La sede del San Lò è davvero bella, un seminterrato nel cuore di San Lorenzo, la danza è al centro di tutto, la danza in ogni forma, e questo devo ammettere che mi piace molto. L'atmosfera è multiculturale e la sede è sobria ma non fredda.

Domenica è stata proprio una bella serata. Silvia e Vale mi hanno spiegato le caratteristiche della danza tribale, e la performance della ::Carovana Tribale:: ha assunto ancora più valore alla luce di quanto mi hanno spiegato. Le ragazze hanno danzato benissimo, hanno suonato i sagat portandoci in tutta un'altra dimensione, per un attimo non eravamo più a Roma. Davvero complimenti a loro.

Già Silvia nel suo blog ha spiegato tutto sulla serata, io aggiungo che lunedì sera, al ritorno da lavoro ho finalmente avuto lo stimolo a studiare i Sagat, grazie all'esperienza sensoriale di domenica mi è venuta voglia di studiare... così ho preso a due mani il dvd di Ansuya Finger Cymbals e mi sono messa a suonare.

Difficilissimo, lo trovo davvero complicato, una dissociazione ancora troppo difficile... ci vorrà del tempo. Nel frattempo continuo a seguire gli eventi e le esibizioni di danza tribale, in attesa di assistere ad una performance di tribal-fusion, in stile Rachel Brice.

martedì 4 dicembre 2007

Nello specchio


Stanotte ho fatto un sogno strano. Nel mio sogno mi sono ritrovata a camminare nel cortile della scuola dove ho fatto elementari e medie, qui incontravo quella che ero quando stavo in quella scuola, ho incontrato Francesca, me.
Mi ha sconvolto. Non mi era mai capitato di sognarmi, di vedere quella che ero da piccola. Nel sogno, mi voltavo verso David e gli dicevo "ma non la vedi? sono io!!! chiamala che io non posso!"
E lui più incredulo che sconvolto non la voleva chiamare, così nel mio sogno surreale ho iniziato a gridare verso di lei, verso di me... ma non mi sentiva, o non mi voleva sentire. Aveva, avevo, solo quel sorriso fastidioso, che da qualche tempo mi opprime nella mente. Il sorriso dello Stregatto, ne ho parlato già, e io avevo quel sorriso ghigno. Mmmm... i sogni... poi, perchè io non potevo chiamarla? e perchè Davi traccheggiava? bho!!

E ora proseguendo con le stranezze, cerchiamo il significato di tutte queste chiacchiere e già che ci siamo anche i numeri:

SCUOLA = 3, elementare: atteggiamenti da correggere, 88, media: imbarazzo di scelta, 75: superiore: appoggi amichevoli, 79, professionale: provvedimenti da prendere, 12, tecnica: discorsi inconcludenti, 30, maschile: situazione da non complicare, 27, femminile: ricerca di liberta', 29, serale: soddisfazioni affettive, 19, privata: miglioramento graduale, 24, pubblica: interessi pressanti, 55, vuota: ingiustizia da superare, 8, con allievi: sentimenti d'amore, 36, con insegnante: deboli speranze, 18, di citta': sorprese sgradite, 82, di campagna: forte impressionabilita', 14, di canto: concessione da fare, 26, di ballo: sorprese sentimentali, 32, di disegno: diritti da difendere, 73, di lingue: salute da controllare, 72, di ginnastica: pericolo per la salute, 21, all'aperto: necessita' di riposo, 23, andarvi: maturazione di progetti, 57, insegnarvi: consolidamento di un programma, 63, esserne allontanati: contrasti interiori, 2, visitarla: manifestazioni di simpatia, 15.

SOGNO = 79, farlo: desideri che si realizzano, 62, bello: nuove avventure, 27, brutto: prestigio sociale, 71, funesto: doveri da non dimenticare, 67, premonitore: ispirazioni da seguire, 8.

BAMBINA = 1,in culla: civetteria femminile, 18, che parla: ingiustizia da subire, 41, che tace: attivita' operosa, 73, che piange: felicita' raggiunta, 40, che ride: pensieri tortuosi, 14, che mangia: serenita' turbata, 20, che beve: adulatori pericolosi, 29, che gioca: consolazione dai figli, 6, che cammina: notizie gradite, 32, che corre: progetti inutili, 62, che cade: affanno d'amore, 5, ammalato: pericolo di furto, 26, morto: pensieri morbosi, 14, abbandonato: favori mal ripagati, 17, rubato: perdita di denaro, 50, perduto: pericolo di caduta, 29, trovato: apprensione giustificata, 28, vestito: pentimento tardivo, 13, nudo: sentimenti nobili, 18, sporco: liberazione da impegni molesti, 64, pulito: trepidazioni per un figlio, 46, al battesimo: donazione da persona anziana, 5, partorirlo: mania di grandezza, 75.

SORRIDERE = 28, di compiacenza: incontro sgradito, 42, per forza: guadagni notevoli, 47, mestamente: compromessi pericolosi, 59, di scherno: discussioni inutili, 66, far: notizie allarmanti, 52.

Bhè, dall'interpretazione... pare che ho bisogno di una vacanza... magari mi gioco i numeri... non si sa mai...

giovedì 29 novembre 2007

Non calpestate i Palmipedoni :)


"Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com'è, perché tutto sarebbe come non è e viceversa! Ciò che è non sarebbe e ciò che non è sarebbe! (Alice)"


Stamattina David mi ha passato il link ad un articolo su Kiki Smith, arista, figlia d'arte, femminista, sognatrice. Attratta dal corpo, in tutte le sue forme. Tra i suoi lavori ho letto ispirazione alla fiaba, Cappuccetto Rosso e Alice nel paese delle meraviglie. Lei, Alice, mi ha spinta a fermarmi un attimo a pensare.
Ho conosciuto Alice attraverso Disney, mio papà mi ha comprato il vhs da piccola, mi piaceva sì, ma non lucciava nulla, non c'era niente di principesco in lei. Niente castello, niente cattivi, niente vestiti da favola. Solo una bimbetta con i polpaccioni che passeggia in posti strani, non troppo interessante!
Poi alle superiori, Serena, la mia amica e compagna di classe, di disegno e di tutto in quel periodo, mi ha aperto il mondo del Brucaliffo, del fungo magico, del Cappellaio matto, e soprattutto dello Stregatto e della Regina di Cuori. Così ho iniziato a vedere il cartone con altri occhi, ho iniziato a metabolizzare il concetto di follia in Alice, e il paese delle meraviglie ha iniziato pian piano a diventare un sogno. Ma il libro era ancora lontano dalla mia testolina.

He già, il mio percorso con Alice è a ritroso, sono partita da una possibile lettura e poi sono arrivata al testo.

