mercoledì 31 ottobre 2007

Obiettivo sui trentenni e le loro inquietudini


Ogni generazione ha le sue caratteristiche. Della nostra ne dicono di tutti i colori, ed io come sempre trovo conforto nelle immagini. Solo le immagini possono rincuorarmi, perchè le parole e i fatti sono deprimenti, stroncano i sogni. Così David mi ha girato questo articolo del Corriere.it, che inserirsco per intero.

Tre fotografe raccontano la nostra generazione con i loro scatti. Viste le tre gallerie ho scelto quella che è più nelle mie corde, Elisabetta Cociani e chi mi conosce può immaginare il perchè: fotografa persone, usa il colore e chi viene fotografato non guarda quasi mai in camera.
La foto che ho scelto di mettere a questo post è sua, ed è quella che più somiglia a me e david...

Dal Corriere.it a questo link trovate anche le gallerie delle tre fotografe!

Il reportage è intitolato «Home»

Obiettivo sui trentenni e le loro inquietudini
La casa, la coppia, la famiglia: sono i tre temi scelti dalle fotografe Maria Cristina Collini, Elisabetta Cociani e Arianna Sanesi

C'è chi dice che si sposano sempre meno, che vivono nella precarietà e che hanno un concetto di famiglia diverso da quello dei genitori. Chi afferma che non hanno valori e che sono degli eterni Peter Pan. Personaggi illustri li accusano di essere dei «bamboccioni», incapaci di rendersi indipendenti da mamma e papà. Affermazioni in parte veritiere, nessuna delle quali riesce, però, a offrire un ritratto esaustivo dei 30enni di oggi. Eppure la generazione dei nati negli anni Settanta desta molta curiosità, basti pensare all’infinità di saggi, ricerche e sondaggi che hanno tentato di scavare nell’animo di chi è stato adolescente quando il mondo si divideva tra dark e paninari. Ora una nuova proposta di lettura arriva da tre fotografe che forse più di molti studiosi sanno che cosa vuol dire avere 30 anni nel 2007, perché quella è più o meno la loro d’età. Maria Cristina Collini, Elisabetta Cociani e Arianna Sanesi sono tre ex studentesse della scuola di fotografia Bauer di Milano, autrici di un reportage sui 30enni milanesi e non, intitolato «Home».

PERIODO DI SCELTE - «Un progetto che ci ha tenute impegnate per due anni – spiega la Collini –, inizialmente concepito come un’indagine ad ampio spettro, poi suddiviso in tre parti, ciascuna dedicata a un tema particolare: la casa, la coppia, la famiglia. Puntare l’obiettivo sui 30enni ha significato per noi esplorare una fase della vita che è sempre un momento di passaggio, un periodo di trasformazione e di grandi scelte». Maria Cristina è partita dalla sua laurea in architettura per immortalare le abitazioni dei 30enni. I suoi non sono scatti panoramici, bensì trittici che colgono dettagli apparentemente insignificanti, ma che messi a fuoco raccontano interi universi, personalità, abitudini. «Da un cesto della biancheria, da un lavandino pieno di spugnette o da un letto con appeso sopra un crocefisso si può capire molto di chi vive in una casa – osserva –. L’ordine, per esempio, è solitamente appannaggio di ragazzi che hanno un posto fisso o che possono contare su una certa stabilità, mentre chi non si è ancora costruito un ruolo sociale tende a vivere nel caos».

FAMIGLIE SUI GENERIS - Sono, invece, coppie di fidanzati «catturate» nei momenti di svago – mentre fanno ginnastica al parco, guardano la tv, si tagliano i capelli, fanno shopping al mercatino, comprano delle pentole in vista del matrimonio – i soggetti di Elisabetta Cociani. Mentre Arianna Sanesi ha realizzato dei ritratti in bianco e nero stile Ottocento di studenti e lavoratori che, per scelta o necessità, hanno deciso di convivere, finendo così per formare una famiglia sui generis, non fondata su legami di parentela, bensì sulla condivisione di esperienze. «È il nostro primo lavoro organico – commenta la Collini –. L’abbiamo portato avanti con passione, usando solo ed esclusivamente macchine analogiche. Quel che ne viene fuori è che i 30enni di oggi sono estremamente diversi gli uni dagli altri; ne risulta un’enorme varietà di stili di vita, di mentalità, di modi di essere». Una generazione non etichettabile, dunque. Con buona pace di sociologi e affini.

Raffaella Oliva
31 ottobre 2007

martedì 30 ottobre 2007

Da che albero cadesti?


La mia amica Fabiana mi ha inviato questo testo via mail, così visto che mi piace, ma non mi va di tormentare ancora amici e contatti con spam... ho pensato: e se facessi l'inverso?? invece di mandarla invitare le persone a leggerla??

Così eccola qua... io a quanto pare sono caduta da un melo... non male! e visto che il mio melo sta a Preci, ecco una sua foto! quindi io sono caduta dal melo di casa a Preci?? tutto torna!



DA CHE ALBERO CADESTI?

