venerdì 24 luglio 2009

Rientro


Eccomi di ritorno.
Una settimana è passata dal mio rientro a Roma, è volata.
Il Tangolab è stato divertente, entusiasmante. Lo sospettavo, ma non immaginavo un tale coinvolgimento!
Era tanto tempo che non ci regalavamo una vacanza e questa soluzione è caduta perfettamente nelle nostre tasche e nelle nostre voglie. Amici, tango e Sicilia.

Sì, era necessario staccare la spina, nel vero senso della parola. Il computer è divetato parte integrante della mia vita, e se da un lato è una finestra sul mondo e uno strumento divertente per esprimersi, dall'altro è una gabbia che mi tiene seduta davanti ad una scatoletta piatta per più di otto ore al giorno, dove lavoro, mi svago, cerco novità e soluzioni ai piccoli e grandi problemi.

La Sicilia mi ha riportato a terra e mare, mi ha fatto tornare alla vita reale, quella senza pixel, quella fatta di cose vere, di profumi e odori forti, di vento e fumo dell'etna.
Volevo farlo, volevo fortemente staccarmi dalla presa di corrente, scandire le giornate dal giro del sole, guardare il mare.
E' stato così in effetti, ho cercato e trovato il tempo, nonostante i ritmi serrati di una vacanza organizzata, tappe, visite, lezioni. A volte sono stata indisciplinata lo ammetto... ma non ho potuto resistere.

Ho pensato molto, e mi sono ritrovata.
Acitrezza mi ha fatto pensare, le facce della Sicilia mi hanno colpito ed emozionato, e questo non me lo aspettavo proprio.
I pescatori, il rientro al porto, i nonni che portano i nipoti a guardare i pescatori che tornano dalla pesca mi ha colpito, riportandomi indietro nel tempo. Negli occhi di quelle persone ho ritrovato Verga, quella storia tristissima che a scuola mi ammorbava... l'ho ritrovata, come se fosse solo nascosta lì in fondo ma mai persa.

Mi sono emozionata. Ho visto che non è tutto pixel, che le cose vere esistono ancora, che il tonno non nasce dentro la scatoletta... e mi sono sentita così stupida! Per un attimo mi sono guardata dentro, mentre studiavo quelle persone, quei visi fieri e stanchi, e i bambini orgogliosi di essere lì, consapevoli di assistere a qualcosa di unico e irripetibile. Mentre mi guardavo dentro e vedevo solo pixel... mi sono chiesta e continuo a chiedermi se questa è la mia strada.

Sono fatta di pixel? Il dilemma di ciò che faccio mi perplime già da un pò... e Acitrezza mi ha solo fatto pensare ancora una volta che tutto questo fumo di comunicazione ha poca ciccia... ciccia che inizia a mancarmi.

Bhè, le vacanze servono anche a questo no?! Guardarsi dentro, liberamente e capire se c'è qualcosa che non va!
Presto un post di resoconto della vacanza... con mooolte foto! :-)

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