"Cosa esser tu? (Brucaliffo)"

Lo scorso anno ho comprato Alice nel paese delle meraviglie e Alice attraverso lo specchio, ed. Mondadori. Un libro bellissimo, intenso. Anzi due! Sì, perchè il libro di Lewis Carroll è strutturato in due racconti. Il primo, è quello dove ci sono i maggiori spunti ripresi nel cartone della Disney, ma un elemento che mi è rimasto nella mente del secondo racconto è la struttura del racconto basata sul gioco degli scacchi. Il binario del treno e le siepi sono la scacchiera, e i personaggi si muovono e agiscono come le pedine degli scacchi.


"E ti sarai accorta che in fondo sono mezzo svanito anch'io! (Stregatto)"


Non so che mi è successo, ma ho iniziato ad amare profondamente Alice e tutti i personaggi che le ruotano attorno. Il mio preferito? Il Brucaliffo. Mi tranquillizza con il suo atteggiamento saccente e poi, lui, è un sultano. Fantastico. Ho una certa ammirazione anche per lo Stregatto... anche se... il suo di atteggiamento non è proprio nelle mie corde, la gente (e i gatti matti!) che sorride con troppi denti, mi imbarazza... sono matta anche io, come lui.

Precisazione. Non ho utilizzato immagini Disney di proposito. Primo: Alice non era bionda. Secondo: Alice parla di un sogno, quindi le immagini devono essere tutte in uno stile diverso, secondo me, per evidenziare l'individualità del sogno.

martedì 27 novembre 2007

David Lachapelle - Milano 25 sett 07 - 6 gen 08

non vi ricorda Tamara De Lempicka?

Non ho mai nascosto la mia anima pop... anzi! il mio blog è nato di un rosa stucchevole e i richiami alla cultura pop sono sempre una grande soddisfazione per me. Tutto è consapevolmente studiato e proposto qui, con ironia e umorismo, nello spirito del riciclo culturale, tipicamente pop!

Quindi, per proseguire su questa linea che tanto mi piace, andatevi a vedere la mostra fotografica (?) di David Lachapelle iniziata il 25 settembre e in chiusura per il 6 gennaio 2008 al Palazzo Reale di Milano.

Uno dei miei primi amori in fatto di fotografia. Il mio amato Palazzo delle Esposizioni lo ha accolto ormai più di otto anni fa, con una fantastica personale, il manifesto della mostra era la cantante Madonna che faceva il verso alla Madonna, quella Santa davvero!

Il suo stile è eccezionale, mi piace il modo di elaborare le immagini per non nascondere nulla dell'artificio che crea. Scatena un forte impatto visivo, ogni sua foto è un piccolo capolavoro, corpi golosi, panini giganti, sesso, donne e corpi di plastica. Ma è tutto finto, e si vede! L'uso delle star, o almeno delle loro facce, rende queste immagini (nn riesco a definirle foto) solo più curiose!

Per non parlare poi delle citazioni artistiche e dell'uso del brand... eccezionale!

lunedì 26 novembre 2007

BellyFra... resoconto

Eccoci con il resoconto.


Un weekend all'insegna della danza, non potevo chiedere di più! Venerdì è stata una serata fantastica, c'era una bella atmosfera, le persone giuste e si respirava aria di festa tra amici.
La mia prima volta da danzatrice in un locale, non credo che la dimenticherò! Ho imparato tanto, dai limiti dello spazio ai camerieri che arrivano sempre al momento sbagliato, fino all'emozione degli occhi del pubblico su di te. Questa volta il pubblico era fatto di amici, e questo ha reso tutto più magico, il mio amore David, Claudia, Francesca e Marco, Valeria e Maurizio! sìsì, c'erano quasi tutti! Mancavano solo Giovanni e Silvia... ma uno stava a lavoro e l'altra a casa con la febbre... giustificatissimi!!! :) Grazie ancora ad Anna per avermi fatto danzare, e complimenti anche alle altre danzatrici della serata Gyza e Rosy!


E poi, domenica mattinata di stage, dalle 10 alle 13.30 Melaya con la mia insegnante Salua. Uno stage bellissimo e intenso. Teoria (cos'è la melaya, quando si presume sia nata, perchè si balla, dove e in che situazione è più o meno adatta, come ci si veste), Pratica (tecnica balady, figure con la melaya, passi e atteggiamento), Sequenza coreografica (mettere insieme i passi, improvvisare con la melaya). Bellissimo e utile. Da rifare sicuramente!


Bando alle chiacchiere... ecco le mie foto preferite... fatte dalle mie amiche Francesca e Valeria, durante la serata di venerdì.
Grazieeee!


foto di Francesca


foto di Valeria

Grazie ancora a tutti di esserci stati! :)

giovedì 22 novembre 2007

BellyFra! :)


Bene Bene, pare che sia arrivata una bella opportunità per divertirsi e danzare. Questa opportunità arriva, questa volta da Anna, insegnante di danza orientale (in zona Boccea) e amica di forum danzante.

Sono molto felice ed emozionata per questo evento, la mia prima esibizione in un ristorante!! Wow!! Ovviamente non danzerò solo io, ci saranno anche altre ragazze, Anna e le sue allieve, che balleranno durante la serata. Si inizia alle 21.00 con la cena e poi si danza! :)

Ecco tutte le info:

Presso il ristorante 7alle7 a Roma in Vicolo di Montevecchio 2 (traversa di via dei Coronari) serata araba. Menu in tema con danzatrici. Venerdi 23 novembre alle ore 21, cena musica e danze a €15 all inclusive.

Sarà una bella serata, ne sono certa, tra amici e danza, come piace a me. I più importanti già hanno detto che ci saranno (forse tutti!!). Grazie!!!!

Per prenotare basta chiamare ai numeri riportati nella locandina.

mercoledì 21 novembre 2007

Miao

In questi giorni una figura frulla ricorrente nei miei pensieri. Il gatto.

Il mio primo approccio con un felino è stato da bambina, quando mi illudevo di essere la "padrona" di una gatta (piuttosto allegrotta a dire il vero) che avevo chiamato "Ciucy". Lei mi ha fatto capire, dall'alto della sua regalità (tipica di ogni gatto) che i gatti non hanno padrone, che eventualmente sono loro a decidere quando e come farsi coccolare.

Perchè il gatto? Sabato scorso al Salaria ho visto un gattone bianco enorme, fatto di plastica gonfiabile, con una zampa alzata. Bha! la curiosità mi ha rapita, ma non sono stata in grado di trovare nulla! Poi navigando ho scoperto che il gattone bianco con la zampa alzata si chiama Maneki Neko, ed è un vero fenomeno, un simbolo... insomma, mi mancava un pezzo importante!Su wikipedia ci sono un sacco di informazioni sulla storia e sulle leggende legate a questo gatto e su Flickr e Google potete trovarne di ogni forma e dimensione, per non parlare delle aste on line su Ebay!

