venerdì 7 agosto 2009

Una notte di musica e mediterraneo

I Tamburi del Vesuvio - foto presa dal loro myspace

Ieri sera per noi Roma incontra il mondo. Villa Ada, dove ho passato praticamente tutta la mia adolescenza a correre, divertirmi, passeggiare, si è trasformata per tre ore in un porto meraviglioso dove tante culture e in fondo la stessa, la cultura del mediterraneo, si sono incontrate e fuse in musica e danza.
Le percussioni e la voce sono state protagoniste della serata, insieme alla danza e alla bravura di tutti i professionisti che hanno toccato quel palcoscenico.

Il concerto si è aperto con il gruppo di musica popolare Siciliana UNAVANTALUNA una sorpresa per me, non conoscevo la cultura musicale della Sicilia e mi ha rapita, molto strillata, allegra e struggente allo stesso tempo, bellissima.

Ma lo spettacolo vero, quello che ha fatto alzare la gente, io per prima, per correre sotto al palcoscenico, è arrivato con NANDO CITARELLA & TAMBURI DEL VESUVIO, che come in un galeone musicale hanno tolto l'ancora e sono partiti per fondersi nella musica e nella cultura del mediterraneo.

Tante emozioni, primo fra tutti il ricordo ad Abdallah Mohamed scomparso prematuramente lasciando un grande vuoto nel cuore di tutti gli amanti della musica mediorientale, insegnate stimato e amato di percussioni arabe e percussionista famoso che ha accompagnato grandi danzatrici.

E poi la musica, la voce bellissima e penetrante di Gabriella Aiello che ha accompagnato tutto il concerto con le castagnette, e poi ha reso omaggio con la sua voce a Fabrizio De Andrè con La Canzone di Marinella. Emozionante.

L'input ad andare però, lo ammetto, non è partito dalla musica ma dalla danza. Sapevo che Valentina Mahira sarebbe intervenuta con la sua danza, e come sempre ho avuto la conferma di avere davanti una grande artista. Bravissima, con una tecnica eccezionale, un'eleganza unica. Il suo modo di stare sul palcoscenico ti rapisce, è lì che danza anche se sta ferma. Brava davvero.

Valentina Mahira, foto presa dal suo sito www.valentinamahira.it

Ali di iside in apertura in bianco, in blu notte per un pezzo di sagat e nero per spada e percussioni (quello della foto! ;-)).
Valentina Mahira non era sola a danzare. Con lei, nello spirito dello spettacolo, l'incontro della musica e della danza ha portato sul palcoscenico Cristina Benitez con il flamenco e Lavinia Macasi con la danza tradizionale italiana.

Cristina Benitez in una foto di Annibale di Cuffa, dal suo myspace

Il flamenco di Cristina Benitez mi ha travolta. Non mi ero mai appassionata tanto a questa danza, ma ieri ho scoperto uno stile eccezionale, morbido ma deciso e carico di energia. Il ventaglio, il bastone e le nacchere hanno accompagnato i tacchi e la grazia dei movimenti di questa grande artista. Avrei voluto fare foto, ma avrei perso l'energia e volevo solo godermi lo spettacolo e la polvere del palcoscenico alzata dai tacchi.

In un momento tutte e tre sulla scena: Valentina Mahira con i sagat, Lavinia Macasi con le castagnette e Cristina Benitez con le nacchere. Meraviglia della contaminazione.

Nando Citarella parlava di porti ai quali la loro nave musicale passa per raccogliere amici e cultura, e tra questi amici, ieri sera ad accompagnare Valentina Mahira nel pezzo di percussione c'era Simone Pulvano e La Takadum Orchestra.

Simone Pulvano - foto dal suo myspace

Tanti ospiti non ho nominato... mi scuso per non ricordare i loro nomi, ma la loro performance e l'energia che mi hanno regalato è viva e ancora eccitante in me.

Grazie,
una serata meravigliosa, sono felice di averla vissuta.

3 commenti:

David ha detto...

Bellissimo post che trasmette tutta l'emozione e la bellezza dello spettacolo di ieri sera. Mi permetto di aggiungere i tamburi giapponesi suggestivi ed emozionanti.
Bravi tutti e brava te che mi ci hai portato! :-)

Anonimo ha detto...

Brava Francesca! Una bellissima recensione della meravigliosa serata a Villa Ada. Un concerto dal quale sono uscito estasiato. Effettivamente il palco sembrava una nave in mezzo al mare e vedevi questo loro viaggio con nuovi tripulanti che salivano di tanto in tanto.

Grande momento quello dove erano presenti le tre danzatrici, non solo un momento di contaminazione, ma era bello notare anche i punti in comune di tre danze, tre culture diverse.

Concordo con Davide, ottimo post il tuo. Ci vediamo presto, spero per condividere altri bellissimi concerti/spettacoli.

Yves

Vale ha detto...

C'ero anch'io...e ne sono felice.
Una serata speciale, un concerto unico nel suo genere.
La meraviglia della musica (e della danza) che unisce le culture...e la pizzica finale danzata assieme. :-)
Bello.
Da consigliare e da rifare.

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