mercoledì 26 agosto 2009

Rientrare


Il rientro dalle vacanze è stato traumatico.
Non per il rientro a lavoro, ormai ho assunto un atteggiamento di annoiata rassegnazione per la mia condizione psicologica riguardo all'aspetto "fra-lavoro". Il trauma è legato a quanto è bello stare al mare o in montagna, passare tutto il tempo che possibile con i miei nipoti e con la mia famiglia, con le persone che amo.

banale, sì... ma bellissimo. Quest'anno, dopo un lungo, piovoso, duro e difficile inverno ho avuto la necessità del nulla. La famosa isola deserta senza nulla da fare. Ora, l'isola deserta non ho potuto raggiungerla per motivi pratici, la mia isola è stata Santa Marinella. Ci si crede?

Noi due, il deserto (non c'era un'anima!) e il mare bello e pulito (per quanto può essere pulito il mare nel Lazio) di Santa Marinella. Tre giorni andata e ritorno casa-mare-casa-mare, dove il nostro terrazzo è sembrato il terrazzo condominiale di uno stabile di Torvaianica, con asciugamani e costumi stesi, ghiacciaietta a prendere aria e resti di sabbia a terra. Che meraviglia.

Il mitico ombrellone comprato per il viaggio in Salento è riemerso dalla custodia/fuciliera cucita da me a mano per l'occasione, e tutto felice ha troneggiato nelle uniche dunette di sabbia di Santa Marinella. Sole e vento, sabbia e odore di mare, sassi colorati e castelli di sabbia. Sì, ho desiderato il secchiello e la paletta... mi porterei i miei nipoti solo per rubargli i giochi. Seduta a riva a giocare con la sabbia per riprodurre la Sagrada Familia. Gaudì per un attimo mi è apparso in visione e mi ha fatto una pernacchia... ma ho continuato con una barriera di sassi a proteggere il mio castello... miserabilmente franato con un'ondina!

noi

E poi, Preci... casa per me! Quest'anno, incidenti diplomatici a parte, è stato bellissimo. Ho fatto esattamente quello che volevo fare. Stare con i miei, viziare fino allo sfinimento i miei nipoti, respirare.
Sì, a Preci la cosa più bella da fare è respirare. Senti le narici pizzicare se respiri più intensamente e percepisci tutti i profumi.
Ho respirato casa mia, ho trovato nei cassetti di mia nonna ancora vivo il suo profumo, e mi sono sbrigata a chiuderli, così ancora per un pò tornerò a sentirlo. Quanto mi piace! La prima cosa che faccio ogni volta che arrivo a casa di Preci: entro, poggio la borsa, vado in camera di nonna e apro tutti i cassetti. Controllo se tutto è rimasto così, se le scatoline con tutti i bottoni sono ancora lì, se i fazzoletti sono piegati allo stesso modo e se mamma ha cambiato l'ordine delle cose. Molto mi sfugge, ci vado troppo raramente e inizia a mancarmi!

le belle foto di Davi

Giammarco ha scoperto la bellezza dei profumi delle erbe di Preci e mi ha detto "zia, come profuma la mentuccia, mi pizzica il naso per quanto mi piace".
Quest'anno avevo bisogno di questo, di ritrovarmi a casa, di percepire che anche se tutto è cambiato, c'è qualcosa che è rimasto intatto e fermo, che non si muoverà mai. Tutto normale, è solo la mia reazione ai cambiamenti, ai traslochi, agli spostamenti. Mi coccolo e poi riparto, e quest'anno riparto alla grande, con tante novità... ma ne riparlerò poi!

p.s. niente link... o meglio, solo il link alle foto di Davi.. svogliatezza 2.0

1 commento:

Nina ha detto...

Belle vacanze, ti capisco, io mi sono chiusa nel mio regno "anziano" nel senso di Anzio per carità :), nel mio giardino e con la mia piccola Ilaria senza dimenticare la cucciolotta di Inge!
peccato che durino sempre troppo poco!

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