E poi, gatto = Novella Parigini. Una fantastica pittrice, che ha arricchito d'arte la mia infanzia. Se penso ai gatti mi viene in mente lei, che tanto li amava. Da bambina mio padre mi portava a Via Margutta a vedere i pittori che esponevano le loro opere. Fra loro amavo i dipinti di Novella Parigini che se ne stava lì, con i suoi ritratti di donna e i suoi gatti, entrambi con gli stessi occhi, e io sognavo di dipingere come lei.
Un'artista da cercare e non perdere!
Il legame fra Maneki Neko e Novella Parigini non c'è, quindi non cercatelo! ;)

miao!

lunedì 19 novembre 2007

Eeeeetccchiuu!!!


La settimana inizia con un freddo gelido e l'influenza. Davi è a casetta sotto le coperte, tutto lacrimoso e dolorante. Da ieri il raffreddore ha preso possesso di lui, così tra medicine e pasti caldi, se ne sta a casetta. Stamattina, per prendermi in giro, mi ha inviato questo manualetto di rimedi della nonna per curare l'influenza... e non perchè sono un'appassionata di medicine, ma perchè tormento sempre tutti a fare miscugli di latte e spezie per curarsi naturalmente! Bha, secondo me funzionano... la dimostrazione è che sono due giorni che Davi si ammazza di actifed e sta sempre attappato e smocciolante!

W la cannella e il miele!

buon lunedì!


Influenza k.o. con i rimedi della nonna
Ai primi sintomi influenzali non correre ad aprire l'armadietto dei medicinali... I vecchi rimedi della nonna sono sempre molto efficaci e del tutto naturali: provali!

Sanihelp.it - L'influenza ha colpito ancora? Prima di ricorrere alle solite medicine, se possiamo utilizziamo i rimedi offerti dalla natura: come il vino cotto con un pizzico di zucchero e uno di cannella. Al posto del vino si può usare latte o acqua e lo zucchero si può sostituire con il miele. L'ideale è bere questa bevanda alla sera, prima di andare a letto, dormendo ben coperti: favorisce la sudorazione e prepara una notte di sonno sereno.

La vecchia ricetta europea del latte bollente con due dita di cognac e due cucchiai di miele da prendere prima di andare a letto quando si sente l'inizio dell'influenza ha una sua logica: il latte contiene sostanze saline, energetiche e rilassanti e inoltre reidrata la persona che suda; il cognac favorisce la traspirazione e la dispersione del calore benché all'inizio scaldi; il miele infine contiene sostanze energetiche e antinfettive naturali: è quindi un buon complemento terapeutico.

Il mandarino, combinato con miele di eucalipto, aiuta a combattere le difficoltà di respirazione, foglie essiccate di mirto sono un rimedio contro la sinusite, all'origano si può ricorrere in caso di tracheite, mentre le banane alleviano il fastidio della tosse notturna. Per recuperare le forze è invece consigliata un'insalata di cavolo condita con succo di limone, olio, aceto di mele, peperoncino, miele, pinoli, sesamo e mandorle.

Infine per prevenire ogni tipo di raffreddamento, è utile il peperoncino: mezzo cucchiaino di peperoncino in polvere va fatto bollire in 250 ml di acqua per circa 10 minuti (a fuoco basso). Dopo aver filtrato, si ottiene una miscela da consumare - al bisogno - nella misura di un cucchiaio sciolto in mezzo bicchiere di acqua calda.

Se avete il naso chiuso che più chiuso non si può, provate il suffumigio: si respirano a fondo i vapori di una pentola in cui all'acqua bollente avete aggiunto salvia o fiori di camomilla per decongestionare le mucose nasali, oppure anche eucalipto o altre piante consigliate da un vostro erborista di fiducia. I vapori vanno respirati per 5-10 minuti: basta avvicinare il capo (coperto da un asciugamano in modo da non disperdere il vapore) a circa 20 cm dal recipiente, per due massimo tre volte al giorno.

venerdì 16 novembre 2007

BUON WEEK END!!

Davi&Fra
Crea il tuo Blingee personale

Settimanaccia...


Finalmente questa settimana volge al termine. Una settimana totalmente sottotono, tra pioggia e cattivo umore, delusioni e scale ancora tutte da salire.

Pausa. Chiedo una pausa. Qualche anno fa, quando mi rodeva, come è capitato in questa settimana, prendevo e me ne andavo alla Stazione Termini a guardare i tabelloni delle partenze, ipnotizzata dal rumore di tavolette che girano, e dalle chiacchiere delle persone in partenza. Il naso in sù, a cercare il treno giusto, l'orario e il binario, gente che corre, annoiata dalla routine di pendolare, e gente felice che se ne parte per chissà dove e per quale motivo. Quella terra di nessuno della stazione mi ha sempre riportato tranquillità. Non so perchè, ma funzionava. Con David abbiamo passato pomeriggi interi a Termini, al Forum, centro commerciale nel cuore della stazione, e ammetto che questa settimana ci avrei passato diverse ore lì dentro, a passeggiare, ad ascoltare le chiacchiere delle persone, a sentire gli odori della stazione, che sono un pò uguali ovunque.

Perchè sono finita a parlare di Termini? Non saprei, davvero. Volevo parlare de La India!! Vabè, ormai è andata così!

Ecco la canzone che mi riporta il buon umore... e ce ne vuole!!! La adoro, mi ricorda il cazzeggio sfrenato! Se la settimana fosse fatta di... bho... 10 giorni, aggiungerei alle mie attività anche salsa e merengue, ma solo per ballare questa canzone!!! beeella! eccovi il video della "princesa de la salsa, la uuuunicaaaa.... La Indiaaa!"


giovedì 15 novembre 2007

Alex Day!!


Oggi è il compleanno del nostro maestro di tango, Alex!
Così visto il mio amore sfegatato per tutto ciò che luccica, anche per lui ho cercato un augurio glitteroso!!!
Cerca cerca cerca... non ho trovato nulla di tanguero... così David mi è corso in soccorso ed ecco qua cosa ha scovato, un bel paio di scarpe tanguere tutte sbrilluccicose!!!

TANTI AUGURI!!!

visto che nn posso rinunciare allo sbrilluccichio... ecco anche un glitter!!! hihihi



glitter-graphics.com

lunedì 12 novembre 2007

Danza con la spada... di nuovo!


Rieccomi a parlare di danza con la spada..

questo video mi piace molto. La danzatrice usa molto la spada, "consuma" il tempo. Ne abbiamo parlato a lezione, di come si usa il tempo, di come la danza non è solo muoversi e mettere tutti i passi che si possono inserire, ma è ascoltare il tempo e usarlo anche stando ferme, stare nella scena, tenere gli occhi del pubblico su di te stando ferma... eccezionale! ho molto da lavorare ancora su questo... ma è davvero bello studiare così. In attesa di uno studio approfondito di danza della spada ecco un video che, secondo me, è un buon esempio!

venerdì 9 novembre 2007

Melaya - Stage, Roma 25 Novembre 2007


Tutto confermato, il prossimo 25 novembre finalmente farò lo stage di Melaya con Salua. Aspetto di studiare questo stile da parecchi anni ormai, ed ora finalmente ecco l'occasione! Quest'anno purtroppo non potrò fare tutti gli stage che vorrei, così ho dovuto fare delle scelte, di stile e qualità, e sono certa che sarà bellissimo e divertente!

