giovedì 3 dicembre 2009

Capricci


Stamattina ho visto la disperazione nel volto di una bambina e l'imbarazzo nel volto di una mamma.
Tutte le mattine usciamo di casa e mentre Davi slega lo scooter io mi guardo attorno: brina sui sedili degli scooter e sulle macchine, aria fresca, qualche nuvola, turisti che escono dall'Hotel pronti ad affrontare una giornata di cammino nelle strade di Roma, bimbetti imbacuccati tenuti per mano dalle mamme o dai papà che gli portano lo zaino. Uno su tutti, il più piccolo, lo vedo sempre andare contro corrente con la mamma e il suo cappellino da gnomo. Sicuramente lo incrociamo al ritorno, avranno accompagnato il fratello o la sorella a scuola. Lui con la sua faccina serena cammina con difficoltà al passo della madre, ma quando incrocia il mio sguardo alza le guance per sfoderare un bel sorriso a pochi denti.

Stamattina, tra tutti i bimbetti cartellati che abbiamo incrociato, una mi ha distolto dalla mia routine visiva. Una bimba scoppia in lacrime e prega la mamma di non portarla a scuola. Grida, pianti, strattoni. La mamma imbarazzatissima affronta gli sguardi atterriti degli altri genitori e lo stupore curioso degli altri bambini e... tenta di darsi un tono. Prova con le cattive, uno strattone un grido... non funziona. Tre passi e la disperazione della bimba aumentano, una fessura tra due macchine, quanto basta per infiltrarsi e sfuggire alla madre... niente, non funziona. Prova con le buone, finalmente, improvvisando un ragionamento affrettato (poveraccia, sicusamente era in ritardo... autobus, ufficio, una catena di montaggio che non prevede i capricci purtroppo)...

E poi, bho! poi Davi mi aspettava e sono dovuta salire sullo scoter e correre a lavoro.
Pensavo, per quella bimbetta oggi sarà stata una giornata interminabile... e poi, tutte le domande, i perchè. Perchè una bambina dovrebbe essere così angosciata di andare a scuola? e soprattutto perchè noi non possiamo più farli quei bei capricci? Puntare i piedi, arricciare tutta la faccia e gridare a squarciagola in mezzo alla strada?

Quando ero piccola andavo da mia madre e le dicevo "mamma, posso gridare?", lei giustamente mi rispondeva "certo!" e io giù che gridavo per tutta casa. Oggi penso, ma perchè chiedevo il permesso? Mha! i bambini sono un mistero!

Adesso, che aspetto qualcosa di nuovo per me, a volte penso che sarebbe così consolante sbattere i piedi a terra, piangere un pò e avere vicino qualcuno che sistema tutto... o che comunque si fa carico di tutti i tuoi pensieri!

Volevo fare un pò di capricci! :-) Fatti.

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