lunedì 3 marzo 2008

Super WE! - parte seconda

Come promesso, un resoconto di domenica. Data la penuria della nostra condizione economica (la ricerca di una casa e soprattutto l'accumulo di soldi ci sta facendo diventare asociali!!!) le nostre amate visite alle mostre si sono drasticamente ridotte, predilegendo nella maggior parte dei casi mostre gratuite. Fortunatamente siamo amanti anche dell'arte contemporanea, così ci siamo potuti dedicare al The Road to Contemporary Art.
David mi aveva avvertito "Fra, è una fiera, hanno voluto unire il mercato dell'arte e l'esposizione", Ok, proviamo.
Ecco le nostre tappe.

Abbiamo aperto il giro di mostre alle Terme di Diocleziano, un luogo meraviglioso che si sposa a meraviglia con l'arte contemporanea. Per arrivare all'ingresso abbiamo attraversato una festa peruviana, dove tantissime persone banchettavano e offrivano dolci fatti in casa ai passanti, bellissimo.
Ho trovato questo ciclo di "opere" un pò troppo cervellotica, mi ha fatto pensare alla pubblicità del parmigiano dove due intenditori di arte parlano di quanto sia poetico un broccolo verde... ecco... ce ne erano molti!
Delle tante "opere" poche mi sono rimaste impresse e credo che, dal mio punto di vista, valga la pena citare. La prima è questa:


Sembra avorio, sembra arte classica giapponese, in realtà è il materiale che si usa per isolare le pareti e che nell'arte e nell'artigianato è molto di moda ultimamente. L'effetto è molto bello, sembra cera d'api, sembra morbido, ma da lontano inganna. Bello. Non chiedetemi chi sia l'artista, il clima non mi ha messo a mio agio e ho vagato disordinatamente.
Subito dopo la mia attenzione è stata colpita da questa:


Milioni di morti fanno meno male di una zampa ferita di VedovaMazzei. Ora, la cosa che mi ha colpito è stata la pella incisa, l'uso della luce e soprattutto la statua imballata nella nicchia sovrastante alle poltrone. Ecco, quella non era un'installazione. Era un reperto impacchettato come altri all'interno delle Terme, ma guarda caso in quel contesto mi ha ricordato il famoso broccolo verde di cui sopra... Andiamo avanti. David mi cerca e mi ferma (alle mostre siamo due estranei...) per dirmi che dietro a un quadro c'è una foto di Nan Goldin. Wow! Adoro Nan Goldin, sono passata davanti a quella foto già prima e ho pensato "Bella questa foto!" ma non ho cercato nemmeno di vedere di chi fosse... così ecco qua il mio reperto impacchettato...

Usciti da qui un pò sconcertati abbiamo attraversato Piazza della Repubblica e ci siamo soffermati davani alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli dove David si ferma e dice "Bello questo portone!! ma c'era prima?" e io "Bho, mi sembra Mitoraj!!!" e David "Sì, mò è tutto Mitoraj".
... Ebbene il portone era di Mitoraj... capito???!!! Puzzone! Eccolo, la foto è di Davi e il mio riconoscimento piuttosto banale, visto che questo scultore ha il marchio di fabbrica!!


Tra chiacchiere, prese in giro per Mitoraj e risate ci siamo spostati a Palazzo Rospigliosi, un palazzo molto bello... dove all'interno riscopro lei... Nan Goldin. Questa volta però la fotografia mi ha parlato di lei, e io l'ho riconosciuta all'istante. Così ho fermato il tempo, come ha fatto lei in quel doloroso autoscatto. Eccomi con lei...


Ed infine siamo andati al Tempio di Adriano. Qui a Piazza di Pietra, dove abbiamo goduto diverse volte di suggestive installazioni, mi sono ritrovata in un "mercatino" tipo ponte milvio o porta pia. Una tristezza, il vero svilimento. Lo so, lo so, è solo la realtà, è solo il motore dell'arte, il mercato... ma non voglio più vederla così, io non voglio vedere l'arte, la voglio godere. Per godere l'arte ho bisogno di un'allestimento, di un percorso (che non necessariamente seguirò). Ma così... è davvero un peccato. Tutti questi stand con un tavolino, dove troneggiava sempre un Apple, e stanchissime mercanti d'arte al cellulare, con i loro occhiali colorati e i loro completi firmati. No... non è un posto per me. Datemi un libro, un catalogo e un'audioguida, un'allestimento e una bella luce che valorizzi quello che sto vedendo. Piazza di Pietra per me è bocciata. Non mi è piaciuta affatto. Eccola...


Per fortuna poi ci siamo fatti una bella passeggiata al Pantheon... e abbiamo chiuso la serata prima con un mittttico autoscatto e poi con il Dr. House.

Baci

P.s. per una critica delle varie mostre consiglio Artsblog, le mie sono opinioni ovviamente, io vivo l'arte di pancia! ;-)

5 commenti:

Vale ha detto...

Frà, bellissimo questo post! mi hai fatto scoprire un sacco di cosine curiose...
Prossime mostre tienmi presente...promesso che sarò una silenziosa estranea anch'io! ;-)

P.S. il portone è bellissimo...ora mi spulcio anche i link!

David ha detto...

La cosa più bella della giornata d'arte come sempre arriva per caso, la scoperta del portone di Mitoraj...bello scoprirlo per caso.
Concordo in pieno con Fra sull'allestimento della fiera e su Piazza Adriana...però parafrasando un film potrei dire "E' l'arte bellezza"....

luce ha detto...

Complimenti mi ha affascinato un sacco la foto in cui si vedeva il tuo riflesso è stato come se davvero fossi entrata nell'opera stessa.

francesca ha detto...

grazie! sono contenta che il post sia piaciuto. Per me le mostre sono un momento da godere... e se posso fotografo sempre le cose che mi colpiscono. l'autoscatto riflesso lo faccio spesso... se la foto mi colpisce... è un bel ricordo!
baci

francesca ha detto...

grazie! sono contenta che il post sia piaciuto. Per me le mostre sono un momento da godere... e se posso fotografo sempre le cose che mi colpiscono. l'autoscatto riflesso lo faccio spesso... se la foto mi colpisce... è un bel ricordo!
baci

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