Ma di cosa si tratta? Ecco alcune info prese on line:

"Melaya Leff” si traduce come “Sciarpa che avvolge”. E' una interpretazione teatrale, con uso centralizzato sul mantello melaya. Melaya è uno scialle lungo, che fino a qualche decennio fa in Egitto faceva parte del guardaroba di tutti i giorni. Veniva usata dalle donne, che se lo avvolgevano intorno al corpo per uscire di casa. Lo stile Melaya Leff Escandarani solitamente è associato con Alessandria d’Egitto – che oramai è diventato un classico. Vengono spesso interpretate le scenografie dove si rappresenta la vita mediterranea, legata al rapporto con il mare e pescatori. Melaya Leff Cairo rappresenta ovviamente Il Cairo, e precisamente con l'interpretazione Shaab (baladi di città), ma con l'aggiunta di melaya. La rappresentazione più bella, secondo me, è nella danza di donne e uomini, dove la danza diventa una macchietta, e c'è una forte distizione dei ruoli e viene enfatizzata l'ironia e il divertimento della danza. La musica per danzare la Melaya Leff non ha un ritmo particolare, possono essere usate le composizioni Baladi così come le versioni moderne e allegre con dei testi che si riferiscono alla riviera del mare. Il costume maschile è fatto da pantaloni larghi e lunghi, che sarebbero comodi per lavorare nelle barche, un gilet e un cappello che si chiama “Yanke”, per proteggersi dal sole. Ogni tanto viene usato il coltello, che serviva nella quotidianità per pulire il pesce e fare lavori con la rete. Il costume femminile fatto con un abito corto di un colore solitamente chiaro, con delle ruches. I capelli vengono coperti da un piccolo foulard ornato con dei fiori e pompon. Intorno al corpo la melaya abbellita ai lati con lo strass. I piedi portano dei sabot con tacco. A volte viene usato il chador che copre il viso (burr’oh). La melaya scivola e si sposta in modo civettuolo durante la danza...

Ecco una lezione di Melaya... tanto per assaporarne lo spirito!!!



Ed ecco un'esibizione di Munique Neith... fantastica!

giovedì 8 novembre 2007

David, Melingo e la milonga!

Ormai l'ho perso, è stato rapito dalla milonga e non credo tornerà più indietro... ieri mi ha detto "tu fai come vuoi, io ho deciso, a gennaio continuo milonga!!"
Ok! fai pure... io vedo intanto se riesco a tradurre la milonga che ti piace tanto! e magari penso a cosa fare a gennaio! ;)
Mentre Melingo canta con la sua voce rauca nella mia testa, faccio gli auguri alla mia amica Francesca per il suo compleanno! Tanti auguri Piperita!!!

Daniel Melingo
Narigon

Por los pagos de mi barrio
habia un tipo que se las daba de guapo
pero su mente estaba revirada
lke decian el narigon por lo mucho que
aspiraba
salia de noche, volvia de dia,
no tenia paz ese muchacho
pero todos le decian vas a tener que parar
todos le decian
vas a tener que parar
y se pianto nomas quedo duro
como rulo de estatua
hatsa que un buen dia el mate no le dio
para mas
hasta que un buen dia el mate no le dio para masnarigon compadreque hiciste de tu sangre?narigon compadre malevo de pácotillanarigon compadre aprende de una vez a darlenarigon compadre !

mercoledì 7 novembre 2007

Festival... es - parte seconda



In foto Randa Kamel

Qualche settimana fa parlavo di due festival... tango e danza del ventre a Roma.
E adesso, che i festival stanno per partire (manca meno di un mese) ho dovuto fare una scelta, cosa seguire, cosa abbandonare e cosa lasciare in sospeso... chissà magari la botta di fortuna all'ultimo minuto!!!

Ecco il programma del "2° Bellydance Festival di Roma" organizzata dal Taus! Merita davvero...

Venerdì 7 dicembre sarà la volta delle grandi con workshop master class: Randa Kamel e Raqia Hassan, e la sera Gran Spettacolo con la RANDA KAMEL.
Sabato 8 dicembre il festival si aprirà con lo stage di Shahinaz dedicato allo studio di una coreografia pop, Raqia Hassan con tecnica e coreografia Raks Sharki Egiziano Moderno, Randa Kamel con tecnica e coreografia Raks Sharki Egiziano Moderno, e contemporaneamente a Randa, Alaa El Edin Youssef con Tecnica e coreografia Saidi. La giornata si chiude con il concorso Miss Bellydance Rome e con il Galà.

Domenica 9 dicembre, apre l'ultimo giorno Maya Gaorry con tecnica e sequenze per danzare con i sagat, Maryem con studio di una coreografia solo tabla e chiude il ciclo di stage Alaa El Edin Youssef con tecnica e coreografia di danza della spada. Il festival si chiude con il Galà delle danzatrici.

Ecco tutte le info dettagliate: qui per i workshop; qui per gli spettacoli; qui per info e costi.




In Foto Pablo Veron



Negli stessi giorni parte anche il festival di tango, che però durerà un itero mese! 3° International TangoFestival Romameditangofestival

Ecco il programma:

7-8-9 dic Ezequiel Farfaro e Eugenia Parrilla - stage

13-14-15 dic Europa Festival - spettacolo

21-22-23 dic Esteban Moreno e Claudia Codega - stage

23 dic Annamaria Castelli + Gran Tango Ensemble - spettacolo

dal 27 al 30 dic BluBlancoRosso. Tres Colores - spettacolo

1 gen Milonga Gotan City

4 gen Otros Aires - concerto

4-5-6 gen Pablo Veron - stage

per dettagli e costi... tutto qui

Detto questo, di certo c'è solo la nostra partecipazione allo stage di Ezequiel Farfaro e Eugenia Parrilla, che esclude di conseguenza gli stage di danza della domenica... purtroppo...
mi restano i galà, le serate... e il prossimo anno per il festival di danza! magari riesco a organizzarmi per tempo e risparmiare un pò di più!!

martedì 6 novembre 2007

ultra kitsch... quanto mi piaceee!!

Il triskell




foto

Oggi ho imparato qualcosa di nuovo, e questo da un senso migliore alla mia giornata, visto che ultimamente si riprendono la sera a danza o a tango... vabè andiamo oltre...


Dicevamo, ho imparto qualcosa, sì... sapevo dell'esistenza di alcuni simboli (non se ne conoscono mai abbastanza per dire di conoscerli tutti), ma ne ignoravo il significato, poi oggi per necessità - un piccolo lavoro di grafica - mi sono imbattuta nel simbolo del Triskell, bellissimo, tondeggiante, vorticoso. Mi piace. E poi il significato, che ho cercato superficialmente in internet, ma per il momento mi basta. Appena ho iniziato a leggere ho subito pensato alla mia amica Silvia, al suo modi di pensare e scrivere le cose nel suo blog. Così mi sono soffermata su un punto dell'interpretazione del triskell e ho pensato "se questo simbolo rappresenta le tre tappe della vita dell'uomo, allora lo posso associare a 'Le tre età della donna di Klimt', e ripensare tutto in una chiave al femminile". Ho deciso, questo simbolo mi piace. Per questo ringrazio il mio cognatuzzo Gianluca che me l'ha fatto conoscere!