Cerca il giorno del tuo compleanno e trova il tuo albero. Una volta localizzato, ricerca sotto la spiegazione sullo stesso. È interessante ed in qualche modo preciso, oltre ad essere parte dell'astrologia Celtica. Invia questo a 10 persone nell'ora che segue alla tua lettura. Se lo fai, il tuo sogno si farà realtà. Altrimenti diventerà il contrario. Inusuale, no? Ma dicono che funziona... Quando saprai a che albero appartieni, cambia l'oggetto mettendo il nome del tuo albero ed invialo a tutti i tuoi amici.


Dic 23 a Gen 01 - Melo

Gen 02 a Gen 11 - Abete

Gen 12 a Gen 24 - Olmo

Gen 25 a Feb 03 - Cipresso

Feb 04 a Feb 08 - Pioppo

Feb 09 a Feb 18 - Cedro

Feb 19 a Feb 28 - Pino

Mar 01 a Mar 10 - Salice piangente

Mar 11 a Mar 20 - Lime

Mar 21 - Rovere

Mar 22 a Mar 31 -Nocciole

Apr 01 a Apr 10 - Rowan

Apr 11 a Apr 20 - Acero

Apr 21 a Apr30 - Noce

Mag 01 a Mag 14 - Pioppo

Mag 15 a Mag 24 - Castagno

Mag 25 aGiu 03 - Ciliegio

Giu 04 a Giu 13 - Hornbeam

Giu 14 a Giu 23 - Fico Giu24 - Betulla

Giu 25 a Lug 04 - Melo Lug 05 a Lug 14 - Abete

Lug 15aLug 25 - Olmo

Lug 26 a Ago 04 - Cipresso

Ago 05 a Ago 13 - Pioppo

Ago14 a Ago 23 - Cedro

go 24 a Set 02 - Pino

Set 03 a Set 12 - Salice piangente

Set 13 a Set 22 - Lime

Set 23 - Olivo

Set 24 a Ott 03 -Nocciole

Ott 04 a Ott 13 - Rowan

Ott 14 a Ott 23 - Acero

Ott 24 aNov11 - Noce

Nov 12 a Nov 21 - Castagno

Nov 22 a Dic 01 - Ciliegio

Dic 02a Dic 11 - Hornbeam

Dic 12 a Dic 21 -Fico Dic 22 - Aia


Pioppo, l'Incertezza

Persona con un alto senso dell'estetica, non molto sicura di sé stessa, coraggiosa solo se necessario, necessita circondarsi di un ambiente gradevole, è molto selettiva, a volte solitaria, molto entusiasta, di natura artistica, buona organizzatrice, cerca di imparare attraverso la filosofia, fidato in qualunque situazione, assume molto seriamente le relazioni.


Betulla, l'Ispirazione

Persona vivace, attraente, elegante, amichevole, non pretenziosa, modesta, non gli piacciono gli eccessi, odia le cose volgari, ama la vita nella natura e la calma, non molto appassionata, piena di immaginazione, un po' ambiziosa, cerca l'atmosfera di calma e soddisfazione.


Abete, il Mistero

Persona di straordinario buon gusto, dignità, sofisticata, ama la bellezza, di temperamento testardo, tende all'egoismo ma si preoccupa per chi le sta vicino, piuttosto modesta, molto ambiziosa, di molti talenti, industriosa, amante insoddisfatto, di molti amici e nemici, molto fidato.


Acero, la Mente Aperta

Persona rispettosa delle cose comuni, piena di immaginazione ed originalità, timida e riservata, ambiziosa, orgogliosa, sicura di sé, con sete di nuove esperienze, a volte nervosa, ha molte complessità, buona memoria, impara rapidamente, con una vita amorosa complicata, gli piace impressionare.


Nocciole, la cosa Straordinaria

Persona affascinante, non chiede niente, molto comprensiva, sa come impressionare a gente, attiva nella lotta per cause sociali, popolare, di temperamento ed amante capriccioso, onesto e compagno tollerante, con un senso della giustizia molto preciso.


Castagno, l'Onestà

Persona di bellezza inusuale, non desidera impressionare, con uno sviluppato senso della giustizia, vivace, è una persona interessante, diplomatici, tuttavia si irrita facilmente ed è molto sensibile, molte volte per mancanza di sicurezza in sé stessa, a volte agisce con senso di superiorità, si sente incompresa, ha difficoltà a trovare il partner giusto.


Ciliegio, l'Ambizione

Persona eccezionalmente attraente, vivace, impulsiva, esigente, non gli importano le critiche, ambiziosa, intelligente, piena di talenti, gli piace giocare col destino, può essere egoista, molto affidabile e degna di fiducia, a volte il cervello controlla il cuore, ma prende molto seriamente le sue relazioni.


Faggio, la Creatività

Persona cui ama il piacere, lo preoccupano le apparenze, materialista, organizza bene la sua vita, è una persona economa, buon leader non prende rischi non necessari, ragionevole, splendida compagna di vita, gli piace mantenere la linea con lo sport.


Hornbeam, il Buon Gusto

Persona di una bellezza molto fresca, si preoccupa per la sua apparenza e la sua condizione economica, di buon gusto, non è egoista, vive in maniera ragionevole e disciplinata, cerca bontà e conoscenza in un compagno emotivo, sogna amanti inusuali, spesso è felice coi suoi sentimenti, diffida della maggioranza delle persone, non è ma sicura delle sue decisioni, molto coscienziosa.


