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Noi due. Frà Mamma e Samuele. La foto l'ha fatta papà David. |
Quando mio figlio mi chiederà "mamma che è successo quando sono nato?" gli farò leggere questo post.
Non vi racconterò il travaglio, per carità del cielo! Ci sono cose di cui nessuno dovrebbe mai parlare e cose che mai nessun marito dovrebbe vedere, vi racconterò piuttosto perchè è passato così tanto tempo dall'ultimo post su questo blog.
Oggi che fa caldo e fuori è nuvolo, che l'aria condizionata appena installata finalmente ha una ragione di esistere e Samuele se la dorme sereno in camera sua con marito-papà che converte le foto (fatte a Samuele ovviamente), è arrivato il momento di tornare anche qui.
E' nato Samuele e sono rinata anche io, non che prima non stessi bene, anzi! Io stavo benissimo. Avevo un lavoro che mi piaceva tanto, un contratto a tempo determinato che mi regalava anche la tredicesima e che mi faceva pensare che forse era davvero possibile fare il lavoro che ti piace con un buon contratto. Andavo a danza, ed ero diventata una fantastica 42. Solo che volevamo un bambino, lo volevamo tanto!
Così a un certo punto è arrivato, e tutto è cambiato. Abbiamo cambiato casa, ci siamo comprati una macchina nuova e io sono rimasta senza lavoro, per la prima volta da circa 14 anni (da quando ho iniziato a lavorare). Questa è la cosa che più mi ha sconvolta se devo dirla tutta. A sei mesi di gravidanza era davvero difficile pensare a un rinnovo del contratto di lavoro. Infatti, il lavoro è andato, con tanti saluti da parte dell'azienda.
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la mia pancia a 32 settimane. La foto l'ha fatta papà David. |
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Samuele. La foto l'ha fatta papà David. |
Il mio terrore più grande era che David fosse colpito dalla depressione post parto dei papà, ne parla questo papà sul blog Mo te lo spiego a papà (ma non ho trovato il post, se lo trovo aggiorno il link). Era il mio incubo, il pensiero che non volesse tornare a casa perchè io ero diventata una pazza e Samuele un demonio.
Sembra che al momento il marito-papà "regga botta" e da come dice sembra che io non sia diventata ancora una psicopatica. Certo, per una abituata a stare in casa solo dopo le 20.00 la vita da casalinga è una gabbia, ma al momento la mia quotidianità è talmente scandita (ogni tre ore) che il pensiero di andarmi a fare un aperitivo con le amiche (quasi tutte neomamme pure loro) o uno stage di danza non mi sfiora minimamente .
Tanto adesso sono in quella fase in cui andare al supermercato senza figlio al seguito è un mezzo trauma, ma confido nel tempo, guardo le mamme di bimbi sui 6 mesi che cercano sfoghi e libertà e penso "presto pure io cercherò qualcuno a cui mollare il mio piccoletto", ma al momento mi godo questa fase simbiotica che mi piace tanto.
Bene, il punto qual'era? Perchè ci ho messo tanto a tornare a scrivere qui? Ecco, ci ho messo tanto perchè ho dovuto metabolizzare la nuova condizione di disoccupata, ho cambiato casa e ho partorito. Ma ora sono tornata. :-)
A presto,
Frà