Il triskell è un simbolo celtico molteplice, magico e druidico. Il suo nome deriva dal greco tris (tre) + keles (gambe), è anche il simbolo ufficiale della Britannia, e il fatto che il simbolo dell'Irlanda sia un trifoglio non è per niente casuale. I suoi tre riccioli, meglio detti volute, sono crescenti da sinistra verso destra, come il sole, nonostante la rappresentazione comune le voglia tutte uguali. Il suo simbolismo è vario: fondamentalmente, rappresenta la ciclicità cosmica, riproducendo graficamente le tre fasi solari alba-mezzogliorno-tramonto, ma anche il passato-presente-futuro. È sopravvissuto anche dopo la cristianizzazione delle terre celtiche, divenendo simbolo della trinità: basta notare le forme trilobate delle finestre delle chiese gotiche, o le finestre di vetro piombato medievali che talvolta mostrano tre lepri che si rincorrono e le cui orecchie formano al centro un triangolo. Altri simboli possono esssere le tre età dell'uomo infanzia-maturità-vecchiaia [Digressione: avete presente l'indovinello della Sfinge di Tebe a Edipo? Qual è quell'animale che la mattina cammina su quattro zampe, il pomeriggio su due e la sera su tre? È l'uomo, che da giovane gattona (la mattina su quattro zampe), da adulto cammina eretto (il pomeriggio su due) e da vecchio si sorregge sul bastone (la sera su tre). Non sembra ricollegabile? Pensate che è comparso per la prima volta in una tragedia greca del V secolo a.c., "Edipo Re" di Eschilo], le tre nature della divinità umana-animale-vegetale, i tre aspetti della Dea madre-figlia-sorella, i tre elementi del mondo terra(=cinghiale)-acqua(=pesce)-aria(=drago), che con il loro movimento rappresentano il quarto elemento, il fuoco, normalmente riassunto nel cerchio che incornicia il triskell. La Trinacria Siciliana, il simbolo della città di Agrigento, ricorda molto da vicino un triskell, rappresentando tre uomini in ginocchio, con particolare rilievo sulle tre gambe, che riproducono le tre volute: dopo tutto, anche nello stesso nome è racchiuso il significato di “gamba”. Gambe corazzate, disposte in questa combinazione, formano anche l'emblema dell'Isola di Man, con il motto stabit quocumque ieceris (=tornerà in piedi dovunque lo si getti). Anche lo stemma di Fuessen, in Baviera, mostra un treppiede. Si possono poi aggiungere tutte le svariate valenze che il numero 3, numero perfetto per eccellenza, ha assunto nelle culture di tutto il mondo, non ultima la trinità cristiana, i tre aspetti della dea Morrigan celtica (Badb, Macha, Morrigan), le tre Grazie, le tre Parche greche, con il loro corrispettivo germanico delle Norne, la Trimurti indù, le tre Erinni o le tre Eumenidi della mitologia greca, le nove Muse, che sono tre per tre, la divisione alchemica del mondo in corpus, anima et spiritus o sal, sulphur et mercurius.

lunedì 5 novembre 2007

Azur e Asmar


Dopo un sabato un pò "circense" ho concluso il mio weekend in totale armonia con il divano!! he già, io e david ci siamo dedicati al divano e al dvd per tutto il pomeriggio, come dei veri pensionati! Ci aspettava la mostra gratuita al Maxxi, ma di uscire proprio non ci andava, così con Doroty al guinzaglio siamo scesi in videoteca e abbiamo affittato Azur e Asmar. Avrei voluto vedere questo film al cinema, come ho fatto con Kirikù e la Strega Karabà che mi ha conquistata.

Il padre di questi due film e anche di Principi e Principesse (purtroppo ancora non sono riuscita a vederlo) è Michel Ocelot, che con estrema precisione segue un equipe di artisti durante tutta la lavorazione dei film, dai disegni preparatori al doppiaggio.

La storia di Azur e Asmar è bellissima, racconta di culture e superstizioni, di diversità e uguaglianze, dell'unico colore del sangue e dei profumi d'oriente! I personaggi molto caratterizzati, la bellezza della lingua araba e la sua incomprensibilità lasciata viva per chi non conosce questa lingua, l'importanza sta nel volersi comprendere non nel capire ogni parola, e poi le citazioni... fantastiche e intrecciate come nei racconti di Sherazade in "Le Mille e una Notte". Traspare il messaggio "l'amore e il rispetto superano ogni barriera culturale e linguistica".
Un film da vedere, per tutti!

venerdì 2 novembre 2007

I love Ratatouille!


Come promesso eccomi qua a parlare di lui... Remy il topo parigino!
Ieri pomeriggio io, David, il bimbo saccente e lo zio che parla convinto della Spagna nota per essere un paese del nord europa (!!!) ci siamo ritrovati seduti vicini nella fila centrale in alto del cinema Jolly! Accanto a David le poltrone sembravano vuote, in realtà noi due alzavamo terribilmente l'età media (insieme ai genitori dei bimbetti!) visto che vicino a lui sedevano quattro bimbetti in fila armati di ciucci, patatine, tè deteinato e mille altre puzzonerie malsane!

Che dire del film, bello bello bello! Come sempre l'animazione e gli effetti fantastici, ma questa volta quello che mi ha colpito è stata la storia, intensa e impegnanta, senza moralismi. Il cattivo di turno, un genio, diventa adorabile alla fine del film (stranamente non viene eliminato!!!)... non so perchè ma riporta alla mia mente Franco Battiato... bha!
La parte del film che mi è piaciuta di più è stata la visualizzazione del gusto, mettere in immagini un senso così "interno" non era facile, ma sono riusciti a rendere bene l'idea, forse anche grazie agli alimenti che hanno scelto di visualizzare come esplosione di gusto: fragola e formaggio, fungo e zafferano... ecc...

Non posso dirvi tutto... basti che mi sono innamorata di un topo azzurro e farei follie per mangiare a tavola con un certo Anton Ego.

Tango


Parliamo di tango. Ieri con David sta siamo andati al cinema a vedere Ratatouille (dopo posto su di lui... mi sono innamorata di un sorcetto) poi pizza veloce e recupero tango. Stavo per postare ieri, anche se presa da un momento di follia creativa mi sono messa a disegnare, e poi ho dedicato il resto della mattina alla ricerca di venditori ebay di passamanerie e paillettes per il mio ultimo progetto: un vestito strech!!!

Poi come una prassi consolidata, sono andata a sbirciale le ultime follie dei miei amici tangueri su Tangoblò dove tra i tanti post folli, Cristina mi ha riportato alla mente una discussione presa e ripresa con David. Meglio Esteban y Claudia o Arce-Montes??