Lime, il Dubbio

Persona che accetta quello che la vita gli dà, odia litigare, lo stress ed il lavoro, ma lo disgusta la pigrizia e l'oziosità, è soave e sa cedere, fa sacrifici per gli amici, di molto talento ma non sufficientemente tenace per sfruttarli, si lamenta e anche spesso, è una persona molto gelosa ma leale.


Melo, l'Amore

Persona di carattere leggero, molto carismatica, è una persona vistosa ed attraente, di un'aura gradevole, civetta, avventuriera, sensibile, sempre innamorata, vuole amare ed essere amata, compagna fedele e tenera, molto generosa, di talenti scientifici, vive giorno per giorno, filosofa spensierata con immaginazione.


Olmo, la Mentalità Nobile

Persona di figura gradevole, buon gusto nel vestire, di esigenze modeste, tende a non dimenticare gli errori, allegro, gli piace comandare ma non ubbidire, è un compagno onesto e fedele, gli piace prendere decisioni per gli altri, di mentalità nobile, generosa, con buon senso dell'umorismo, grande capacità pratica.


Rowan, la Sensibilità

Persona piena di incanto, allegro, dà senza aspettative, gli piace richiamare l'attenzione, ama la vita, le emozioni, non riposa e gli piacciono perfino le complicazioni, è tanto dipendente come indipendente, ama piacere, è una persona artistica, appassionata, emozionale, buona compagnia, non dimentica.


Cedro, la Fiducia

Persona di una bellezza strana, sa adattarsi, ama il lusso, di buona salute, è una persona per niente timida, sicura di sé, con determinazione, ma impaziente, gli piace impressionare gli altri, di molti talenti, industriosa, salubremente ottimista, in attesa dell'unico e vero amore, capace di prendere rapidamente decisioni.


Cipresso, la Fedeltà

Persona forte, muscolare, adattabile, prende quello che la vita le offre, è una persona soddisfatta, ottimista, desidera il denaro ed il riconoscimento, odia la solitudine, è una compagnia appassionata e sempre insoddisfatta, fedele, si altera facilmente, indocile, pedante e disinteressata.


Noce, la Passione

Persona implacabile, è una persona strana e piena di contrasti, spesso egoista, aggressiva, nobile, di orizzonti ampi, di reazioni inaspettate, spontanea, di ambizione senza limiti, per niente flessibile, è un compagno difficile e poco comune, non sempre piace ma è ammirato, con ingegno strategico, molto gelosa ed appassionata, non accetta compromessi.


Olivo, la Saggezza

Persona che ama il sole, di sentimenti caldi e teneri, ragionevole, è una persona equilibrata, evita l'aggressione e la violenza, tollerante, allegra, calma, un senso ben sviluppato della giustizia, sensibile, empatica, non gelosa, gli piace leggere e la compagnia di persone sofisticate.


Pino, la cosa Particolare

Persona a cui piace la compagnia gradevole, molto robusta, sa fare della sua vita qualcosa di confortevole, molto attiva, naturale, di buona compagnia ma non sempre amichevole, si innamora facilmente ma la sua passione si spegne in poco tempo, si arrende facilmente, la delude tutto fino a che trova il suo ideale, è di fiducia e di carattere pratico.


Rovere, la Prodezza

Persona forte, robusta di natura, coraggiosa, implacabile, indipendente, sensibile, non gli piacciono i cambiamenti, mantiene i suoi piedi ben sistemati sulla terra, e gli piace l'azione.


Salice piangente, la Malinconia

Persona bella ma malinconica, attraente, molto empatica, ama le cose belle e di buon gusto, ama viaggiare, sognatrice senza riposo, capricciosa, onesta, può essere influenzata ma è difficile per lei convivere, esigente, con buona intuizione, soffre in amore ma a volte trova sostentamento nel suo compagno.


Fico, la Sensibilità

Persona molto forte, volenterosa, indipendente, non sopporta le contraddizioni o le discussioni inutili, ama la vita, la sua famiglia, i viaggi, i bambini e gli animali, un po' volatile socialmente, giocoso in amore, grande senso dell'umorismo, gli piace l'ozio e la pigrizia, di un talento pratico.

venerdì 26 ottobre 2007

Sha'bi


Ieri sera a lezione con Salua ho scoperto nuovamente lo stile popolare. Le mie conoscenze limitate in materia erano legate quasi esclusivamente al saidi, ma ho scoperto che il saidi fa parte di uno stile più ampio e complesso che si chiama Sha'bi. Ho imparato molto ieri, in fatto di danza e stile e di cultura. Ci siamo proiettate per un'ora nel deserto, abbiamo affondato i piedi nelle dune (con il passo del deserto) e appesantito i fianchi, poi abbiamo girato e con le braccia ci siamo coperte dal sole, abbiamo seguito la musica e i tamburi e con le spalle abbiamo disegnato il simbolo dell'infinito, e alla fine abbiamo alzato un polverone con i passi e i saltelli.


Bellissimo. Mi sono divertita tantissimo e mi sono subito trovata a mio agio, trovo lo stile popolare liberatorio. I fianchi sono liberi, cadono a peso vivo e tutto "dall'ombelico in giù" è attirato dalla terra, le braccia sono vicine al corpo e l'atteggiamento è quello della festa. Stupendo, appena posso vorrei approfondire!

