mercoledì 19 dicembre 2007

Auguri a me - 1 anno laureata

Lo scorso anno a quest'ora mi sono laureata. Una bella soddisfazione, sono stata felice di aver raggiunto l'obiettivo. In molti, primo fra tutti David, mi hanno detto "... vedrai quanto ti mancherà poi!" e io "non credo proprio!". A distanza di un anno avevo ragione io, non mi manca per niente, anzi, come lo scorso anno, quando davanti alla commissione pensavo "ma che ci sto a fare io qua, questi nemmeno mi ascoltano!" oggi penso lo stesso. Ma che ci stavo a fare lì!? Il mio relatore mi ha lodata come se fossi una delle sue migliori allieve, i miei genitori se la sono bevuta, in realtà non ho nemmeno fatto l'esame con lui, l'ho visto una sola volta e solo per farmi dire "ah, brava, insomma chi ti segue?". Mi manca tutto questo? No. Mi manca la iena che mi ha seguita e che mi ha fatto laureare una sessione dopo perchè lei doveva fare il dottorato? No... anzi se la incontro ancora oggi rischia grosso.
Una cosa di bello in tutto questo c'è. La mia tesi. Secondo me è la cosa più bella che ho fatto, il mio orgoglio. Non solo il contenuto, ma la presentazione, la grafica; è proprio un bel lavoro, ne sono fiera. Quindi, visto che questo è il mio blog, e faccio come mi pare, ci piazzo anche l'abstract della mia fantastica tesi, dove racconto della mia passione, la fotografia.
Forse non lo leggerà nessuno, non importa. David l'ha letto, mille volte, e mi ha aiutato a scriverlo. Mi basta.
Auguri a me!
Eventi multiculturali nella realtà metropolitana di Roma: FotoGrafia Festival 2005 – Oriented
Abstract

Roma è una metropoli multiculturale con una intensa vita culturale, fatta di eventi e manifestazioni. Fra questi eventi, da cinque edizioni il Festival FotoGrafia celebra la fotografia e la città di Roma, attraverso gli scatti di grandi fotografi.
Il nostro lavoro pone l’attenzione su Oriented, l’edizione 2005 del Festival, e intende dimostrare che FotoGrafia è un evento multiculturale, mostrando attraverso l’analisi delle quattro fotografie selezionate, che queste racchiudono il concetto di “memoria transculturale” e tendono a veicolarlo, poiché sono strumenti visuali nella contemporaneità. La memoria è intesa non come elemento statico, ma come fattore dinamico, prodotto da identità molteplici e fluide, da zone di confine.
Il percorso parte dalla definizione delle basi teoriche di riferimento. Abbiamo ritenuto utile ai fini dell’analisi utilizzare la visual culture, un approccio che si basa su contributi interdisciplinari per analizzare tutto ciò che rientra nella comunicazione visuale (Capitolo 1). Prendendo le basi da Nicolas Mirzoeff e Augusto Pieroni, è stato elaborato un modello di riferimento per impostare la metodologia di analisi (Capitolo 2), costruita su due percorsi paralleli: da un lato, applicando gli strumenti di analisi di Mirzoeff (Visualità, Virtualità, Cultura), e dall’altro applicando gli strumenti di Pieroni (Forme, Contesti, Contenuti).
In seguito abbiamo illustrato il campo di indagine, Roma, considerando in particolar modo gli aspetti puramente multiculturali della metropoli nella contemporaneità (Capitolo 3). Una volta individuato e chiarito il campo di indagine, abbiamo illustrato l’oggetto del nostro studio: FotoGrafia Festival (Capitolo 4). Successivamente abbiamo proceduto all’analisi di quattro fotografie scelte dal catalogo ufficiale del Festival FotoGrafia 2005 – Oriented, basandoci sul metodo individuato. Le fotografie scelte sono: Wrestlers on Ghat (1990) di Raghu Rai, Untitled (1999) di Adi Nes, S21 Toul Sleg (2000) di Nicolas Pascarel, Beirut (1991) di Gabriele Basilico.
Dall’analisi delle fotografie emerge che nonostante la diversità di stili, linguaggi e background dei fotografi scelti, un elemento rimane costante: la memoria. Le fotografie dimostrano che conservare la memoria vuol dire conservare la propria cultura, imparare a conoscere le altre culture e farle proprie, imparare a disorientarsi dentro ciò che non si conosce per trovare nuove strade da percorrere. Dall’analisi è emerso come, nonostante le diversità, in ogni fotografia è presente un rimando alla cultura di appartenenza del fotografo e un rimando al resto del mondo. Il porsi oltre i propri confini geografici e culturali, come hanno fatto alcuni tra i fotografi che abbiamo analizzato, o semplicemente guardare al proprio interno per studiarlo tecnicamente e cercarne le diversità, come ha fatto il maestro indiano Raghu Rai, vuol dire porsi in una prospettiva metodologica transculturale.

4 commenti:

David ha detto...

hai visto però che qualcosa di buono lo hai fatto...e ti assicuro che la tesi è molto bella...lo dico sinceramente ;)

Bè auguri auguri!! io domenica 16 dicembre (me lo hai ricordato tu) ho compiuto 4 anni dalla laurea...mi sembra un'eternità!

Nina ha detto...

Bello l'abstract, me no male che fai come ti pare...:)continua a regalarci suggestioni ;)

Francysing ha detto...

'Gurriiiiiii!!! Mi sono dimenticata, persa dietro a TNT... grrr... Sìsì, la tua tesi era bellissima :)) Io non ho visto la discussione però sono venuta a darti sostegno... :)

A Davi... siamo proprio vecchi (anche a me lo ha dovuto ricordare mia suocera che il 3 dicembre erano 4 anni dalla discussione).

Vale ha detto...

E' già passato un anno...!
Augurissimi!!!

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