Ovviamente lui è per una coppia e io per un'altra... anche se... il giudizio può essere solo così... per il gusto nel vedere ballare. David parla di struttura e compostezza, di linee, io parlo di danza, di forza e morbidezza nello stesso tempo, di novità. Forse diciamo la stessa cosa! Ma uno vede tutto questo in una coppia e l'altro nella seconda coppia.

Già in termini li trovo diversi: Esteban y Claudia e Arce-Montes. Li percepisco così... con una relazione diversa fra chi balla. Percezione tutta mia, si intende! Esteban y Claudia hanno una relazione intensa fra loro, quando ballano, sono due persone che mentre ballano diventano un corpo unico, mentre Arce-Montes sono solo due persone che ballano. Ogniuno balla il suo, hanno il loro spazio, ma è percepibile l'uno e l'altro, distintamente.


Ecco, per bellezza direi Esteban y Claudia... belli, eccezionali. Poi guardo Arce-Montes e mi diverto tantissimo, solo a guardarli mi piacerebbe fare uno stage con loro.

Arce-Montes


Esteban y Claudia


Dopo questi video, non riesco più ad avere un'opinione! sono meravigliosi... che gambe...wow!!

mercoledì 31 ottobre 2007

Obiettivo sui trentenni e le loro inquietudini


Ogni generazione ha le sue caratteristiche. Della nostra ne dicono di tutti i colori, ed io come sempre trovo conforto nelle immagini. Solo le immagini possono rincuorarmi, perchè le parole e i fatti sono deprimenti, stroncano i sogni. Così David mi ha girato questo articolo del Corriere.it, che inserirsco per intero.

Tre fotografe raccontano la nostra generazione con i loro scatti. Viste le tre gallerie ho scelto quella che è più nelle mie corde, Elisabetta Cociani e chi mi conosce può immaginare il perchè: fotografa persone, usa il colore e chi viene fotografato non guarda quasi mai in camera.
La foto che ho scelto di mettere a questo post è sua, ed è quella che più somiglia a me e david...

Dal Corriere.it a questo link trovate anche le gallerie delle tre fotografe!

Il reportage è intitolato «Home»

Obiettivo sui trentenni e le loro inquietudini
La casa, la coppia, la famiglia: sono i tre temi scelti dalle fotografe Maria Cristina Collini, Elisabetta Cociani e Arianna Sanesi

C'è chi dice che si sposano sempre meno, che vivono nella precarietà e che hanno un concetto di famiglia diverso da quello dei genitori. Chi afferma che non hanno valori e che sono degli eterni Peter Pan. Personaggi illustri li accusano di essere dei «bamboccioni», incapaci di rendersi indipendenti da mamma e papà. Affermazioni in parte veritiere, nessuna delle quali riesce, però, a offrire un ritratto esaustivo dei 30enni di oggi. Eppure la generazione dei nati negli anni Settanta desta molta curiosità, basti pensare all’infinità di saggi, ricerche e sondaggi che hanno tentato di scavare nell’animo di chi è stato adolescente quando il mondo si divideva tra dark e paninari. Ora una nuova proposta di lettura arriva da tre fotografe che forse più di molti studiosi sanno che cosa vuol dire avere 30 anni nel 2007, perché quella è più o meno la loro d’età. Maria Cristina Collini, Elisabetta Cociani e Arianna Sanesi sono tre ex studentesse della scuola di fotografia Bauer di Milano, autrici di un reportage sui 30enni milanesi e non, intitolato «Home».

PERIODO DI SCELTE - «Un progetto che ci ha tenute impegnate per due anni – spiega la Collini –, inizialmente concepito come un’indagine ad ampio spettro, poi suddiviso in tre parti, ciascuna dedicata a un tema particolare: la casa, la coppia, la famiglia. Puntare l’obiettivo sui 30enni ha significato per noi esplorare una fase della vita che è sempre un momento di passaggio, un periodo di trasformazione e di grandi scelte». Maria Cristina è partita dalla sua laurea in architettura per immortalare le abitazioni dei 30enni. I suoi non sono scatti panoramici, bensì trittici che colgono dettagli apparentemente insignificanti, ma che messi a fuoco raccontano interi universi, personalità, abitudini. «Da un cesto della biancheria, da un lavandino pieno di spugnette o da un letto con appeso sopra un crocefisso si può capire molto di chi vive in una casa – osserva –. L’ordine, per esempio, è solitamente appannaggio di ragazzi che hanno un posto fisso o che possono contare su una certa stabilità, mentre chi non si è ancora costruito un ruolo sociale tende a vivere nel caos».

FAMIGLIE SUI GENERIS - Sono, invece, coppie di fidanzati «catturate» nei momenti di svago – mentre fanno ginnastica al parco, guardano la tv, si tagliano i capelli, fanno shopping al mercatino, comprano delle pentole in vista del matrimonio – i soggetti di Elisabetta Cociani. Mentre Arianna Sanesi ha realizzato dei ritratti in bianco e nero stile Ottocento di studenti e lavoratori che, per scelta o necessità, hanno deciso di convivere, finendo così per formare una famiglia sui generis, non fondata su legami di parentela, bensì sulla condivisione di esperienze. «È il nostro primo lavoro organico – commenta la Collini –. L’abbiamo portato avanti con passione, usando solo ed esclusivamente macchine analogiche. Quel che ne viene fuori è che i 30enni di oggi sono estremamente diversi gli uni dagli altri; ne risulta un’enorme varietà di stili di vita, di mentalità, di modi di essere». Una generazione non etichettabile, dunque. Con buona pace di sociologi e affini.

Raffaella Oliva
31 ottobre 2007

martedì 30 ottobre 2007

Da che albero cadesti?


La mia amica Fabiana mi ha inviato questo testo via mail, così visto che mi piace, ma non mi va di tormentare ancora amici e contatti con spam... ho pensato: e se facessi l'inverso?? invece di mandarla invitare le persone a leggerla??

Così eccola qua... io a quanto pare sono caduta da un melo... non male! e visto che il mio melo sta a Preci, ecco una sua foto! quindi io sono caduta dal melo di casa a Preci?? tutto torna!



DA CHE ALBERO CADESTI?

Cerca il giorno del tuo compleanno e trova il tuo albero. Una volta localizzato, ricerca sotto la spiegazione sullo stesso. È interessante ed in qualche modo preciso, oltre ad essere parte dell'astrologia Celtica. Invia questo a 10 persone nell'ora che segue alla tua lettura. Se lo fai, il tuo sogno si farà realtà. Altrimenti diventerà il contrario. Inusuale, no? Ma dicono che funziona... Quando saprai a che albero appartieni, cambia l'oggetto mettendo il nome del tuo albero ed invialo a tutti i tuoi amici.