Purtroppo non ho trovato video su youtube che mi piacevano, quindi non ne inserisco. Ma almeno qualche informazione l'ho trovata sul sito di Valentina Mahira e in giro per la rete.
Lo Sha’bi, forma più antica di danza, rivela la gioia e l’energia di una danza popolare che ha in sé il calore e il colore dell’Egitto. La musica che lo ispira reca la magia di strumenti antichi e tradizionali ed è ricca di gioco e poesia, che si esprime nei vari momenti della danza. Sha’bi, è lo stile folk della danza orientale al cui interno rientrano le musiche e le danze tradizionali delle campagne, le quali sono varie e numerose (quella saidi è tra le più note), e quelle ghawazy. La danza è pesante e terrena , i movimenti del bacino sono molto accentuati e le braccia si muovono in modo naturale vicino al corpo. Il costume utilizzato è quello tradizionale che copre l’intero corpo ed i capelli.
p.s. non sono riuscita a trovare una sola foto di danzatrici che ballano questo stile! Peccato, appena ne trovo una la pubblico su photobookblog!

giovedì 25 ottobre 2007

Fisarmonica

Bhè, che sono innamorata della pubblicità è cosa nota... ma al momento adoro questa, Citroen C1 DJ, per due motivi: il primo è che adoro la musica che hanno scelto, a proposito, sapete per caso come si chiama, così me la cerco?? Secondo motivo è la vecchiettina che fa le facce! troppo carina!

Beccatevi la pubblicittà, che è l'unica cosa decente che si trova in tv!

martedì 23 ottobre 2007

Nonna Matilde... 100 anni!


Il 23 Ottobre del 1907 è nata mia nonna Matilde, che oggi compie la bellezza di 100 anni!


Auguri Nonna!!


La scorsa domenica c'è stata una grande festa organizzata dal Comune di Preci e supervisionata da mia mamma e dai miei zii. Una festa meravigliosa e sentita, dove hanno tenuto banco i piccoli pronipoti Ilaria e Giammarco e si sono conquistati la scena gli ultimi arrivati in famiglia, esattamente a 100 anni dalla nascita della bisnonna Matilde, i piccolissimi Matteo e Filippo, nati nel 2007!

Ecco a voi il Comunicato Stampa redatto dal Comune di Preci, che mi è stato inviato ieri dal Sindaco del mio paese di origine e che mi ha davvero emozionato!!


CHI VIVE A PRECI CAMPA CENT’ANNI

Domenica scorsa Preci ha salutato i cento anni di Matilde De Angelis con una grande festa che ha richiamato una forte presenza di amici, parenti e conoscenti, lieti e orgogliosi di dedicarle attenzioni particolari in una giornata così particolare.
Accompagnata dal Sindaco Alfredo Virgili, Matilde ha raggiunto la chiesa di Preci, dove gli è stata dedicata la messa domenicale, durante la quale è stato ricordato anche il marito Pacifico, scomparso cinquant’anni fa lasciando Matilde con tre bambini ancora da crescere, la più piccola, Enrica, di soli dieci anni. Una vita per niente facile dunque, passata adattandosi ai lavori più umili, prima a Preci a lavare per tutti i panni sul fiume, poi a Roma lasciata solo dopo che tutti i figli erano “sistemati” per tornare alla sua amata Preci. Quasi a dimostrare che le tante difficoltà hanno irrobustito, piuttosto che lederli, fisico e spirito, un volto vivacizzato dagli occhi vigili e da un sorriso sempre presente, oltre che dalla battuta ancora pronta.
Con la lettura di un messaggio augurale inviatole dal Papa si è conclusa la messa e Matilde è stata omaggiata dal Sindaco che l’ha ricevuta nella residenza comunale prima di accompagnarla nella sala dove, grazie alla collaborazione tra parenti di Matilde, Suore della Sacra Famiglia e Comune, è stata organizzata una grande festa con tanto di accompagnamento musicale dal vivo, ricco buffet e, ovviamente, una torta gigante.

mercoledì 17 ottobre 2007

PdE - Kubrick e gli altri occhi


La scorsa domenica abbiamo varcato la soglia del PdE per l'attesissima mostra dedicata a Stanley Kubrick.

Non sono un'esperta di cinema come più volte ho detto, ma sono un'appassionata di fotografia, così ho guardato la mostra con i miei occhi, ed oltre alle cose interessantissime di cui ha già parlato david nel suo blog, mi sono tre le parti che mi hanno entusiasmata della mostra:


1) la citazione di Goya "il sonno della ragione genera mostri" in Shining, non vi dico dove, andate a vedere la mostra!!

2) la sala degli obiettivi, con video e spiegazione dettagliatissima dei tipi di lenti scelte, provate, acquistate e usate da Kubrick nei suoi film. La sua precisione nella scelta, lo studio meticoloso mi ha affascinato e incuriosito;

3) ma la vera scoperta della mostra è Weegee. Non potevo immaginare che alcuni suoi scatti fossero presenti in questa mostra, invece... gradita sorpresa!

Oltre a Kubrick c'è anche un bel percorso su Mark Rothko che purtroppo non ho pienamente gustato... ero troppo stanca per apprezzare davvero, consiglio vivamente l'audioguida, se non ci fosse stata lei, dopo la prime 4 ore sarei andata via, abbandonando i fantastici quadri di Rothko.

