martedì 5 febbraio 2008

Oum Kalthoum - attenzione... post lungo!!! :)


Avrei dovuto parlare della stazione termini, collegare il discorso alla mia pessima giornata e alla mia voglia di evadere, magari di partire, con il primo treno, poi avrei dovuto riunire il tutto alla mostra fotografica vista domenica... ma non l'ho fatto... e almeno per stasera non lo farò.
Prima di andare a docciarmi di dosso la lezione di danza, voglio approfondire un personaggio di cui dovrei sapere tutto, ma che in realtà conosco poco e solo per alcune canzoni.

Il perchè è semplice, la nostra insegnante ci dice sempre "una danzatrice può dirsi tale solo se ha ballato almeno una volta nella vita una canzone di Oum Kalthoum". Ma ballare non sta per "muoversi", sta per "entrare nella musica", e ogni volta sembra un'impresa impossibile. In effetti credo che lo sia.


Oum Kalthoum
. L'ho conosciuta a lezione di danza di Salua, lei la adora, si emoziona anche a raccontarci di questa cantante. Inizialmente non avevo dato troppa importanza alla cosa, ok, le piace, finisce lì la cosa. Poi però entro da Feltrinelli e vado alle guide turistiche, mi tuffo in un attimo nella guida (enorme) dell'Egitto, David mi guarda e scuote la testa (della serie... guardatelo lì, perchè con me non ci andrai!! sigh! penso io) ma vado avanti. Tra le pagine appare una foto di questa donnona, con occhialoni scuri, e poi ancora pagine su di lei, e sulla massa di persone che è accorsa ai funerali. Attenzione, penso... non è proprio una sconosciuta. Approfondiamo.

Dal sito Arab.it ho trovato notizie interessanti sulla sua biografia. La versione integrale la trovate qui.

Oum Kalthoum (il suo nome completo: Oum Kalthoum Ibrahim al-Sayyid al-Baltaji) nacque nel 1904 in un piccolissimo villaggio egiziano del Delta del Nilo, da un'umile e devota famiglia di agricoltori.
Nel 1928 finalmente, raggiunse la celebrità grazie all'innovazione della radio: la sua voce straordinaria ebbe una grandissima diffusione. Le sue canzoni iniziarono ad essere trasmesse tutti i giovedì sera da un piccolo programma radiofonico, finché lei divenne, nel 1934, l'artista più trasmessa dalla Radio Nazionale Egiziana. Il successo le permise di prendere in mano le redini della sua carriera; dal 1938, infatti, Oum Kalthoum cominciò a prodursi da sola e a negoziare i suoi contratti. In questo periodo le sue canzoni erano musicate dal compositore Muhammad Al-Qasbaji e scritte da un gran poeta, Ahmad Rami, il quale l'amò (pare non ricambiato) di un amore forte e sincero per tutta la vita . . .