Dic 23 a Gen 01 - Melo

Gen 02 a Gen 11 - Abete

Gen 12 a Gen 24 - Olmo

Gen 25 a Feb 03 - Cipresso

Feb 04 a Feb 08 - Pioppo

Feb 09 a Feb 18 - Cedro

Feb 19 a Feb 28 - Pino

Mar 01 a Mar 10 - Salice piangente

Mar 11 a Mar 20 - Lime

Mar 21 - Rovere

Mar 22 a Mar 31 -Nocciole

Apr 01 a Apr 10 - Rowan

Apr 11 a Apr 20 - Acero

Apr 21 a Apr30 - Noce

Mag 01 a Mag 14 - Pioppo

Mag 15 a Mag 24 - Castagno

Mag 25 aGiu 03 - Ciliegio

Giu 04 a Giu 13 - Hornbeam

Giu 14 a Giu 23 - Fico Giu24 - Betulla

Giu 25 a Lug 04 - Melo Lug 05 a Lug 14 - Abete

Lug 15aLug 25 - Olmo

Lug 26 a Ago 04 - Cipresso

Ago 05 a Ago 13 - Pioppo

Ago14 a Ago 23 - Cedro

go 24 a Set 02 - Pino

Set 03 a Set 12 - Salice piangente

Set 13 a Set 22 - Lime

Set 23 - Olivo

Set 24 a Ott 03 -Nocciole

Ott 04 a Ott 13 - Rowan

Ott 14 a Ott 23 - Acero

Ott 24 aNov11 - Noce

Nov 12 a Nov 21 - Castagno

Nov 22 a Dic 01 - Ciliegio

Dic 02a Dic 11 - Hornbeam

Dic 12 a Dic 21 -Fico Dic 22 - Aia


Pioppo, l'Incertezza

Persona con un alto senso dell'estetica, non molto sicura di sé stessa, coraggiosa solo se necessario, necessita circondarsi di un ambiente gradevole, è molto selettiva, a volte solitaria, molto entusiasta, di natura artistica, buona organizzatrice, cerca di imparare attraverso la filosofia, fidato in qualunque situazione, assume molto seriamente le relazioni.


Betulla, l'Ispirazione

Persona vivace, attraente, elegante, amichevole, non pretenziosa, modesta, non gli piacciono gli eccessi, odia le cose volgari, ama la vita nella natura e la calma, non molto appassionata, piena di immaginazione, un po' ambiziosa, cerca l'atmosfera di calma e soddisfazione.


Abete, il Mistero

Persona di straordinario buon gusto, dignità, sofisticata, ama la bellezza, di temperamento testardo, tende all'egoismo ma si preoccupa per chi le sta vicino, piuttosto modesta, molto ambiziosa, di molti talenti, industriosa, amante insoddisfatto, di molti amici e nemici, molto fidato.


Acero, la Mente Aperta

Persona rispettosa delle cose comuni, piena di immaginazione ed originalità, timida e riservata, ambiziosa, orgogliosa, sicura di sé, con sete di nuove esperienze, a volte nervosa, ha molte complessità, buona memoria, impara rapidamente, con una vita amorosa complicata, gli piace impressionare.


Nocciole, la cosa Straordinaria

Persona affascinante, non chiede niente, molto comprensiva, sa come impressionare a gente, attiva nella lotta per cause sociali, popolare, di temperamento ed amante capriccioso, onesto e compagno tollerante, con un senso della giustizia molto preciso.


Castagno, l'Onestà

Persona di bellezza inusuale, non desidera impressionare, con uno sviluppato senso della giustizia, vivace, è una persona interessante, diplomatici, tuttavia si irrita facilmente ed è molto sensibile, molte volte per mancanza di sicurezza in sé stessa, a volte agisce con senso di superiorità, si sente incompresa, ha difficoltà a trovare il partner giusto.


Ciliegio, l'Ambizione

Persona eccezionalmente attraente, vivace, impulsiva, esigente, non gli importano le critiche, ambiziosa, intelligente, piena di talenti, gli piace giocare col destino, può essere egoista, molto affidabile e degna di fiducia, a volte il cervello controlla il cuore, ma prende molto seriamente le sue relazioni.


Faggio, la Creatività

Persona cui ama il piacere, lo preoccupano le apparenze, materialista, organizza bene la sua vita, è una persona economa, buon leader non prende rischi non necessari, ragionevole, splendida compagna di vita, gli piace mantenere la linea con lo sport.


Hornbeam, il Buon Gusto

Persona di una bellezza molto fresca, si preoccupa per la sua apparenza e la sua condizione economica, di buon gusto, non è egoista, vive in maniera ragionevole e disciplinata, cerca bontà e conoscenza in un compagno emotivo, sogna amanti inusuali, spesso è felice coi suoi sentimenti, diffida della maggioranza delle persone, non è ma sicura delle sue decisioni, molto coscienziosa.


Lime, il Dubbio

Persona che accetta quello che la vita gli dà, odia litigare, lo stress ed il lavoro, ma lo disgusta la pigrizia e l'oziosità, è soave e sa cedere, fa sacrifici per gli amici, di molto talento ma non sufficientemente tenace per sfruttarli, si lamenta e anche spesso, è una persona molto gelosa ma leale.


Melo, l'Amore

Persona di carattere leggero, molto carismatica, è una persona vistosa ed attraente, di un'aura gradevole, civetta, avventuriera, sensibile, sempre innamorata, vuole amare ed essere amata, compagna fedele e tenera, molto generosa, di talenti scientifici, vive giorno per giorno, filosofa spensierata con immaginazione.


Olmo, la Mentalità Nobile

Persona di figura gradevole, buon gusto nel vestire, di esigenze modeste, tende a non dimenticare gli errori, allegro, gli piace comandare ma non ubbidire, è un compagno onesto e fedele, gli piace prendere decisioni per gli altri, di mentalità nobile, generosa, con buon senso dell'umorismo, grande capacità pratica.


Rowan, la Sensibilità

Persona piena di incanto, allegro, dà senza aspettative, gli piace richiamare l'attenzione, ama la vita, le emozioni, non riposa e gli piacciono perfino le complicazioni, è tanto dipendente come indipendente, ama piacere, è una persona artistica, appassionata, emozionale, buona compagnia, non dimentica.


Cedro, la Fiducia

Persona di una bellezza strana, sa adattarsi, ama il lusso, di buona salute, è una persona per niente timida, sicura di sé, con determinazione, ma impaziente, gli piace impressionare gli altri, di molti talenti, industriosa, salubremente ottimista, in attesa dell'unico e vero amore, capace di prendere rapidamente decisioni.


Cipresso, la Fedeltà

Persona forte, muscolare, adattabile, prende quello che la vita le offre, è una persona soddisfatta, ottimista, desidera il denaro ed il riconoscimento, odia la solitudine, è una compagnia appassionata e sempre insoddisfatta, fedele, si altera facilmente, indocile, pedante e disinteressata.