Il prezzo di entrata è troppo alto, € 12.50 + 5€ di audioguida +4€ di pranzo, soprattutto per chi come non ce la fa a godersi due mostre del genere in un solo giorno. Se il biglietto deve costare così almeno potrebbero farlo durare due giorni, così mi sarei goduta davvero entrambe, avrei potuto parlare un pò di più di Rothko e avrei potuto anche accennare qualcosa sulle sculture di Mario Ceroli.

martedì 16 ottobre 2007

Danza con la Spada - adesso si studia


Finalmente dopo tanta attesa è arrivato il dvd di Bellydance&Blance - the art of sword and shamadan.

Lei è davvero brutta, ma proprio tanto, ma a me non interessa la sua prestanza, voglio conoscere prima dello stage di Salua dedicato alla spada, tutti i segreti di questa Princess Farhana alle prese con questo stile.

Nelle mie prove notturne, la notte e il weekend sono gli unici momenti liberi che ho in questo periodo, ho tentato di fare delle prove, ma il risultato è stato piuttosto fallimentare. L'unica cosa che sono riuscita a fare è stato tenere la spada ferma in testa e camminare avanti e indietro... il problema si pone di fronte a curve e ostacoli. Scendere è un lusso che non posso permettermermi, ho tentato una decina di volte, sarò riuscita a non far dondolare la spada solo una volta!

Adesso vediamo che mi combina la Farhana, ecco a voi un piccolo assaggio del dvd, già sono convinta che quella tenda carta da zucchero diventerà il mio incubo!



lunedì 15 ottobre 2007

Acqua...




Oggi è un giorno speciale, si parla di ambiente! e per parlare di ambiente io parlo di energia, del resto hanno la stessa matrice, la natura. Ogni mattina quando mi lavo il viso e i denti, penso a quanta acqua spreco nell'attesa che diventi calda, e mi domando quante bottiglie potrei riempire solo in quei pochi attimi di attesa. La quotidianità di alcuni gesti mi sconvolgono. Aspetto che diventi calda, poi lascio aperta l'aqua quando mi insapono il viso e mi lavo i denti con lo spazzolino... e lei scorre, giù per i tubi, inutilizzata... sprecata.
C'è un modo per non sprecare acqua? non credo! c'è un modo, forse, per usarla meglio. Di certo, l'acqua che posso risparmiare non andrà a dissetare nessuno che ne ha bisogno, ma almeno avrò la certezza che non sarà buttata lì nei tubi, inutilmente. Cercando in internet ho trovato qualche dato sull'acqua, eccolo qua:

L’acqua in cifre
Anche se la superficie terrestre è coperta per il 71% di acqua, questa è costituita per il 97,5% da acqua salata. L’acqua dolce è per il 68,9% contenuta in ghiacciai e nevi perenni, per il 29,9% nel sottosuolo e solo lo 0,3% è localizzata in fiumi e laghi, e quindi potenzialmente disponibile. Tale quantità corrisponde allo 0,008% dell’acqua totale del pianeta. Si tratta di un quantitativo irrisorio distribuito in modo ineguale sulla superficie terrestre. La maggior parte di essa, infatti, è concentrata in alcuni bacini in Siberia, nella regione dei grandi laghi in Nord America, nei laghi Tanganika, Vittoria e Malawi in Africa, mentre il 27% è costituita dai cinque più grandi sistemi fluviali: il Rio delle Amazzoni, il Gange con il Bramaputra, il Congo, lo Yangtze e l’Orinoco.
Nel mondo, un miliardo e 400 milioni di persone del pianeta non hanno accesso all’acqua potabile. Il rischio è grande che nell’anno 2025, quando la popolazione supererà gli 8 miliardi di esseri umani, il numero delle persone senza accesso all’acqua potabile aumenti a più di 3 miliardi.
In media ogni abitante del pianeta consuma oggi il doppio di acqua rispetto all’inizio del 1900, e globalmente, il consumo mondiale di acqua è circa decuplicato solo nell’arco di un secolo.
Negli ultimi cinquant’anni la disponibilità d’acqua è diminuita di tre quarti in Africa e di due terzi in Asia. La FAO prevede che nel 2000 saranno almeno 30 i paesi che dovranno far fronte a crisi idriche croniche.
In Africa la disponibilità di acqua potabile, reti fognarie e servizi igienici è ancora molto lontana da uno standard accettabile, soprattutto nelle aree rurali, dove meno del 60% della popolazione dispone di acqua potabile e meno della metà di servizi igienici.
In Papua Nuova Guinea il 70 % della popolazione non ha accesso all'acqua, in Zambia la percentuale è del 73% e in Burkina Faso sale al 78%.
Un cittadino nordamericano utilizza 1.700 metri cubi di acqua all’anno; la media in Africa è di 250 metri cubi all’anno. La Commissione mondiale per l’acqua indica in 40 litri al giorno a persona la quantità minima per soddisfare i bisogni essenziali. Con circa 40 litri noi italiani facciamo la doccia, per gli altri rappresenta l’acqua di intere settimane.
800 milioni sono le persone che non hanno un rubinetto in casa e secondo le stime dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, più di 200 milioni di bambini muoiono ogni anno a seguito del consumo di acqua insalubre e per le cattive condizioni sanitarie che ne derivano. Complessivamente si stima che l’80% delle malattie nei Paesi del Sud del mondo sia dovuto alla cattiva qualità dell’acqua. Sono fondamentalmente 5 le malattie di origine idrica: 1) malattie trasmesse dall'acqua (tifo, colera, dissenteria, gastroenterite ed epatite); 2) infezioni della pelle e degli occhi dovuti all'acqua (tracomi, lebbra, congiuntivite e ulcere); 3) parassitosi legate all'acqua; 4) malattie dovute ad insetti vettori, ad esempio mosche e zanzare; 5) infine, malattie dovute a mancanza di igiene (taeniases).
L’Italia è prima in Europa per il consumo d’acqua e terza nel mondo con 1.200 metri cubi di consumi l’anno pro capite. Più di noi soltanto gli Stati Uniti e il Canada. Rispetto i parametri europei non possiamo invece che passare per spreconi: gli italiani consumano quasi 8 volte l’acqua usata in Gran Bretagna, dieci volte quella usata dai danesi e tre volte quello che consumano in Irlanda o in Svezia. Allarme sullo spreco anche da parte del WWF che annuncia la disponibilità d’acqua dolce in Italia sta scendendo dai 2.700 metri cubi pro capite ai 2.000 metri cubi.