Alta, dalla capigliatura nera e con una forte personalità, ai concerti affascinava gli ascoltatori con il timbro inconfondibile e inimitabile della sua voce e gettava il pubblico in un delirio di rapimento estatico. Le sue canzoni erano per lo più poemi epico-lirici che duravano tra i 30 e i 60 minuti; c'era, generalmente, un'introduzione strumentale di circa dieci minuti al cui termine faceva ingresso lei, regalmente accolta da fragorosi applausi. La sua voce impostata, sonora, melodiosa, piacevole era maestra nell'arte dell'interpretazione e sempre riusciva a coinvolgere il pubblico che, entusiasta, irrompeva, durante i numerosi concerti, in risonanti applausi e commenti di pura commozione.
Oum Kalthoum, colei che poteva, con la sua straordinaria voce, spingere gli ascoltatori a ridere o portarli alle lacrime, divenne verso la fine degli anni '40 il simbolo della canzone araba e, da allora in poi, la sua vita venne identificata con la storia dell'Egitto moderno. La sua fama, seconda solo a Nasser, era tale che le notizie politiche importanti erano mandate in radiodiffusione prima dei suoi concerti. Negli anni '50 l'Egitto aveva due sole incontrastate guide: l'eroe carismatico Gamal Abdel Nasser e "la sfinge eterna", la "Stella dell'Oriente", Oum Kalthoum, signora senza figli, ma madre di tutto l'Egitto.
Nel 1954 si sposò con il dottore Hassan El- Hifnawi, mettendo fine ad una lunga serie di scacchi sentimentali.
Tra il '50 ed il '60, gli anni del suo più alto splendore artistico, fu soprannominata "Ambasciatrice dell'arte araba" e la sua importanza era tale che ovunque veniva accolta con cerimoniali degni di capi di stato.
Agli inizi degli anni '70 la sua salute, già delicata, andò peggiorando, perturbando sempre di più la sua vita professionale e spesso costringendola ad annullare dei concerti. Il 21 gennaio 1975 Oum Kalthoum fu colpita da un malore violento che la portò alla morte il 3 febbraio dello stesso anno, mentre i giornali e la radio di tutto il mondo arabo informavano gli ascoltatori minuto per minuto sulle sue condizioni di salute.
Il suo canto sublime è stato applaudito in tutte le regioni d'Egitto ed in tutto il mondo arabo. Ha cantato per celebrare la fusione tra Siria ed Egitto, per il crollo della monarchia irachena, per la sottratta Palestina e per le donne libiche; ha cantato per gli uomini che lavoravano negli sperduti cantieri del deserto, per i contadini divenuti operai, costruttori e soldati. Ognuno poteva in quella voce sentire la propria sofferenza, il proprio passato, il proprio presente, la propria patria, ognuno poteva, in quella voce, sentire se stesso.
Duecentottantacinque sono le stupende canzoni del repertorio di Oum Kalthoum che, tutt'oggi, rimane la rappresentante più ammirata e conosciuta della tradizione classica della musica araba. La sua notorietà e l'amore sincero che migliaia di persone provavano per lei, fece sì che nemmeno la morte poté diminuire la sua fama che, ben presto divenne mito.
Nel 1975, tutti furono presenti al suo funerale: stelle del cinema, poeti, ambasciatori, ministri. Più di tre milioni di ammiratori che, in lacrime, volevano dare a Oum Kalthoum l'ultimo arrivederci. In realtà il funerale non fu l'ultimo saluto. Il 28 dicembre 2001 al Cairo è stato inaugurato un museo dedicato alla musica e alla vita di questa grande cantante.

Lo stile di scrittura mi ricorda i racconti de "Le Mille e una notte", uno stile così... barocco... no?! mi piace!
Ecco, nelle mie navigazioni ho trovato anche qualcosa di più interessante e più concreto di tutto questo... qualche appassionato ha raccolto i video delle esibizioni di questa eccezionale cantante in un myspace a lei dedicato. Qui http://www.myspace.com/umkalthoum si possono vedere e ascoltare le sue performance canore.

Nota di colore. Se avete letto non vi sarà sfuggito che il poeta che scriveva le canzoni per lei, era anche innamorato di lei, ecco, c'è un libro che parla di questo amore: Ti ho amata per la tua voce di Sèlim Nassib. Non ho letto il libro, ma ne ho sentito molto parlare. Quando lo leggerò vi dirò...
Per il momento... mi basta questo, ho cercato e trovato info interessanti e utili alla mia autostima. Mi basta, e spero che domani sia una giornata migliore. Il martedì nero di Fra :)

5 commenti:

Vale ha detto...

Sorry per il martedì nero...Oggi c'è il sole e spero sia tornato il sereno anche per te.

Per quanto riguarda il libro...LEGGILO LEGGILO LEGGILO.

Io l'ho letteralmente divorato.
In genere non amo le storie d'amore, a maggior ragione quelle tormentate, ma questa è riuscita a commuovermi...E' toccante come la musica di Oum...E non finirò mai di essere grata a Salua per avercelo consigliato.

Per finire...TU BALLERAI PRESTO UNA SUA CANZONE. Ne sono sicura, anzi LO SO.
Non lo dimenticare!!!

David ha detto...

Bello il post e bella la storia raccontata. Un consiglio per uscire dalle giornate nere è proprio quello di sdraiarsi, spegnere la luce, chiudere gli occhi e lasciarsi portare via dalla musica...se esce anche qualche lacrima no problem è il corpo che si purifica...

Nina ha detto...

Il mio primo stage è stato proprio su di lei e naturalmente era organizzato da Salua :) e non l'ho mai scordato forse anche perchè era il primo; lei è stata non solo un'artista straordianria am anche una donna capace di rapire e affascinare tutti dai politici agli ambasciatori ai contadini egiziani...un vero miracolo della natura! Bel post Franci grazie :)

Nina ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

La giornata sarà stata nera ma a lezione non l'hai dimostrato...e sei stata bravissima.
Leggerò anche io a breve il libro, sono troppo curiosa...
P.S. Se vuoi ci vengo io in Egitto con te!!!!
Cipofra

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...