Noce, la Passione

Persona implacabile, è una persona strana e piena di contrasti, spesso egoista, aggressiva, nobile, di orizzonti ampi, di reazioni inaspettate, spontanea, di ambizione senza limiti, per niente flessibile, è un compagno difficile e poco comune, non sempre piace ma è ammirato, con ingegno strategico, molto gelosa ed appassionata, non accetta compromessi.


Olivo, la Saggezza

Persona che ama il sole, di sentimenti caldi e teneri, ragionevole, è una persona equilibrata, evita l'aggressione e la violenza, tollerante, allegra, calma, un senso ben sviluppato della giustizia, sensibile, empatica, non gelosa, gli piace leggere e la compagnia di persone sofisticate.


Pino, la cosa Particolare

Persona a cui piace la compagnia gradevole, molto robusta, sa fare della sua vita qualcosa di confortevole, molto attiva, naturale, di buona compagnia ma non sempre amichevole, si innamora facilmente ma la sua passione si spegne in poco tempo, si arrende facilmente, la delude tutto fino a che trova il suo ideale, è di fiducia e di carattere pratico.


Rovere, la Prodezza

Persona forte, robusta di natura, coraggiosa, implacabile, indipendente, sensibile, non gli piacciono i cambiamenti, mantiene i suoi piedi ben sistemati sulla terra, e gli piace l'azione.


Salice piangente, la Malinconia

Persona bella ma malinconica, attraente, molto empatica, ama le cose belle e di buon gusto, ama viaggiare, sognatrice senza riposo, capricciosa, onesta, può essere influenzata ma è difficile per lei convivere, esigente, con buona intuizione, soffre in amore ma a volte trova sostentamento nel suo compagno.


Fico, la Sensibilità

Persona molto forte, volenterosa, indipendente, non sopporta le contraddizioni o le discussioni inutili, ama la vita, la sua famiglia, i viaggi, i bambini e gli animali, un po' volatile socialmente, giocoso in amore, grande senso dell'umorismo, gli piace l'ozio e la pigrizia, di un talento pratico.

venerdì 26 ottobre 2007

Sha'bi


Ieri sera a lezione con Salua ho scoperto nuovamente lo stile popolare. Le mie conoscenze limitate in materia erano legate quasi esclusivamente al saidi, ma ho scoperto che il saidi fa parte di uno stile più ampio e complesso che si chiama Sha'bi. Ho imparato molto ieri, in fatto di danza e stile e di cultura. Ci siamo proiettate per un'ora nel deserto, abbiamo affondato i piedi nelle dune (con il passo del deserto) e appesantito i fianchi, poi abbiamo girato e con le braccia ci siamo coperte dal sole, abbiamo seguito la musica e i tamburi e con le spalle abbiamo disegnato il simbolo dell'infinito, e alla fine abbiamo alzato un polverone con i passi e i saltelli.


Bellissimo. Mi sono divertita tantissimo e mi sono subito trovata a mio agio, trovo lo stile popolare liberatorio. I fianchi sono liberi, cadono a peso vivo e tutto "dall'ombelico in giù" è attirato dalla terra, le braccia sono vicine al corpo e l'atteggiamento è quello della festa. Stupendo, appena posso vorrei approfondire!

Purtroppo non ho trovato video su youtube che mi piacevano, quindi non ne inserisco. Ma almeno qualche informazione l'ho trovata sul sito di Valentina Mahira e in giro per la rete.
Lo Sha’bi, forma più antica di danza, rivela la gioia e l’energia di una danza popolare che ha in sé il calore e il colore dell’Egitto. La musica che lo ispira reca la magia di strumenti antichi e tradizionali ed è ricca di gioco e poesia, che si esprime nei vari momenti della danza. Sha’bi, è lo stile folk della danza orientale al cui interno rientrano le musiche e le danze tradizionali delle campagne, le quali sono varie e numerose (quella saidi è tra le più note), e quelle ghawazy. La danza è pesante e terrena , i movimenti del bacino sono molto accentuati e le braccia si muovono in modo naturale vicino al corpo. Il costume utilizzato è quello tradizionale che copre l’intero corpo ed i capelli.
p.s. non sono riuscita a trovare una sola foto di danzatrici che ballano questo stile! Peccato, appena ne trovo una la pubblico su photobookblog!

giovedì 25 ottobre 2007

Fisarmonica

Bhè, che sono innamorata della pubblicità è cosa nota... ma al momento adoro questa, Citroen C1 DJ, per due motivi: il primo è che adoro la musica che hanno scelto, a proposito, sapete per caso come si chiama, così me la cerco?? Secondo motivo è la vecchiettina che fa le facce! troppo carina!

Beccatevi la pubblicittà, che è l'unica cosa decente che si trova in tv!

martedì 23 ottobre 2007

Nonna Matilde... 100 anni!


Il 23 Ottobre del 1907 è nata mia nonna Matilde, che oggi compie la bellezza di 100 anni!


Auguri Nonna!!


La scorsa domenica c'è stata una grande festa organizzata dal Comune di Preci e supervisionata da mia mamma e dai miei zii. Una festa meravigliosa e sentita, dove hanno tenuto banco i piccoli pronipoti Ilaria e Giammarco e si sono conquistati la scena gli ultimi arrivati in famiglia, esattamente a 100 anni dalla nascita della bisnonna Matilde, i piccolissimi Matteo e Filippo, nati nel 2007!

Ecco a voi il Comunicato Stampa redatto dal Comune di Preci, che mi è stato inviato ieri dal Sindaco del mio paese di origine e che mi ha davvero emozionato!!


CHI VIVE A PRECI CAMPA CENT’ANNI

Domenica scorsa Preci ha salutato i cento anni di Matilde De Angelis con una grande festa che ha richiamato una forte presenza di amici, parenti e conoscenti, lieti e orgogliosi di dedicarle attenzioni particolari in una giornata così particolare.
Accompagnata dal Sindaco Alfredo Virgili, Matilde ha raggiunto la chiesa di Preci, dove gli è stata dedicata la messa domenicale, durante la quale è stato ricordato anche il marito Pacifico, scomparso cinquant’anni fa lasciando Matilde con tre bambini ancora da crescere, la più piccola, Enrica, di soli dieci anni. Una vita per niente facile dunque, passata adattandosi ai lavori più umili, prima a Preci a lavare per tutti i panni sul fiume, poi a Roma lasciata solo dopo che tutti i figli erano “sistemati” per tornare alla sua amata Preci. Quasi a dimostrare che le tante difficoltà hanno irrobustito, piuttosto che lederli, fisico e spirito, un volto vivacizzato dagli occhi vigili e da un sorriso sempre presente, oltre che dalla battuta ancora pronta.
Con la lettura di un messaggio augurale inviatole dal Papa si è conclusa la messa e Matilde è stata omaggiata dal Sindaco che l’ha ricevuta nella residenza comunale prima di accompagnarla nella sala dove, grazie alla collaborazione tra parenti di Matilde, Suore della Sacra Famiglia e Comune, è stata organizzata una grande festa con tanto di accompagnamento musicale dal vivo, ricco buffet e, ovviamente, una torta gigante.

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