Bene! e da qui http://www.greencrossitalia.it/ si possono trovare dei consigli e delle dritte per usare al meglio l'energia.

Ahh! dimenticavo di scrivere perchè oggi è un giorno speciale: oggi è il Blog Action Day dedicato all'ambiente!

mercoledì 10 ottobre 2007

Fumando espero

Da ieri sera ho in testa questa canzone... colpa della riproduzione casuale del mio Pink-pod! Così ecco qua il testo con tanto di traduzione, gentilmente fornita da questo blog. Canzone scritta nel 1922, qui si può leggere il testo e ascoltare la musica!

Fumando espero
Fumando aspetto

Fumar es un placer, genial, sensual.
Fumare è un piacere,geniale, sensuale.
Fumando espero al hombre a quien yo quiero,
Fumando aspetto l’uomo, quello che io amo,

tras los cristales de alegres ventanales.
fra ai vetri delle variopinte vetrate.

Y mientras fumo, mi vida no consumo
E mentre fumo, la vita non consumo

porque flotando el humo me suelo adormecer…
perchè mentre il fumo volteggia solitamente mi addormento….

Tendida en la chaisse longue soñar y amar…
Distesa sul sofà, sognare e amare…

Ver a mi amante solícito y galante,
vedere il mio amante servizievole e galante,

sentir sus labios besar con besos sabios,
sentire le sue labbra baciarmi con baci sapienti,

y el devaneo, sentir con más deseose
il passatempo, sentir ancor più desiderio
cuando sus ojos veo, sedientos de pasión.
quando vedo i suoi occhi assetati di passione.

Por eso estando mi bien, es mi fumar un edén.
Per questo mio star bene, il mio fumare è un paradiso.
Dame el humo de tu boca.
Dammi il fumo dalla tua bocca.

Anda, que así me vuelvo loca.
Fallo, così divento pazza.

Corre que quiero enloquecer de placer,
Sbrigati, che voglio impazzire di piacere

sintiendo ese calor del humo embriagador
sentendo il calore del fumo che ubriaca

que acaba por prender la llama ardiente del amor.
che finisce per accendere la fiamma ardente dell’amore.

Mi egipcio es especial, qué olor, señor.
Il mio egiziano è speciale, che odore! signore!

Tras la batalla en que el amor estalla,
Dopo la battaglia che l’amore fa esplodere,

un cigarrillo es siempre un descansillo
una sigaretta è sempre rilassante,

y dunque parece que el cuerpo languidece,
e comunque pare che il corpo illanguidisca

tras el cigarro crece su fuerza, su vigor.
e dal sigaro prenda la sua forza e il suo vigore.

La hora de inquietud con él, no es cruel,
L’ora dell’attesa con lui non è crudele,

sus espirales son sueños celestiales,
le sue spirali sono sogni celestiali,

y forman nubes que así a la gloria
su bene formano nubi che così passano alla gloria,

y envuelta en ella, su chispa es una estrella
e, avvolta in quelsta, la favilla è una stella

que luce, clara y bella con rápido fulgor.
che brilla, chiara e bella con rapido luccichio.

Por eso estando mi bien /es mi fumar un edén.
Per questo mio star bene, il mio fumare è un paradiso.

martedì 9 ottobre 2007

Le grandi danzatrici - Naima Akef


Torno a parlare di grandi danzatrici, questa è la volta di Naima Akef.
Una delle danzatrici più famose ed amate d'Egitto, una vera star insieme a Samia Gamal, diventate delle vere e proprie leggende.

Naima Akef nasce a Tanta sul Delta del Nilo il 7 ottobre del 1929 in una famiglia circense, dove inizia già a quattro anni come acrobata. Subito dopo inizia la sua carriera come danzatrice, che la vede protagonista nei più importanti locali del Cairo, e in brevissimo tempo diventa una star del cinema in Egitto, grazie al regista Hossein Fawzy.

Muore giovanissima, a 37 anni, stroncata da un cancro, ma resta un mito!

Ciò che la rende memorabile è il suo stile e la sua elasticità, che la rendono una vera star e poi devo ammettere che quel suo modo un pò zingaresco di presentarsi... mi piace!

Ecco qualche video!





lunedì 8 ottobre 2007

Photobookblog


Dopo un weekend di ingrasso e tango, ritorno a scrivere e riprendo la mia dieta... con molta fatica!

Vi presento Photobookblog, un progetto in progress che ha l'obiettivo di raccogliere immagini. Il sogno di partenza era creare un libro, di quelli di carta, con le pagine patinate e la copertina rigida, dove raccogliere le foto più belle di danza orientale, e l'idea era nata cercando tra gli scaffali delle librerie, dove ci sono una gran quantità di libri fotografici dedicati alla danza classica, contemporanea, al tango o al flamenco ma nessuno dedicato alla danza orientale. Anche cercando in rete si trovano pochissime foto di qualità e quelle poche sono da ricercare attentamente in canali non sempre accessibili. Così volevo raccogliere delle belle foto e metterle tutte insieme in un libro; ovviamente non è possibile, senza mezzi, conoscenze ed esperienza. Così il mio libro me lo sono fatto on line, dove raccolgo non solo foto di danza, ma tutte le foto che mi piacciono, fatte da chiunque, trovate in rete o caricate dal pc.

La mia raccolta inizia adesso, ma presto sarà ricca di immagini. Se trovate o avete delle foto mandatemi tutto e io le insierisco nella galleria!! Più immagini aggiungiamo meglio sarà!
Dai dai dai... verrà fuori un librone meraviglioso!
baci

giovedì 4 ottobre 2007

Il giorno dopo... Tango


Siamo arrivati al momento del resoconto!

Questo nuovo anno di tango è partito con il botto... quasi vero e proprio a dir la verità!! Finalmente ho imparato il nome del passo che mi piace tanto e che ovviamente non viene!

Colgada. Spiegare la colgada non è roba da poco, è un passo bellissimo... gli faccio la corte dalla prima volta che l'ho visto fare, e adesso finalmente è arrivato anche il mio/nostro turno!!
La resa?? un mezzo disastro... ho la schienae gli addominali doloranti, ma non vedo l'ora di riprovarla mille volte finchè non viene bella bella e perfetta! ci vorrà un pò di tempo... forse più di un pò, ma ce la possiamo fare!!

Ecco un video dove ci sono alcuni passi che abbiamo studiato ieri a lezione, beeeelli... c'è anche la colgada. Per chi non era ieri a lezione o non la conosce è una specie di compasso fatto con la gamba! Meravigliosa!!





link alla foto: http://www.flickr.com/photo_zoom.gne?id=199150119&size=m

mercoledì 3 ottobre 2007

Si ricomincia... Tango


Questa sera si ricomincia.

Come il primo giorno di scuola un filino di emozione, he sì, perchè stasera riprende il corso di tango!

Non abbiamo smesso di ballare, ma lo spirito della lezione è un'altra cosa, ballare e vedere gli altri ballare insegna a rubare qualche trucchetto, ma io... non sono in grado di metterli in pratica, se non mi metto con la testa a lavorarci non entrano, è come se fossero rubacchiati e quindi un pò sporchi, privi di tecnica.

Quest'anno grandi obiettivi... almeno in teoria! Il primo, la milonga e poi un'altro passo di cui non ricordo il nome (veramente non mi ricordo nessun nome dei passi!) e poi imparare a non parlare mentre si balla e a farmi guidare. Lasciarsi andare. Ma come si fa? Ancora devo capire se ci vuole impegno o totale abbandono, se serve l'ultimo dei due la vedo dura. Ma ci proviamo. Abbiamo sei mesi di lezione intense e un Festival pieno di eventi in mezzo da spulciare!

Buon tango!
p.s. la foto l'ho presa da Flickr, ecco il link http://www.flickr.com/photos/amenfoto/49106212/
pur avendo l'account non lo avevo mai usato per fare delle ricerche di immagini, assurdo non vi pare? qui si trovano le immagini di tango più belle, quelle fatte dalle persone che gironzolano per le milonghe e per il mondo in cerca di tango. Se fate un giretto troverete un sacco di cose divertenti!

lunedì 1 ottobre 2007

Ghada Amer


Dal 25 maggio al 30 settembre 2007 le opere di Ghada Amer sono state esposte al MACRO, Museo d'arte Contemporanea di Roma.

Purtroppo ho saputo della mostra troppo tardi per poterne parlare qui prima di andarci... infatti ho avuto la fortuna di vedere le sue opere ieri pomeriggio, ultimo giorno della mostra. Altro rammarico, quello di non aver potuto fare le foto, nonostante la mia coolpix fosse bella carica e pronta nella borsa e una tizia cinese scattasse a tutto andare. Ma, i tipi del museo mi hanno detto "niente foto" ed ho dovuto sottostare... nonostante la cinese... vabè lasciamo stare.

L'interesse per questa artista è nato dalla curiosità che ha scaturito in me lei come donna. Volevo vedere cosa produce una donna egiziana, un'artista che usa il ricamo sulla tela insieme al colore, che usa e consuma gli stereotipi legati alla donna (sia nell'immaginario maschile che femminile) per raccontare le donne. Ho visto la mostra e sono rimasta esterefatta. Davvero eccezionale. Ecco di seguito la scheda della mostra, tutto quello che c'è da sapere su di lei e sulla sua arte, e in particolare sulla mostra appena terminata al MACRO.

Da Exibart la sua biografia: Ghada Amer artista egiziana, da tempo trasferitasi a New York, presenta nella sua prima personale italiana cinque opere inedite di grandi dimensioni pensate dall’artista per lo spazio della galleria con le quali, grazie alla traccia labile del filo sulla tela parzialmente dipinta, cita episodi per lo più connessi al mondo dell’erotismo femminile.“Ho iniziato a ricamare perché volevo trovare il ‘ferro del mestiere’ femminile per eccellenza, per parlare delle donne. Così ho deciso di rimpiazzare il pennello con l’ago. Il ricamo ha a che fare con l’essere donne, femminili al di là di ogni convenzione. Il mio lavoro parla del ruolo della donna nella cultura in cui sono cresciuta: le mie opere, riproducendo immagini pornografiche con il ricamo, cercano di andare oltre una visione convenzionale della donna utilizzata nella società occidentale e di ribaltare lo stereotipo dell’oggetto del desiderio mostrando immagini di godimento e piacere sessuale praticato autonomamente dalle stesse. La ripetizione della medesima immagine vuole riempire la superficie della tela; la scelta della modalità espressiva del ricamo ha per me rappresentato la sfida di dover competere con una composizione pittorica tradizionale. Ed amo l’idea che questo possa rendere il messaggio più efficace”.

E poi ecco la scheda completa della mostra conclusa ieri al MACRO, da Teknemedia.net:

"Prima mostra in uno spazio pubblico italiano per l’artista egiziana Ghada Amer, presentata al Macro in concomitanza con Paolo Canevari e Atelier Van Lieshout. Nelle Sale Macro, l’artista presenta circa quaranta opere rappresentative della sua produzione dagli anni Novanta ad oggi, contraddistinte da una tecnica mista di ricamo, gel, acrilico e pastello. Fili multicolori, lasciati volutamente in eccesso come espansione pittorica, disegnano immagini ripetute che fungono da preparazione della tela all’intervento secondario del colore. Così che a prima vista i quadri rievocano l’espressionismo astratto, ma ad una attenta osservazione il messaggio appare sfrontatamente femminile e figurativo

Ghada Amer rielabora l’immaginario erotico maschile delle riviste pornografiche, ricamando pazientemente profili di donne nell’atto della masturbazione; liberando l’espressione sessuale, la capacità di provocarsi autonomamente piacere diminuisce l’influenza maschilista. Le immagini erotiche, ripetute, intrecciate e sovrapposte a diversi livelli di dimensione, danno vita ad una trama cromatica dal piacevole sapore folk, in cui convivono astrazione orientale e figurazione occidentale. Nell’ultima serie di disegni, dal titolo Breathe Into Me (2003-05), il fumetto e il cartoon disneyano si mescolano al filone porno, generando immagini dissacranti: baci saffici e nani esterrefatti, cenerentole, principesse e stelline erotiche alla Manara.

Chiara la necessità liberatoria del sesso di contro alla rigida cultura islamica: a monito dei soprusi inflitti alle donne Amer espone un burqa ricamato a mano. Comunque rispettosa delle tradizioni, Amer usa spesso l’arabo e i versi del Corano nelle sue opere. Interessata al valore del linguaggio e al potere della semiotica, a partire dalla metà degli anni Novanta realizza grandi tele ricamate con l’ausilio della parola, sviscerata nei suoi diversi significati. Si pensi all’installazione Barbie Loves Ken, Ken Loves Barbie (1995- 2004) ed in specie alle ultime tele realizzate sulle definizioni inglesi di Desire, Torment, Absence (proseguo di quelle in arabo su Love, Peace, Emergency e Freedom presentate alla galleria Francesca Minini di Milano).

Isolate dal contesto e trascritte col ricamo in proporzioni spettacolari, le parole sono libere di tornare alla significazione: la volontà di Amer è di ritrovarne un senso nella babele linguistica dell’occidente contemporaneo. Nelle opere giovanili il ricamo è più essenziale e le tele, sgombre dai grafismi di colore, raffigurano stereotipi femminili commerciali: donne al supermercato, davanti al televisore o impegnate in occupazioni domestiche (La femme qui repasse, 1992; La femme qui zappe, 1992). A differenza, nella produzione più recente il cucito è linea disegnativa vera e propria al cui interno la pittura, per Amer espressione d’arte prettamente maschile, è allineata e stesa, come sottomessa, al contorno del filo. Sostituendo i pennelli, il filato, con gran gioia delle pratiche femminili, rivendica il suo valore di nuovo media artistico."

Welcome Filippo


Cari tutti,
apriamo la settimana con una notizia dolcissima:

Sabato 29 settembre alle 14.15 è nato Filippo, il mio secondo nipotino! La mia sorellona Federica sta abbastanza bene (per quanto si possa stare bene dopo un parto!) e domani se ne andrà a casa con il suo secondo fagottino.

Giammarco, il fagottino numero uno, l'ha presa come un pugno allo stomaco, ma anche lui, per avere tre anni l'ha presa piuttosto bene!!

Benarrivato al mondo Filippo, vedrai che non fa così schifo come sembra, almeno per i tuoi prossimi vent'anni, poi iniziano i guai!
baciiii!!

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